Pezzolo (Messina)
Pezzolo è una frazione della 1ª Municipalità del comune di Messina, posta a Sud sopra delle alte colline in posizione panoramico sullo Stretto di Messina, a circa 24 km dal centro cittadino. Il toponimoIl nome del villaggio deriva da Piczuli, Pixùli, Πιξούλι in greco. StoriaGià abitato in tempi remoti, si sviluppò al tempo delle incursioni saracene, quando gli abitanti della costa cercavano rifugio sulle alte colline. Dopo la rivolta antispagnola del 1674-78, subì la sorte dei casali di Altolia, Molino, Briga Superiore: venne messo all'asta e venduto a dei possidenti. Nel 1727 i terreni vennero confiscati e tornarono nel patrimonio demaniale.[1] Chiese e monumentiLa chiesa principale è quella dedicata a San Nicola di Bari, protettore del villaggio, risalente alla seconda metà del secolo XVI. Danneggiata gravemente dal terremoto del 1908, venne ristrutturata negli anni successivi. Ha un artistico bellissimo Portale realizzato dagli allievi di Antonello Gagini.[2] Costruita in pietra di Siracusa, la chiesa presenta una struttura ad arco e nella facciata sono raffigurati i simboli dei Quattro Evangelisti in bassorilievo, le teste alate dei Cherubini, una Madonna con bambino e Santi. Nelle due grosse basi di sostegno, sono invece visibili le figure delle Chimere alate, realizzate in altorilievo. Accanto alla chiesa sorge un alto campanile dove c'è murata una targa che riporta la data del 1598. Nella parte alta dei paese sorgeva la chiesa della Madonna dell'Itria, rasa al suolo dal terremoto del 1908 e ridotta ormai a qualche piccolo reperto. Come espressione del rinascimento siciliano Gioacchino di Marzo documenta una statua marmorea raffigurante una Madonna con bambino.[2] La chiesa della Madonna di Loreto ha dato il nome alla contrada, si conserva in condizioni migliori. Secondo gli esperti sarebbe sorta intorno all'VIII secolo sul finire dell'epoca bizantina. Viabilità e trasporti pubbliciLa viabilità maggiore è rappresentata dalla Strada Provinciale n°35 che dal bivio di Ponte Schiavo, sulla vecchia Strada Nazionale dopo 6,5 chilometri circa di curve e tornanti, passando davanti al monastero benedettino di San Placido Calonerò (attuale istituto Agrario Pietro Cuppari) , giunge in paese. Note
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