Piero Ceccarini
Piero Ceccarini (Livorno, 20 ottobre 1953) è un ex arbitro di calcio italiano. CarrieraArbitroDebuttò in Serie A nel 1989, vedendosi conferire nel 1992 la qualifica di arbitro internazionale. In seguito gli venne affidata la direzione della finale di Coppa delle Coppe 1994-1995 tra Saragozza e Arsenal, disputatasi a Parigi. L'anno successivo fu designato per il campionato d'Europa 1996, dove arbitrò la gara Spagna-Bulgaria.[1] Nel 1997 diresse la finale di ritorno della Supercoppa UEFA tra Barcellona e Borussia Dortmund. In ambito nazionale ha diretto la finale della Supercoppa italiana 1995 tra Juventus e Parma, e la finale di andata della Coppa Italia 1996-1997 tra Napoli e Vicenza. Vanta la direzione in numerose classiche del campionato italiano, tra cui due derby d'Italia, un derby di Milano, tre Inter-Roma, due Milan-Roma, due derby di Torino e due derby di Genova, oltre allo spareggio-retrocessione della Serie A 1994-1995 tra Padova e Genoa,[2] e quello promozione di Serie B 1993-1994 tra Padova e Cesena. Nel 1995 vinse il Premio Mauro come miglior arbitro della Serie A. Il suo nome è rimasto tuttavia legato principalmente all'incontro Juventus-Inter del 26 aprile 1998, disputatosi a Torino e decisivo per le sorti del campionato.[3] Con i padroni di casa in vantaggio di un gol, Ceccarini non ritenne di dover sanzionare un contatto in area juventina tra Iuliano e Ronaldo:[4] tale episodio alimentò veementi schermaglie tra le opposte fazioni, che monopolizzarono i media italiani nei giorni successivi, approdando perfino in Parlamento e sfiorando una crisi in seno alla Federcalcio.[5] Ceccarini si dichiarò impossibilitato a giudicare l'azione, avendo assistito solo alla sua parte finale, ma fornì nel corso degli anni versioni contrastanti sulla propria valutazione a posteriori del fallo, oscillando fra l'assegnazione di un rigore o di una punizione indiretta per l'Inter e la concessione di una punizione diretta a favore della Juventus.[6][7][8] Nella stagione successiva, in occasione della partita di Coppa Italia tra Inter e Lazio, fu protagonista di un singolare episodio propiziando, con una deviazione involontaria, la rete del nerazzurro Zé Elias.[9] Sempre nel 1999 terminò la propria carriera, per sopraggiunti limiti d'età: l'ultimo incontro da lui diretto fu Parma-Piacenza del 23 maggio.[10] DirigenteCome dirigente è stato presidente del Comitato toscano dell'AIA dal 1999 al 2002 e, contemporaneamente, è stato associato della sezione AIA di Livorno fino al 2006, anno in cui è stato eletto presidente. Per la stagione 2009-2010 è stato in carica quale vice commissario alla CAN di Serie D,[11] mentre dalla stagione 2010-2011 è stato in carica quale vice commissario alla CAN PRO fino al termine della stagione 2013-2014.[12] Nel 2004 decise di candidarsi alla Presidenza dell'AIA in contrapposizione a Tullio Lanese, ma in seguito rinunciò non raccogliendo le firme necessarie per sostenere la candidatura.[13] È stato inoltre, per un breve periodo, anche osservatore arbitrale dell'UEFA. Nel luglio 2015 lascia l'Associazione Italiana Arbitri per iniziare l'attività di team manager della Pro Livorno Sorgenti.[14] Nel 2023 entra nella dirigenza del Cenaia, squadra dilettantistica pisana, come responsabile delle pubbliche relazioni della società.[15] Note
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