L'edizione 2006-2007 si rivela tra i più competitivi campionati di Serie B dal secondo dopoguerra. A causa delle sentenze dello scandalo Calciopoli emerso nei mesi precedenti, per la prima volta la plurititolata Juventus si ritrova declassata d'ufficio in seconda serie, con una forte penalizzazione in classifica (–30, poi ridotta a –17 e infine a –9 dall'Arbitrato del CONI[1]).
I bianconeri trovano in cadetteria altre blasonate rivali quali il Bologna e le neopromosse Genoa e Napoli, queste ultime in risalita dalle serie minori dopo, rispettivamente, una retrocessione per illecito e un fallimento societario: un quartetto di candidate alla promozione che assomma – all'epoca – un totale di quarantacinque scudetti, catalizzando l'attenzione di addetti ai lavori, media e tifosi come mai era accaduto prima alla Serie B.[2]
Tra le altre formazioni, anche l'Arezzo paga una penalizzazione di –6 per i fatti di Calciopoli, mentre la Triestina subisce un –1 per ritardi nella gestione economica; per lo stesso motivo, identica penalizzazione verrà assegnata a campionato in corso anche al Pescara. Tra le prime volte di questa edizione, oltre alla succitata Juventus c'è il debutto in B del neopromosso Frosinone oltreché la novità della premiazione in campo per la formazione prima classificata con un trofeo dedicato,[3] la Coppa Ali della Vittoria.
Calciomercato
La Juventus, come conseguenza della retrocessione d'ufficio, vede partire molti dei protagonisti delle stagioni precedenti come Emerson, Ibrahimović, Thuram e Vieira, insieme a Fabio Cannavaro e Zambrotta, gli ultimi due neocampioni del mondo con gli azzurri; altri tre bianconeri campioni del mondiale in Germania, Buffon, Camoranesi e il capitano Del Piero, insieme a Nedvěd e Trezeguet, decidono invece di seguire la squadra tra i cadetti con l'obiettivo di riportarla immediatamente in massima serie.[4] Su questa intelaiatura i piemontesi vanno a inserire il francese Boumsong in difesa, Marchionni e Palladino a centrocampo e Božinov in attacco, facendo inoltre affidamento tra le seconde linee a promettenti elementi del vivaio quali De Ceglie, Giovinco, Paro e soprattutto Marchisio,[5] questo ultimo futura bandiera bianconera.[6]
Tra le altre candidate alla promozione, il Napoli si rinforza con Paolo Cannavaro, di ritorno nella sua città natale e nella squadra in cui è cresciuto, e Domizzi in difesa, integrando Bucchi nel reparto avanzato. Anche il Genoa puntella la retroguardia con Criscito, in prestito dalla Juventus, e De Rosa; dopo l'inserimento in mezzo al campo di Milanetto, si punta poi sull'attacco con il brasiliano Adaílton e un altro ex juventino, Sculli. Molti arrivi al Bologna che riprende il portiere Antonioli e il difensore Castellini, entrambi dalla Sampdoria, insieme all'altro centrale Manfredini; si scommette inoltre sul fantasista franco-algerino Meghni, prelevato oltralpe dal Sochaux.
Dietro al lotto delle favorite, il Lecce prende lo slovacco Petras e il brasiliano Angelo, mentre in avanti accoglie dall'Atalanta il promettente italo-argentino Osvaldo. L'altra retrocessa dalla massima serie, il Treviso, pensa soprattutto alla retroguardia con il portiere Avramov e il difensore Lorenzi. Il Brescia potenzia l'attacco con la coppia Serafini-Colombo, dando definitivamente fiducia al giovane slovacco Hamšík. Il Bari inserisce Gervasoni in difesa e Ganci in avanti. Il Verona punta sul fantasista Cossu mentre il Piacenza prende il portiere Coppola e il futuro nazionale Nocerino. Il Cesena si affida al centrocampista Lazzari e al promettente attaccante Pellè. Al Modena arrivano il difensore Abate e il trequartista Pinardi, così come al Vicenza giunge Raimondi e, ad Arezzo, Goretti e la punta Volpato.
