Dopo la morte del padre nel 1388, la madre lo condusse a Venezia. Nel 1390 Samaritana diede il consenso affinché Canfrancesco si mettesse a disposizione di alcuni rivoltosi, capeggiati da Giovanni Acuto, mercenario al soldo dei veneziani, affinché Verona insorgesse contro i Visconti. Il 18 giugno 1390 Verona insorse e Canfrancesco fu acclamato signore della città, costrigendo i Visconti a ritirarsi nei loro castelli. La città venne saccheggiata dalle truppe mercenarie viscontee al comando di Ugolotto Biancardo.[1]
Nel 1391Francesco II da Carrara, Giovanni Acuto e Samaritana da Polenta tentarono per la seconda volta di fare insorgere la città. L'esercito scaligero venne definitivamente sconfitto nella battaglia di Castagnaro del 1387 che segnò anche la fine della dominazione scaligera. Canfrancesco con la madre e alcuni fedelissimi si rifugiò a Ravenna presso i Da Polenta, finché nel 1399 trovò la morte per avvelenamento, forse da un parente prezzolato dai Visconti.[2]