Consacrato vescovo di Verona il 3 dicembre 1350, durante il suo mandato si adoperò affinché molti beni e diritti tolti al clero da Cansignorio della Scala fossero restituiti.
Dopo la perdita del potere di Verona da parte degli Scaligeri, il nuovo signore Gian Galeazzo Visconti chiese al papa Urbano VI di sollevare dall'incarico il vescovo Pietro, essendo egli discendente della famiglia cacciata dalla città. Nel 1387 fu infatti trasferito a Lodi, da dove fuggì nel 1390 cacciato dai Visconti, per trasferirsi a Mantova, ove morì nel 1393.
Ebbe tre figli naturali: Giovanni, Iacopo e Franceschino.