Pittolo
Pittolo è una frazione del comune italiano di Piacenza, in provincia di Piacenza. Nel 2015 contava 774 abitanti[1]. Geografia fisicaIl centro abitato è sito a 76 m s.l.m.[2], in prossimità del colatore Rifiuto[3]. StoriaLe prime note documentali su Pittolo risalgono al 418 d.C., anno in cui, secondo il Campi, fu eretta una chiesa dedicata a Sant'Antonino nel Villaggio di Plettoli[4]. Nell'808 Carlo Magno concesse al vescovo di Piacenza Giuliano l'organizzazione di tre mercati presso la città, tra cui uno nel villaggio di Plettoli in occasione della festa di san Lorenzo[5]. Nell'872 l'imperatore Ludovico II il Giovane rinnovò la concessione al vescovo di Piacenza dei diritti su tre mercati che si tenevano presso la città di Piacenza con cadenza annuale, tra i quali quello di san Lorenzo a Pittolo[6]. Nell'881 fu costruita una prima chiesa all'interno del centro abitato. Nel 1056 l'edificio religioso entrò a far parte delle proprietà dei canonici della basilica di Sant'Antonino di Piacenza, desiderosi di ottenere il controllo sulla fiera che veniva organizzata in loco[7]. Nel 1218 Franca da Vitalta fondò, presso Pittolo, un monastero, detto di santa Maria del terzo passo[8]. con allusione al fatto che quello fosse il terzo monastero fondato dalla religiosa, dopo quelli di Montelana di Morfasso e Vallera[3]. La religiosa morì a Pittolo il 25 aprile dello stesso anno. A seguito di ciò, alla guida del monastero di Pittolo le subentrò la prediletta Carenzia Visconti[8]. A partire dal 1806, con l'istituzione della Mairie francese e dopo che, con un decreto napoleonico, nel 1812 la città di Piacenza era stata limitata alla circonvallazione attorno alle mura, Pittolo entrò a far parte del comune di Sant'Antonio a Trebbia[9]. Con la soppressione del comune di Sant'Antonio a Trebbia, avvenuta nel 1923[10], Pittolo diventò frazione di Piacenza. Monumenti e luoghi d'interesse
SocietàReligioneIl centro abitato è sede di una parrocchia della diocesi di Piacenza-Bobbio. Infrastrutture e trasportiIl centro abitato è lambito dalla strada statale 45 di Val Trebbia, da cui si dirama una strada comunale chiamata via Galileo Galilei che permette l'accesso alla frazione[12]. Note
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