La famiglia Tocco è una famiglia nobile italiana di origine longobarda.[1]
Storia
La famiglia Tocco, di origine longobarda, scese in Italia meridionale intorno all'anno 1000. Un antico borgo fortificato in provincia di Siena (Tocchi) e un paese ubicato presso Benevento (Tocco) portano il loro nome.[1]
Si tratta di una delle più antiche famiglie nobili toscane e napoletane. Fu aggregata al Patriziato di Napoli[1] nei Seggi di Capuana e Nido ed è componente della nobiltà civica di Colle di Val d'Elsa sin dal 1592.
Molti membri della famiglia ricoprirono cariche pubbliche di primo piano,[1] in particolare presso la corte dei sovrani Angioini del Regno di Napoli. In detta epoca si separarono in due linee: principi di Acaia e principi di Montemiletto.[1]
Nel XIV secolo fissò la propria centralità nell'Epiro,[1] fino a riuscirne ad assumere il governo nel secolo successivo.
La linea principale della famiglia si estinse con Carlo III di Tocco Cantelmo Stuart, principe di Montemiletto (1827-1884). La linea dei Tocco di Tropea, cui appartenne lo storico Felice Tocco, è invece tuttora esistente.
Membri principali
- Carlo di Tocco, giurista;
- Guglielmo di Tocco, governatore di Corfù nel 1330 e fondatore della famiglia;
- Leonardo I Tocco, conte di Cefalonia;
- Carlo I Tocco, despota d'Epiro;
- Leonardo II Tocco, signore di Zante;
- Maddalena Tocco, che sposò l'imperatore bizantino Costantino XI Paleologo;
- Carlo II Tocco, despota d'Epiro;
- Leonardo III Tocco, despota d'Epiro;
- Carlo III Tocco, pretendente al titolo di conte di Cefalonia;
- Benedetto Tocco (al secolo Marcantonio Tocco), vescovo di Vic (1564-1572), di Gerona (1572-1583) e di Lleida (1583-1585)[2].
Edifici appartenuti alla famiglia
Note
Bibliografia
- Berardo Candida Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia, vol. 2 e 6, Bologna, Arnaldo Forni Editore, 1875.
- Biagio Aldimari, Memorie historiche di diverse famiglie nobili, così napoletane, come forastiere, Napoli, 1691.
- Carlo Borrello, Difesa della nobiltà napoletana, traduzione di Ferdinando Ughelli, Roma, 1655.
- Filiberto Campanile, Dell'armi, overo insegne dei nobili, Napoli, 1680.
- Francesco De Pietri, Dell'historia napoletana, vol. 2, Napoli, 1634.
- Francesco Elio Marchese, Liber de neapolitanis familiis, Napoli, 1496.
- Luigi Contarino, La nobiltà di Napoli in dialogo, Napoli, 1569.
- Scipione Ammirato, Delle famiglie nobili napoletane, vol. 2, Firenze, 1651.
- Scipione Mazzella, Descrittione del Regno di Napoli, Napoli, 1601.
- Vincenzo Donnorso, Memorie istoriche della fedelissima, ed antica città di Sorrento, Napoli, 1740.
- Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, vol. 3, A.Forni, 1886.
- Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana. Vol. VI, Milano, 1932.
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