Montifringilla nivalis
Il fringuello alpino o fringuello delle nevi eurasiatico (Montifringilla nivalis (Linnaeus, 1766)), è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Passeridae, molto comune nei paesi europei ed asiatici.[2] DescrizioneÈ l'unico uccello alpino di piccole dimensioni (poco più di un passero) ad avere ali e coda in gran parte bianche, ben evidenti durante il volo. Al suolo appare bruno sulle parti dorsali e color crema inferiormente; collo con macchia nera negli adulti, più evidente nel maschio. È simile ad un passero, con ali leggermente più lunghe ed appuntite. Il becco è conico, nero in estate e giallastro in inverno e nei giovani. Distribuzione e habitatSi tratta di una specie a distribuzione prevalentemente paleartica; è presente in Spagna, Andorra, Francia, Germania, Svizzera, Liechtenstein, Austria, Italia, Repubblica Ceca, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia, Albania, Grecia, Turchia, Russia, Georgia, Armenia, Azerbaigian, Kazakistan, Iran, Iraq, Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan, Afghanistan, Pakistan, India, Cina, Mongolia; occasionale negli Stati Uniti d'America; accidentale in Portogallo ed Ungheria; al momento si ritiene estinto in Croazia.[1][2] Il fringuello alpino è uno dei più tipici uccelli degli ambienti alpini e nivali della Valle d'Aosta. BiologiaComportamentoÈ una specie molto sociale, si osserva spesso in stormi formati da alcune decine di individui, sino ad un massimo di circa 300 esemplari; stormi così consistenti sono stati occasionalmente segnalati anche in Valle d'Aosta, nelle vallate ove la densità dei riproduttori è maggiore. In periodo di nidificazione, le coppie possono essere osservate sia isolate, sia riunite in piccole colonie. VoceIl verso è un aspro tsuikk. Quando è a riposo, oppure durante il volo nuziale, il canto è simile ad un ripetuto sitticerr-sitticerr.[3] AlimentazioneCome il passero tende a frequentare le zone in cui vive l'uomo, ed anche la dieta onnivora è similare, oltre al fatto che si ciba soprattutto di invertebrati. RiproduzioneNidifica tra i mesi di aprile e luglio. Costruisce un nido a forma di coppa in anfratti di rocce o edifici, ove depone 4-5 uova bianche, che la femmina cova per 13-14 giorni; i giovani restano al nido circa 20 giorni. SpostamentiLa specie resiste anche in inverno al rigido clima alpino e raramente scende al di sotto del limite superiore delle foreste, preferendo in tal caso ampi pascoli con pietraie sparse. Relazioni con l'uomoUccello relativamente socievole, che non teme l'uomo, anche perché ne ricava un discreto beneficio, soprattutto durante la stagione fredda. TassonomiaSinonimi
SottospecieSono state individuate sette sottospecie:[2]
Specie similiM. nivalis è considerato filogeneticamente affine alle specie congeneri M. adamsi (fringuello alpino di Adams, diffuso tra Cina, Tibet e Nepal) e M. henrici (diffuso in Tibet).[2][4] ConservazioneLa Lista rossa IUCN attribuisce a questa specie lo status "LC" (rischio minimo) in quanto l'areale è molto esteso, seppure in alcune zone frammentario, e la popolazione sembra essere stabile.[1] Galleria d'immaginiNote
Bibliografia
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