Nella prima metà dell'Ottocento il comune di Rimasco assorbì quello di Ferrate, dal quale dipendevano le frazioni di Balmella, Molino Caferagotti, Oro e Campo Ragoccio, e che contava 230 abitanti[5]. Venne unito a Rimasco con le Regie Patenti del 10 gennaio 1835 del Regno di Sardegna.[6]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone di Rimasco erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 30 giugno 1958.[7] Su sfondo azzurro era raffigurato uno scalpellino nell'atto di scolpire, nel marmo, una testa poggiata su un piedistallo di legno.
Il gonfalone era costituito da un drappo di azzurro.[8]
La manifestazione tradizionale del comune è la sagra della Miaccia, un piatto tipico tradizionale, che si tiene ogni anno il 16 agosto.
Infrastrutture e trasporti
Rimasco è collegato a Varallo da un'autolinea gestita dalla società Autoservizi Tiziano Andreoli. Alcune corse si svolgono solo a richiesta.[10]
Dal 2014, a Rimasco è attivo un impianto di fun bob il cui percorso ha una lunghezza di 1 km, con partenza dal rifugio Alpe Campo e arrivo alla stazione di valle della seggiovia biposto del paese.
Note
^Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2011.
^Sergio Gilardino, I Walser e la loro lingua dal grande nord alle Alpi. Dizionario della lingua walser di Alagna Valsesia, Magenta, Centro Studi Zeisciu, 2008