Figlio di un giudice, Oskar Loerke frequentò il ginnasio di Graudenz e studiò dal 1903filosofia, storia, e musica a Berlino, dove visse fino alla morte.[1][2]
Accanto a Wilhelm Lehmann e Georg Britting rappresentò la poesia di evasione dalla realtà, che auspicava il ritorno alla natura.[3]
Dopo un esordio nella prosa, con il racconto Der Turmbau (La costruzione della torre, 1910) ed il romanzoVineta (1907),[2] si dedicò soprattutto alla poesia.[4]
Si avvicinò per alcuni elementi lirici all'espressionismo, in auge ai suoi tempi, anche se fondamentalmente ne fu estraneo; alcuni critici letterari lo considerarono un espressionista romantico, altri un neoromantico, e aderì soprattutto ancora al decadentismo di Stefan George e di Hugo von Hofmannsthal, ma con minori accenti estetizzanti.[4]
Dal punto di vista della metrica, Loerke si legò anche alla tradizione lirica, invece i suoi temi principali furono l'amore e il paesaggio, descritti e approfonditi con un'interpretazione vicina alla spiritualità,[4]alla mitologia, alla storia.[2]
Nel 1917 si unì alla casa editrice S. Fischer come docente, dove conobbe gli autori della casa editrice, in particolare Thomas Mann.[1]
Tra il 1920 e il 1928 collaborò con numerosi articoli e recensioni con il Berliner Börsen-Courier, e tra il 1929 e il 1932 contribuì anche alla rivista letteraria Die Kolonne, che era aperta alla poesia naturale.[4]
Nel 1926 Loerke fu eletto all'Accademia delle arti prussiana; dal 1928 al 1933 fu segretario della sezione di poesia.[1]
Nel 1933 Loerke, che rifiutò il nazionalsocialismo, fu espulso dall'Accademia delle arti prussiane, diventando un letterato della "emigrazione interna".[5]
Di lui si hanno le raccolte: Wanderschaft (Viaggi, 1911), Gedichte (Poesie, 1916), Die heimliche Stadt (La città segreta, 1921), Der längste Tag (Il giorno più lungo, 1926), Der Atem der Erde (Il respiro della terra, 1930), Der Silberdistelwald (La foresta di cardo d'argento, 1934), Der Wald der Welt (La foresta del mondo, 1936).[3]
Oskar Loerke morì il 24 febbraio 1941 a Berlino-Frohnau.[2]
Opere principali
Opere complete
Gedichte und Prosa, a cura di von Peter Suhrkamp, vol.1 Die Gedichte, vol. 2 Die Schriften, Suhrkamp, Francoforte sul Meno, 1958;
Poesie
1911 Wanderschaft (in Blauer Abend in Berlin);
1916 Gedichte (1929 seconda edizione, sotto il titolo Pansmusik);
1950 Hermann Kasack (ed.): Johann Sebastian Bach zwei Aufsätze, Suhrkamp Verlag, Berlino, (edizione con una prefazione di Hermann tunica e saggi su Bach dal 1922 e il 1935).
collezioni
1956Reden und kleinere Aufsätze von Oskar Loerke a cura di Hermann Kasack, Verlag der Akademie der Wissenschaften in Mainz, Wiesbaden;
1965Der Bücherkarren: Besprechungen im Berliner Börsen-Courier 1920–1928, in collaborazione con Reinhard Tgahrt, a cura di Hermann Kasack, Verlag Lambert Schneider, Heidelberg; teilweise online lesen bei google-books
1967 Reinhard Tgahrt (ed.): Literarische Aufsätze aus der Neuen Rundschau, Verlag Lambert Schneider, Heidelberg / Darmstadt.
Note
^abc(DE) Oskar Loerke, su projekt-gutenberg.org. URL consultato l'8 dicembre 2018.
^abcOskar Loerke, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'8 dicembre 2018.
^abcdle muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 17.
^(DE) Hans Sarkowicz, "Loerke stand den Nationalsozialisten von Beginn an mit Ekel und Angst gegenüber" bei Ernst Klee: Das Kulturlexikon zum Dritten Reich. Wer war was vor und nach 1945, Francoforte sul Meno, S. Fischer, 2007, p. 375.
Bibliografia
(DE) Julia Cremer, Wiedergefunden: Emil Orliks Wandbild aus Oskar Loerkes Gartenlaube in Berlin-Frohnau, in Jahrbuch der deutschen Schillergesellschaft, n. 53, Gottinga, Wallstein, 2009, pp. 276–291.
(DE) Christian Kohlroß, Theorie des modernen Naturgedichts. Oskar Loerke, Günter Eich, Rolf Dieter Brinkmann, Würzburg, Königshausen & Neumann, 2000.
(DE) Norbert Langer, Bin ein Reim zu allen Dingen. Die Riesengebirgsreisen Oskar Loerkes, in Sudetenland, n. 1, 1980, pp. 46-51.
(DE) Jochen Meyer, Gegenwelten: Eugen Gottlob Winkler, Gottfried Benn, Oskar Loerke, in Klassiker in finsteren Zeiten: 1933–1945, II, Marbach am Neckar, Eine Ausstellung des Deutschen Literaturarchivs im Schiller-Nationalmuseum Marbach am Neckar, 1983, pp. 182–203.
(DE) Jan Röhnert, Oskar Loerke, in Kindlers Literatur Lexikon 3, XVIII, Stoccarda, J.B. Metzler, 2009, pp. 252-254.
(DE) Hans Dieter Schäfer, Oskar Loerke: Winterliches Vogelfüttern, in Gedichte und Interpretationen, V, Stoccarda, Philipp Reclam jun., 1983, pp. 360-368.
(DE) Hans Dieter Schäfer, Moderne in Dritten Reich. Kultur der Intimität bei Oskar Loerke, Friedo Lampe und Helmut Käutner, Stoccarda, Steiner, 2003.
(DE) Lutz Seiler, Der Wald der Welt. Zu Oskar Loerke, in Sinn und Form, n. 4, 2010, pp. 524-534.
(DE) Jörg Thunecke, Die Jahre des Unheils: Der innere Emigrant Oskar Loerke in seinen Tagebüchern und nachgelassenen Gedichten, in Zwischen Innerer Emigration und Exil. Deutschsprachige Schriftsteller 1933–1945, Berlino, De Gruyter, 2016, pp. 65-82.