Number Ones: Up Close and Personal World Tour
Number Ones, Up Close and Personal World Tour è stato il sesto tour mondiale della cantante e ballerina statunitense Janet Jackson, realizzato per la promozione del suo album raccolta Number Ones (pubblicato a livello internazionale come The Best) del 2009. La tournée debuttò il 4 febbraio 2011 da Manila nelle Filippine per concludersi a Miami negli Stati Uniti il 5 dicembre dello stesso anno dopo aver visitato Asia, Nord America, Europa, Australia e Africa esibendosi in più di trentacinque città diverse.[1] InformazioniAntefattiNel 2008 Janet Jackson si era imbarcata nel suo Rock Witchu Tour, tormentato però da problemi di salute e date cancellate. Nel 2009 l'artista perse il fratello, Michael Jackson, stroncato da un'intossicazione da Propofol, così, assieme a tutti i suoi familiari, la cantante partecipò al funerale pubblico per il fratello trasmesso da molte televisioni e in streaming on line raggiungendo oltre 2.5 miliardi di spettatori.[2] Lo stesso anno la Jackson pubblicò la sua seconda raccolta di successi, Number Ones, che l'artista decise di promuovere con un nuovo tour composto principalmente dai suoi più grandi successi. Nel frattempo l'artista aveva approfondito l'attività cinematografica, come attrice e produttrice, coi film Why Did I Get Married Too? e For Colored Girls entrambi usciti nel corso del 2010.[3] Annuncio e partenza del tourIn un comunicato stampa pubblicato dalla rivista Billboard, la cantante ha dichiarato riguardo al tour e al suo titolo[4]: «Questi concerti saranno diversi da qualsiasi cosa io abbia mai fatto. Sarà il tour più ravvicinato e personale possibile. Questi concerti non riguardano gli effetti speciali. Questa è una relazione amorosa tra me e quelli di voi che hanno supportato me e il mio lavoro per tutti questi anni. Canterò e ballerò dal mio cuore. La musica sarà composta da canzoni che avete reso il numero uno per me. Andiamo!» La cantante ha così deciso di intraprendere un tour di 35 città diverse, così come le 35 tracce dell'album Number Ones. In seguito alle numerose richieste però, la Jackson ha acconsentito ad aggiungere nuove date in Australia, Europa e Africa, inizialmente non previste.[5] Alla serata di apertura del tour a Manila, fuori dall'arena vi fu una protesta organizzata da alcuni attivisti della PETA vestiti da Morte. Gli attivisti protestavano contro la Jackson per essere comparsa in una campagna pubblicitaria per la linea di articoli in pelliccia di visone del marchio Blackglama.[6] La cantante ha inoltre deciso di incontrare 20 giovani leader della comunità con meno di 20 anni in ogni città toccata dal tour, che sono stati ospiti VIP dello spettacolo e del backstage. La Jackson ha dichiarato al riguardo: «Ci sono molti giovani che cambiano il mondo e voglio che vengano riconosciuti durante il mio tour».[7] Lo spettacoloIl contenuto del tour Number Ones: Up Close and Personal furono pertanto i suoi singoli arrivati alla numero 1, in vari mercati. I concerti avevano cinque fasi, non strettamente cronologiche, separate da tre interludi video e un interludio strumentale suonato dalla band. La prima, fredda e prepotente, con ballerini vestiti d'argento come robot mentre la cantante interpretava successi come Feedback e Nasty. La seconda, sentimentale e cortese, mentre la cantante, in un vestito color lilla, interpretava alcune delle sue canzoni lente come Nothing e Again. La terza, rilassata e atletica, in abiti da strada neri mentre cantava successi quali Doesn't Really Matter, All for You, All Nite (Don't Stop) e That's the Way Love Goes. La quarta, aggressiva e drammatica con successi quali Black Cat, If e il medley Scream/Rhythm Nation. E poi vi era il bis, quando l'artista ritornava sul palco indossando un abito bianco per concludere i concerti con il suo ultimo singolo di allora, intitolato Make Me, e col suo singolo di maggior successo, Together Again.[3][8][9][10] Informazioni tecnicheIl direttore creativo e coreografo Gil Duldulao Jr., ha diretto lo spettacolo con la collaborazione della Jackson. Lo spettacolo presentava meno effetti speciali e meno ballerini rispetto ai tour precedenti, creando un set più ridotto che si concentrava sull'artista principale. Vincent Foster ha gestito ancora una volta illuminazione e video con Tyler Elich come direttore dell'illuminazione mentre Robert Henri Behar ha disegnato i costumi, che hanno ottenuto molti consensi, tra cui una tuta futuristica argentata e attillata indossata a inizio spettacolo dalla cantante in alcune tappe.[11][12] Scaletta
Date concerti
PersonaleProduzione
Band
Ballerini
Note
Altri progetti
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