Il campionato di Serie A 2006-2007 è stato il diciottesimo campionato di Serie A e la ventiquattresima manifestazione nazionale che assegnasse il titolo di campione d'Italia. La stagione regolare ha preso avvio il 16 settembre 2006 e si è conclusa il 14 aprile 2007, prolungandosi fino al 30 maggio 2007 con la disputa delle partite di spareggio. La fusione avvenuta in estate tra il neopromosso Cinecittà che confluisce nella Roma e quella tra Lazio e Nepi a formare la Lazio Nepi, comportano il ripescaggio di Pescara e Bisceglie[1], entrambe finaliste dei play-off promozione la precedente stagione in A2.
La stagione è contraddistinta da un dominio schiacciante della Luparense guidata da Jesús Velasco e del capitano azzurro Fernando Grana. La superiorità si è concretizzata nei nove punti di vantaggio sulla seconda classificata, la Lazio Nepi e da distacchi ancora più consistenti dalle altre: 13 punti al Montesilvano e 16 all'Arzignano, in parte distratto dall'ambizioso traguardo della Coppa UEFA sfumato al cospetto dei campioni del mondo del Boomerang Interviú. Nella parte bassa della classifica si contraddistingue la stagione del Bisceglie che ripescato solo il 20 luglio 2006 riesce ad allestire una formazione che giunge al quinto posto contendendo fino all'ultima giornata la quarta piazza all'Arzignano. I nerazzurri guidati dall'inossidabile Leopoldo Capurso, sulla panchina pugliese dal 2001, compiono un girone di ritorno quasi impeccabile sino a due partite dal termine, con una sola sconfitta, ma le due ultime gare, dopo la qualificazione ai play-off, finiscono in 2 sconfitte che pregiudicano la possibilità di evitare un turno in più alla squadra del presidente Alfonso Russo. La stagione termina in maniera piuttosto deludente anche per l'Augusta, partita nelle prime file ma poi scivolata sino all'ottavo posto, ma più ancora per il Reggio Calcio a 5 dalle ambizioni di alta classifica ma salvatosi solo dopo lo spareggio con il Cagliari. Le retrocessioni dirette di Marcianise e Romagna non lasciano molto spazio a recriminazioni: le due società terminano con distacchi consistenti sia dall'ultimo piazzamento utile per la salvezza diretta sia dalla zona play-out.
L'euforia post-qualificazione ai play-off non ha permesso al Bisceglie di continuare l'avventura, la formazione pugliese si è arresa dopo i tempi supplementari di gara 2 alla Marca Trevigiana: la Marca diventa così la prima squadra di A2 nella storia dei play-off a qualificarsi al secondo turno[2]. La qualificazione sorride anche alla Roma contro i freschi vincitori della A2 della Pro Scicli, il Perugia ed il Pescara che eliminano rispettivamente l'Augusta e il Napoli. Nei quarti di finale va tutto come previsto per le prime tre della classe: Luparense, Lazio e Montesilvano liquidano rispettivamente Perugia, Pescara e Roma. La sfida veneta tra i campioni uscenti dell'Arzignano Grifo ed i freschi neopromossi della Marca Trevigiana sembra già a favore dei primi dopo la sconfitta in casa del Marca per 5-3 (primo stop stagionale per la squadra di Ramiro López Díaz). La Marca invece riesce nell'impresa di battere due volte i campioni d'Italia al PalaTezze: la prima per 6-3, la seconda per 4-1, giungendo inaspettatamente alle semifinali. Le semifinali propongono un altro derby veneto tra la Marca e la Luparense, che termina con il passaggio di turno dei padovani, grandi favoriti dopo la vittoria per 7-3 a Ponzano ed il pareggio 4-4 a San Martino di Lupari. Nell'altra semifinale tiratissima, è la Lazio Nepi a spuntarla solo dopo i tiri dal dischetto di gara3 ed i tre pareggi tra Montesilvano e Colleferro.
La finale vede a contendersi lo scudetto per il secondo anno consecutivo le regioni Lazio e Veneto. A spuntarla è ancora il Veneto: la Luparense non dà scampo alla Lazio Nepi che aveva impattato Gara 1 a Colleferro con reti di Moreira e Grana. Il ritorno segna la vittoria dei ragazzi di Velasco per 4-2, ed il primo titolo per la Luparense già vincitrice l'anno passato della Coppa Italia.
Ai play-off si qualificano le prime 10 squadre della serie A e le vincenti dei due gironi di serie A2, ovvero Marca Trevigiana e Pro Scicli. Le prime quattro della serie A aspettano ai quarti mentre le altre otto disputano un turno in più ad eliminazione diretta con gare di andata e ritorno. Il regolamento prevede che accedano ai quarti di finale le squadre che, nell'arco del doppio confronto, avranno realizzato il maggior numero di reti. In caso di parità,al termine del secondo incontro, si disputeranno due tempi supplementari da 5' ciascuno. In caso di ulteriore parità, passeranno il turno le squadre di categoria superiore o quelle meglio classificate al termine della stagione regolare. I quarti, le semifinali e la finale si giocano al meglio delle tre partite. Passerà il turno la squadra che totalizzerà più punti, indipendentemente dalla differenza reti, nelle prime due gare. In caso di un successo per parte o di due pareggi, si disputerà una terza gara sullo stesso campo di gara 2. In caso di parità al termine dei tempi regolamentari di questa terza gara, si procederà a due tempi supplementari da 5' ciascuno e, se necessario, ai tiri di rigore.
I play-out si svolgono con gare di andata e ritorno tra le vincitrici dei play-off di serie A2 e l'11ª e 12ª classificata in serie A. Se al termine della partita di ritorno le squadre si troveranno in parità di differenza reti si andrà ai supplementari ma se anche dopo l'extra-time il risultato non cambiasse resteranno in serie A le squadre di categoria superiore.