Per la sua bellezza e austerità, nell'Ottocento fu molto amata da artisti e scrittori europei come Hans Christian Andersen, che la definì «il posto più bello del Portogallo» o il poeta tragico inglese Lord Byron, che in Childe Harold's Pilgrimage la definisce “giardino dell’Eden” («Cintra’s glorious Eden intervenes in variegated maze of mount and glen»).
La popolazione della municipalità è cresciuta notevolmente a partire dagli anni 1980 e nel 2021 ammontava a 385 654 persone[1] raggruppate in un'area di 319,23 km²,[2] una delle maggiori destinazioni turistiche del Portogallo.
Sintra è diventata una delle più ricche e costose località del Portogallo e dell'intera penisola iberica,[3][4][5][6] meta ricercata da sempre più stranieri che intendono trasferirsi nella Riviera portoghese.[7][8][9][10][11] È considerata uno dei migliori posti in cui vivere nel Portogallo.[12][13]
Storia
Già insediamento arabo, fu faticosamente ripreso nella prima fase della Reconquista promossa dai re delle Asturie, trovandosi all'inizio dell'XI secolo al limite del regno del Portucale.
Il 30 agosto 1808 nel palazzo di Queluz, sito nell'omonimafreguesia di Sintra, fra i generali inglesi Sir Harry Burrard, 1º baronetto di Lymington (1755-1813), Sir Hew Dalrymple, 1º baronetto di High Mark (1750-1830) ed il generale francese Junot fu siglata la controversa Convenzione di Sintra, con la quale gli inglesi accettavano la resa francese dopo la sconfitta dei francesi a Vimeiro ad opera di lord Wellington e si impegnavano a rimpatriare il contingente francese (oltre 20 000 fra soldati ed ufficiali) con navi inglesi.
Fu residenza estiva dei re portoghesi. È composta da tre parti: São Pedro, centro del commercio, Estefania con la stazione ferroviaria e un grande parco pubblico, Vila Velha con il grande palazzo reale.
Il Palácio da Pena in origine era un monastero, abbandonato nel 1775 a causa degli ingenti danni subiti a causa del terremoto. Fu ricostruito nel 1840-50 su progetto dell'architetto Ludwig von Eschwege per il principe consorte Ferdinando di Coburgo Gotha, come regalo da parte della consorte Maria II del Portogallo, regina del Portogallo dal 1826 al 1828. Mescola tanti stili: arabo, gotico, manuelino, rinascimentale, barocco. Il grande parco all'inglese intorno al castello è ricchissimo ed è stato celebrato dal musicista Richard Strauss; fa parte del parco anche la Cruz Alta, che con i suoi 529 metri di altitudine è il punto più alto della Sierra di Sintra. Ciò che colpisce maggiormente è il colore che varia da un giallo acceso al rosso aranciato per finire con l'azzurro degli azulejos.
Il Castelo dos Mouros sopra la Vila Velha si staglia alto sulla città fra le rocce e le querce della Sierra. Fu costruito nel VII secolo dagli Arabi come dice il nome, ma fu poi più volte rimaneggiato. Passando per il Castelo dos Mouros, si giunge al Palácio Nacional de Sintra, che era la residenza estiva dei regnanti portoghesi.
La Quinta da Regaleira, vasta tenuta con palazzo, giardini, fontane e grotte dell'inizio del XX secolo, di chiaro intento simbolico.
Il palazzo di Monserrate (Palácio de Monserrate), in stile moresco, realizzato nella forma attuale a partire dal 1856 per volere di Sir Francis Cook e circondato da giardini creati nel XVIII secolo.[14]
Anche i dintorni di Sintra offrono interessanti palazzi e giardini: appena fuori città c'è il Palácio de Seteais del XVIII secolo, oggi albergo di lusso, e la Quinta de Penha Verde della prima metà del secolo XVI con un parco. A 4 km si trova la Quinta de Monserrate in stile arabeggiante del XVIII secolo, con un vasto parco pieno di piante di tutti i continenti, cascate, fontane e un bosco di felci arborescenti. Una lapide commemorativa segna la casa (non visitabile) in cui visse Hans Christian Andersen.
Aree naturali
A 9 km c'è la località di Colares, nota per i suoi vini rossi profumati e per la spiaggia di Azenhas do Mar; a 18 km si trova il Cabo da Roca, punto estremo occidentale d'Europa continentale, chiamato dai Romani Promontorium magnum.
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