Il territorio comunale di Rovasenda è interamente compreso nell'alta pianura vercellese (Baraggia) e si presenta pianeggiante e lievemente inclinato da nord verso sud.
L'altitudine varia dai 259 ai 199 m s.l.m.; il Comune in senso nord-sud misura circa 9 km contro i poco più di 5 km in senso est-ovest.
Confina a nord con Roasio e Gattinara, a est con Lenta, Ghislarengo e Arborio, a sud con San Giacomo Vercellese e Buronzo e ad ovest con Masserano e Brusnengo, questi ultimi in provincia di Biella.
Oltre al Torrente Rovasenda interessa il territorio comunale il Torrente Marchiazza, che ne rappresenta per un buon tratto il confine orientale. Numerosi canali irrigui distribuiscono l'acqua alle risaie circostanti; tra questi piuttosto importante è la Roggia del Marchese (o Roggia Marchionale), proveniente dal fiume Sesia.
L'insediamento umano è per la maggior parte concentrato nel capoluogo, il quale si trova circondato da ampie risaie punteggiate qua e là da cascine isolate; non esistono invece frazioni di dimensioni rilevanti.[4]
Rovasenda è servita da due linee ferroviarie (Ferrovia Santhià-Arona e Ferrovia Biella-Novara), che si intersecano nel capoluogo; in paese esistono curiosamente due stazioni distinte (Rovasenda sulla Biella-Novara e Rovasenda Alta sulla Santhià-Arona), poste una di fronte all'altra.
Storia
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Rovasenda sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica del 14 aprile 1994.[5]
«Di rosso, al leone d’oro, allumato di rosso, accompagnato nel canton destro del capo dalla stella di otto raggi, d'oro; al capo d'oro, caricato dell'aquila di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma si rifà al blasone della famiglia Di Rovasenda che furono signori del luogo e portavano uno stemma di rosso, al leone d'oro; al capo d'oro, caricato di un'aquila coronata di nero.