Terminato il ciclo con l'allenatore Gianmarco Pozzecco[3], ritorna alla guida Demis Cavina, già sulla panchina sassarese per due stagioni dal 2007 al 2009[4]. Il tecnico emiliano arriva dal Basket Torino, la seconda squadra in Serie A2 di proprietà del presidente Stefano Sardara, venendo sostituito da Edoardo Casalone, vice di Pozzecco. Con Cavina ritorna anche Giacomo Baioni, in biancoblù dal 2016 al 2018[5].
Per quanto riguarda il roster, si segnala l'addio in primis del talento locale Marco Spissu che dopo ottime stagioni si accasa all'UNICS Kazan', militante in Eurolega[6] e del croato Miro Bilan, fulcro negli ultimi due anni del gioco di Pozzecco nel pitturato. Con lui via anche gli altri balcanici Toni Katić, Vasilije Pušica e Filip Krušlin oltre all'americano Ethan Happ arrivato a campionato in corso nella stagione passata.
L'avvio in campionato è buono con tre vittorie nelle prime quattro giornate (ed è ancora Brindisi a mettere al tappeto i sardi), ma è inframezzato da un terribile girone d'andata in Champions League con tre sconfitte contro R. Ludwigsburg, Canarias Tenerife e Prometej. A queste seguono un filotto di quattro sconfitte in Serie A: non basta la prima vittoria in Europa contro i tedeschi del Ludwigsburg (al termine della quale viene anche tagliato il play Anthony Clemmons[15]) a rasserenare l'ambiente e la società decide di esonerare il coach Demis Cavina dopo otto giornate[16]. In sostituzione dell'emiliano arriva l'esperto ex Pall. Treviso, Virtus Roma e Olimpia MilanoPiero Bucchi[17]. Nella stessa giornata dell'avvicendamento in panchina fa il ritorno anche il croato Filip Krušlin[18]. Non è però l'unica trasformazione del roster in corso d'opera: tra novembre e dicembre infatti arriva l'esperto ex Virtus Roma e MonacoGerald Robinson[19] a sostituire Clemmons in regia e saluta Jacopo Borra, trasferitosi alla Fortitudo Bologna[20].
Anche le primissime partite con Bucchi non sono positive: arrivano due sconfitte in campionato che spingono i sardi a ridosso della zona retrocessione e l'eliminazione nella prima fase in coppa europea[21], accaduto solo nel 2017 ma lì continuò poi in FIBA Europe Cup fino agli ottavi. È in questo periodo che matura la scelta di tagliare anche l'altro americano oltre a Clemmons, ovvero Tyus Battle[22], sconfessando quindi i progetti iniziali di una squadra giovane ma alla fine risultata inesperta. Tuttavia, un filotto di quattro vittorie su cinque partite tra dicembre e gennaio permette un'impronosticabile qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia agguantando l'ultimo posto disponibile. Al primo turno si ritrova davanti la corazzata Olimpia Milano e viene sconfitta di 20 punti, anche complice uno stop agli allenamenti nella settimana precedente a causa di un focolaio di COVID-19[23].
Dopo la Coppa Italia il roster viene inaspettatamente rinforzato: a marzo infatti l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia obbliga lo stop dei campionati in terra ucraina e la Dinamo riporta in Sardegna dopo qualche mese Miro Bilan, che tra l'altro aveva sfidato proprio i sassaresi in Europa con il Prometej[24]. Il ritorno del centro croato (che dopo una breve convivenza porterà al taglio del centro nigeriano Mekowulu[25]), assieme alla crescita nelle performance di Bendžius e Burnell e alla sapiente regia di Robinson garantirà 10 vittorie su 15 partite del girone di ritorno: la Dinamo non esce mai dalle prime otto e si qualifica così, con il sesto posto, ai play-off scudetto, il decimo della sua storia[26].
Ai quarti di finale della post season incontra la sorpresa del campionato, la Brescia, senza il vantaggio del fattore campo. Perde gara-1 in Lombardia ma poi espugna il PalaLeonessa in gara-2, per poi confermarsi due volte in casa conquistando così la semifinale[27]. In semifinale incrocia nuovamente l'Olimpia Milano, che però si rivela un avversario troppo ostico in ogni gara. La squadra di Bucchi infatti perde due volte al Forum di Assago, mettendosi in luce solo nella seconda partita e cede anche in gara-3 a Sassari contro chi poi conquisterà il tricolore[28]. La Dinamo termina così la stagione con un piazzamento finale nelle prime quattro e garantendosi così anche un posto nella Supercoppa italiana 2022[29].
Maglie
Per l'undicesima stagione le divise sono firmate dalla azienda sarda EYE Sport, la quale ha sfornato una coppia di completi per ogni competizione. Per il campionato la classica divisa Home è bianca con dei dettagli sui fianchi in blu che riprendono il simbolo del club, il fulmine mentre con analogo disegno è blu e blu scuro per la divisa da trasferta. Per la coppia di divise di Basketball Champions League anche in questa stagione come le precedenti adotta una colorazione verde accesa in onore dello sponsor, impreziosita da una trama sul fronte che riprende i tradizionali tessuti dell'artigianato sardo[30]. Infine per la Coppa Italia viene prodotta una divisa speciale in collaborazione con la Regione Sardegna che omaggia il Carnevale sardo[31].
^WELCOME BACK, COACH CAVINA!, su dinamobasket.com, 2 luglio 2021. URL consultato il 17 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2022).
^ONE MORE YEAR, JB!, su dinamobasket.com, 8 luglio 2021. URL consultato il 17 settembre 2021.
^abPROFESSOR LOGAN IS COMING HOME, su dinamobasket.com, 12 luglio 2021. URL consultato il 17 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2021).
^abLa Dinamo saluta Anthony Clemmons, su dinamobasket.com, 10 novembre 2021. URL consultato il 10 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2021).
^abIn cabina di regia arriva Gerald Robinson, su dinamobasket.com, 28 novembre 2021. URL consultato il 28 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2021).