Penisola Čeljuskin
La penisola Čeljuskin (in russo полуостров Челюскин?) è la parte settentrionale della penisola del Tajmyr e si trova in Russia. Amministrativamente appartiene al Tajmyrskij rajon del territorio di Krasnojarsk, nel circondario federale della Siberia. GeografiaLa penisola divide il Mare di Kara dal Mare di Laptev; a nord lo stretto di Vil'kickij la divide dall'isola Bolscevica (dell'arcipelago della Severnaja Zemlja). Il suo estremo punto settentrionale è capo Čeljuskin, il punto continentale più settentrionale della Russia, dell'Eurasia e del mondo. Il confine meridionale della penisola corre lungo il fiordo Gafner (Гафнер Фьорд, 76°28′02″N 101°16′15″E ), i fiumi Leningradskaja, Ždanova e Faddeja (Ленинградская, Жданова, Фаддея), e il golfo di Faddej.[2] Il rilievo è caratterizzato da numerosi altipiani e basse montagne. La sua superficie è di circa 16 000 km². Il punto più alto è il monte Oktjabr'skaja (г. Октябрьская, 371 m) che si trova a sud-est. Nella parte orientale, il golfo di Tereza Klavenes e il golfo di Sims s'insinuano profondamente nella penisola. La vegetazione è quella tipica dalla tundra artica. Circa 35 000 ettari della penisola (a sud-est) fanno parte della riserva naturale del Grande Artico.[3] StoriaFu Roald Amundsen a proporre che fosse dedicata a Semën Čeljuskin, il quale aveva descritto per primo le coste di questa penisola durante la seconda spedizione in Kamčatka.[2] Amundsen aveva svernato al largo della costa della penisola Čeljuskin sulla nave Maud nel 1918.[2] Note
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