Referendum cipriota sull'enōsis del 1950
Tra il 15 e il 22 gennaio 1950 si tenne a Cipro un referendum non ufficiale sull'enōsis (riunificazione) con la Grecia.[1] Il referendum fu votato solo dai greco-ciprioti[2] e la proposta fu approvata dal 95,71% dei partecipanti. AntefattiIl 12 dicembre 1949, l'arcivescovo Makarios II aveva invitato le autorità britanniche a indire un referendum sul futuro dell'isola.[1] Dopo il loro rifiuto, il Consiglio della Chiesa e l'organizzazione Enosis organizzarono un referendum. I libri delle firme furono forniti nelle chiese tra il 15 e il 22 gennaio 1950. Essi avevano due colonne, intitolate "Chiediamo l'unione con la Grecia" e "Siamo contro l'unione di Cipro con la Grecia". Risultati
ConseguenzeDopo il referendum, la Chiesa di Cipro ammonì pubblicamente coloro che avevano votato contro l'enosis. Negli ultimi anni di dominio britannico a Cipro, la Chiesa cercò di mettere a tacere l'opinione dissenziente tra i greco-ciprioti, a volte con mezzi violenti.[3] Nel febbraio 2017, il parlamento cipriota ha votato a favore della commemorazione annuale del referendum nelle scuole. La decisione è stata accolta negativamente dai politici turco-ciprioti, causando l'interruzione dei colloqui tra il presidente cipriota Nicos Anastasiades e il leader turco-cipriota Mustafa Akıncı.[2] Note
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