L'AlbinoLeffe cede la bandieraRegonesi al Rimini in cambio di Rabito, oltre a mettere sotto contratto Ferrari; da par loro i romagnoli, che acquistano Pagano, ottengono inoltre in prestito due prospetti quali il portiere Handanovič e l'attaccante Matri. Il Mantova scommette in difesa su Cristante. Il Pescara si assicura il "colpo" Ferrante per l'attacco, cedendo alla Triestina l'esperto Pesaresi; gli alabardati fanno propria anche la coppia di ex modenesi Pivotto-Graffiedi. Il Crotone si affida all'attaccante argentino Dante Lopez, mentre lo Spezia pesca nella Ternana con Frara e la punta Dionigi. Infine la matricola Frosinone si assicura tre nomi di rilievo per la categoria quali Cannarsa, il fantasista Lodi e la punta Margiotta.
Avvenimenti
Girone di andata
Con partenza fissata per il 9 settembre 2006, nelle prime giornate a combattere per il vertice della classifica sono numerose società, ossia Bologna, Brescia, Genoa, Lecce, Mantova, Napoli, Piacenza e Rimini. Per via di alcuni passi falsi delle inseguitrici, partenopei e genoani riescono a guadagnare un certo vantaggio; ma da dietro è la Juventus di Didier Deschamps che, dopo un avvio in sordina a causa del difficile impatto con la categoria, e giovando di alcuni successivi sconti di penalizzazione,[1] si fa sempre più vicina alla testa della classifica tanto che già alla nona giornata si ritrova catapultata dal terzultimo al secondo posto.[7]
Al termine del girone di andata i bianconeri sono in vetta e cominciano a frapporre sempre più punti tra sé e gli inseguitori; mentre le altre si contendono il secondo posto, nelle retrovie Pescara, Crotone e, un po' a sorpresa, anche il Verona si fanno distanziare dalle altre squadre, rimanendo bloccate in fondo alla graduatoria.
Girone di ritorno
Nella seconda parte del girone di ritorno la Vecchia Signora prosegue la sua marcia trascinata dalle reti del trio offensivo Nedvěd-Trezeguet-Del Piero – quest'ultimo a fine stagione capocannoniere con 20 reti –, raggiungendo la promozione aritmetica dopo la vittoria sull'Arezzo alla quart'ultima giornata;[8][9] tuttavia nel turno successivo il tecnico Deschamps, entrato in rotta coi vertici societari, rassegna le dimissioni[10] sicché la stagione bianconera viene portata platonicamente a termine dal vice Giancarlo Corradini.
Intanto dietro la capolista, Napoli e Genoa tengono il passo, anche grazie a una vittoria dei partenopei in casa del Brescia di un sempre più lanciato Hamšík. All'ultima giornata, in programma il 10 giugno 2007, è previsto lo scontro diretto tra la compagine azzurra di Edoardo Reja e quella rossoblù di Gian Piero Gasperini, distanziate di un punto in favore dei campani; le candidate agli eventuali play-off si affidano al Piacenza, staccato di dieci punti dalla terza e che, vincendo, potrebbe ricucire lo svantaggio a nove lunghezze dalla terza classificata, distanza massima per la disputa degli spareggi promozione.[11] Invece Napoli e Genoa pareggiano[12] e la stessa cosa fanno i piacentini,[13] mantenendo così i distacchi invariati, sicché anche azzurri e rossoblù vengono promossi direttamente[12] in una Serie A che vede il ritorno di tre importanti società, il trio che ha monopolizzato questa particolare edizione del campionato cadetto.
Frattanto, in coda alla classifica la situazione diviene molto più incerta rispetto al girone di andata. Pescara e Crotone confermano le negative prestazioni avute nella tornata iniziale e retrocedono con diverse giornate di anticipo, mentre Arezzo, Modena, Spezia, Triestina e Verona si contendono la salvezza fino all'ultimo; in particolare aretini e veneti tentano due belle rimonte, seppure l'epilogo del campionato sarà diverso per le due squadre. I gialloblù mettono insieme undici risultati utili consecutivi nel corso della tornata, che permettono loro di scampare alla retrocessione diretta e di accedere quantomeno al play-out; invece agli amaranto, peraltro passati fra vari avvicendamenti in panchina tra Maurizio Sarri e Antonio Conte, non bastano le sette vittorie conquistate nelle ultime nove giornate per evitare il declassamento, sancito dal terzultimo posto finale: ai toscani è fatale la vittoria dei rivali spezzini all'ultimo turno sul campo di un'ormai appagata Juventus, risultato che vale la conquista del play-out anche per i liguri.[14][15] D'altra parte, si salvano il Modena, vittorioso in casa contro il Frosinone, e la Triestina, grazie al pareggio ottenuto nella giornata conclusiva col Piacenza, risultato che consente agli alabardati di terminare il campionato a pari punti con gli scaligeri, evitando tuttavia il play-out grazie agli scontri diretti favorevoli.[13]
A questo punto Spezia e Verona, nonostante le vittorie ottenute nel turno finale di campionato, si devono misurare in un doppio spareggio salvezza. Le due gare si concludono con la vittoria casalinga dei liguri per 2-1 all'andata e con uno pareggio per 0-0 al ritorno in trasferta: dopo sessantasei anni dall'ultima retrocessione nell'allora Serie C, davanti al proprio pubblico del Bentegodi il Verona cade in C1.[16]
Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, la graduatoria verrà stilata secondo la classifica avulsa tra le squadre interessate che prevede, in ordine, i seguenti criteri:[34]
Punti negli scontri diretti.
