Mutti (azienda)
Mutti - Industria Conserve Alimentari è un'azienda italiana specializzata nelle conserve alimentari, in particolare nel settore del pomodoro, fondata nel 1899 a Piazza di Basilicanova, frazione di Montechiarugolo, in provincia di Parma.[2][3] Storia«Mai vista una polpa così!» L'azienda viene fondata da Callisto e Marcello Mutti (1862-1941)[4] con il nome di Fratelli Mutti a Piazza di Basilicanova, come industria conserviera del pomodoro.[3] Nel 1911 viene depositato il marchio "due leoni" e l'azienda ottiene il primo riconoscimento con il Diploma di Medaglia d'Oro di Primo Grado all'Esposizione Internazionale Industria e Agricoltura di Roma;[5] nel 1914, invece, Mutti ottiene il diploma di Gran Croce, con iscrizione al Gran Libro d'Oro dei Benemeriti del lavoro.[3] In tale periodo, lo storico stabilimento di Piazza era raccordato con la tranvia Parma-Traversetolo/Montecchio[6]. Con l'evoluzione delle tecniche di conservazione, nel 1922 Mutti comincia a produrre il doppio concentrato e l'attività evolve ulteriormente nel 1927 con un programma di acquisizioni di altre aziende conserviere.[3] Nel 1951 nasce il tubetto per il concentrato di pomodoro, su intuizione di Ugo Mutti, che era il figlio di Marcello.[4] Il prodotto nel tubetto non si deteriora perché non viene a contatto con l'aria e permette di consumarne solo quanto serve. In più, per tutte le massaie, il tappo era utilizzabile anche come pratico ditale nei lavori di cucito. Era nato il "tubetto dal ditale".[7] Nel 1971, nasce la polpa di pomodoro in finissimi pezzi Mutti, la cui ricetta è ancora oggi segreta.[8] Nata come familiare, l'azienda diventa prima Società di fatto, poi Società in nome collettivo e infine Società per azioni nel 1979. Nel 1994 Francesco Mutti[9] diventa amministratore delegato.[8] Nel 1999 quello Mutti diventa il primo stabilimento ad avere tutta la propria produzione a lotta integrata certificata e No OGM.[8][10] Il 2000 è l'anno che vede nascere il premio "Pomodorino d'Oro", con cui Mutti premia i suoi produttori: un riconoscimento agli agricoltori capaci di produrre pomodoro di qualità.[3][11] Nel 2004 viene prodotto per la prima volta l'aceto di pomodoro e nel 2007 i sughi pronti.[3][12][13] Durante l'anno 2010, l'azienda inizia la propria collaborazione con il WWF, al fine di ricercare e sancire una maggiore sostenibilità nella produzione, in particolare nel diminuire emissioni di CO2 e ridurre l'impronta idrica lungo la filiera.[3][14] Insieme con la facoltà di Agraria dell'Università di Piacenza e al Laboratorio Lims di Verbania, nel 2012 Mutti studia una metodologia per individuare la provenienza geografica delle materie prime partendo dall'analisi dei semilavorati.[3][15] Il progetto viene presentato presso il Senato della Repubblica Italiana sul tema "Alimentazione e percorso di trasparenza dalla Tavola alla Terra".[16] Nel 2013 apre Mutti France per lo sviluppo del mercato francese.[3] Nello stesso anno comincia la collaborazione con Fiordagosto, uno stabilimento con sede a Oliveto Citra (Salerno), per la produzione delle specialità tipiche del Sud,[8][17] che verrà poi acquisito nel 2016. Nel 2014 in collaborazione con Horta, spin off dell'Università Cattolica di Piacenza nasce pomodoro.net, per sostenere un percorso di affiancamento, di supporto e di cooperazione con gli agricoltori.[12] Nel 2015 vengono lanciate le Salse Pronte.[3] Nel novembre 2017 rileva per 25 milioni di euro Copador, il consorzio che a Collecchio opera nel settore della trasformazione del pomodoro,[12] in un'asta indetta dal tribunale di Parma.[18] Nel 2020 l'azienda ha lanciato un nuovo macchinario. Si chiama InstaFactory, il nuovo impianto industriale trasportabile ideato da Mutti, che punta a lavorare il pomodoro direttamente sul luogo della raccolta. Per accorciare i tempi e migliorare la qualità del prodotto finale.[19] Il 9 ottobre 2024, Marcello Mutti, patron della storica azienda emiliana, è deceduto all'età di 83 anni. La notizia è stata comunicata dalla famiglia, con il figlio Francesco Mutti, amministratore delegato dal 1994.[20] Dati economiciL'azienda in 11 anni è passata da 43,989 milioni di euro nel 2004 a circa 234 milioni di euro nel 2015 di fatturato[21]. Prodotti
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