Strada statale 413 Romana
La strada statale 413 Romana (SS 413), strada provinciale ex SS 413 del Polirone (SP ex SS 413)[4] in Lombardia e strada provinciale 413 R Romana (SP 413 R)[5] in Emilia-Romagna, è un'importante strada italiana gestita in parte a competenza statale e in parte a competenza provinciale, di collegamento interregionale tra il mantovano e il modenese. StoriaIl 24 novembre 1966 venne aperto al traffico il nuovo ponte di San Benedetto sul fiume Po,[6] costruito in sostituzione del preesistente ponte di barche, secondo quanto disposto dalla legge 22 novembre 1962, n. 1708[7]. Nel giugno 1985, contestualmente all'apertura al traffico della Tangenziale Nord di Modena (ora SS724), il tracciato storico da località San Pancrazio (PK 62+500 circa) a innesto su SS9 via Emilia venne declassato e restituito al Comune di Modena. Il vecchio tratto è intersecato dalla SS724, determinando due nuovi tratti separati tra loro: strada Nazionale per Carpi centro (da S. Pancrazio a SS724) e strada Nazionale per Carpi sud (da SS724 a via Emilia). Dalla progressiva 62+500 venne realizzato un tratto in variante della SS413 orientato verso est e confluente nella SS724; nella variante è inserito un nuovo ponte sul fiume Secchia della lunghezza di m. 241, a servizio della nuova viabilità. PercorsoHa inizio a Cerese, sede comunale di Borgo Virgilio, a sud di Mantova, dall'ex strada statale 62 della Cisa, e si dirige verso sud seguendo pressappoco il tracciato dell'autostrada A22 che viene incrociata nel comune di Bagnolo San Vito (casello di Mantova sud) e a Carpi. Passa per i paesi di Pietole, San Biagio e Bagnolo San Vito, supera il fiume Po e attraversa San Benedetto Po (dopo il quale ha inizio l'ex SS 496) e Moglia. Dopo essere passata per quest'ultimo centro, entra in Emilia-Romagna, in provincia di Modena. Qui tocca Novi di Modena, Fossoli, l'importante centro di Carpi (dove interseca l'ex SS 468 di Correggio) e giunge infine a Modena, dove s'innesta sulla Tangenziale Nord di Modena. In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001 la gestione del tratto lombardo è passata dall'ANAS alla Regione Lombardia, che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Mantova[8]; la gestione del tratto emiliano è passata alla Regione Emilia-Romagna, che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Modena[9]. Dal 07/04/2021 la strada è stata riconsegnata parzialmente ad ANAS S.p.A., in attuazione del DPCM 21/11/2019 (piano "Rientro strade - seconda tranche").[10][11] Note
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