Di ruolo ala e nativo di San Cesario di Lecce — comune del leccese —[1] debuttò in Serie B coi salentini il 29 marzo 1981 nell'incontro perso a Vicenza.[1] Dopo una stagione in maglia cosentina, fece rientro alla base cogliendovi una storica promozione in A nel 1984-85[2]: l'esordio in massima categoria avvenne l'8 dicembre 1985, durante la gara interna contro il Como terminata 4-1 per i lariani.[3]
Ha successivamente militato negli organici di Salernitana, Perugia e Monopoli chiudendovi la carriera nel 1994.
Allenatore
Entrato a far parte dello staff tecnico del Lecce[4], assunse nel 2002 la conduzione della squadra Primavera[5]: nel triennio seguente guidò i giallorossi alla vittoria di 2 Campionati — entrambi a scapito dell'Inter[6], battuta a Siena nel 2003 e Fano nel 2004 —[7] nonché di altrettante Coppe Italia e Supercoppe nazionali giovanili.[8][9]
Nel gennaio 2006, dopo l'esonero di Baldini, siede congiuntamente a Franco Paleari sulla panchina della prima squadra[10]: in 17 giornate consegue 16 punti[11], non riuscendo a evitare la retrocessione anzitempo in B.[12]
L'anno successivo è tornato con i salentini, per essere il vice di De Canio.[14] Alla 26ª giornata di campionato siede in panchina per sostituire l'allenatore, squalificato, ottenendo una vittoria per 2-0 contro la Juventus.[15] Ha poi seguito De Canio anche al Genoa e al Catania.
Il 24 aprile 2017 è subentrato a Pasquale Padalino alla guida del Lecce, tornando così sulla panchina della squadra salentina a distanza di sette anni.[16] Nonostante l'eliminazione ai quarti di finale di play-off, il 12 giugno è stato confermato per un'altra stagione[17].
Il 10 settembre, a seguito di una pesante sconfitta per 3-0 nello scontro diretto con il Catania, ha rassegnato le proprie dimissioni, dopo sole 3 giornate e 4 punti conquistati.[18]
^Finale Primavera: Inter, che beffa, su inter.it, 10 giugno 2004. URL consultato il 18 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2021).