Differenza reti negli scontri diretti.
Differenza reti generale.
Reti realizzate in generale.
Sorteggio.
Note:
La Juventus ha scontato 9 punti di penalizzazione.[35]
L'Arezzo ha scontato 6 punti di penalizzazione.[36]
Il Pescara ha scontato 1 punto di penalizzazione.
La Triestina ha scontato 1 punto di penalizzazione.
Il Genoa è stato promosso direttamente in Serie A in quanto il distacco in classifica sulla quarta piazzata era di dieci punti. La regola per la disputa dei play-off prevedeva infatti che il distacco dovesse essere non superiore ai nove punti.
^La grande festa, su juventus.com, 10 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2007).
^ Giulio Sala, Grazie David, per sempre uno di noi, in HJ Magazine, aprile 2014, p. 69.
«Dopo essere tornati dai Mondiali [Del Piero, Buffon, Camoranesi, Nedvěd e Trezeguet, ndr] ci siamo incontrati, in una delle sale di Vinovo. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo subito capiti. Eravamo parte di una grandissima squadra, tutti ci sentivamo legati alla società e dovevamo riportarla subito in Serie A. Sono orgoglioso di essere rimasto e di aver contribuito a quell'impresa»
^ Federico Sarica, Claudio Marchisio, su rivistastudio.com, 25 gennaio 2013.
«[Dopo la retrocessione d'ufficio della Juventus, ndr] la possibilità di mettersi in mostra è stata decisiva per noi [giovani]. C'era la possibilità di arrivare in alto in poco tempo. Poi, sarà banale, ma è vero che se le occasioni arrivano bisogna poi anche saperle sfruttare. Io in quegli anni sono cresciuto in fretta»
^Pescara, De Rosa è il nuovo allenatore, su qn.quotidiano.net, 17 gennaio 2007. URL consultato il 13 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
^Comunicato ufficiale n. 52/A (PDF), su figc.it, figc.it, 4 agosto 2011. URL consultato il 14 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2012).
^9 punti di penalizzazione per sentenza dell'Arbitrato del CONI dopo Calciopoli.
^6 punti di penalizzazione per sentenza della CAF dopo Calciopoli.
^Inizialmente prevista per il 3 febbraio, la giornata fu posticipata al 17 aprile a causa degli scontri di Catania del 2 febbraio, in cui avvenne l'omicidio di Filippo Raciti, cfr. Follia ultrà: un poliziotto ucciso, su gazzetta.it, 2 febbraio 2007.; l'unica partita disputata il 2 febbraio fu l'anticipo Cesena-Spezia.
^abRecupero della partita prevista per l'8 ottobre e rinviata per l'impegno in Nazionale di alcuni calciatori.
^Recupero della partita prevista per il 6 ottobre e rinviata per l'impegno in Nazionale di alcuni calciatori.
^Giornata programmata per il 21 marzo e rinviata per l'impegno in Nazionale di numerosi calciatori.
^abRecupero della partita prevista per il 25 marzo e rinviata per l'impegno in Nazionale di alcuni calciatori.
^Recupero della partita prevista per il 26 marzo e rinviata per l'impegno in Nazionale di alcuni calciatori.
^Recupero della partita prevista per il 15 dicembre e rinviata a causa della scomparsa di due giocatori delle giovanili juventine, Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, nelle ore precedenti la partita, cfr. Tragedia al centro bianconero, muoiono due giovani della Berretti, su gazzetta.it, 15 dicembre 2006.
^Recupero della partita prevista per il 22 dicembre e rinviata per impraticabilità del campo.