Monte Jafferau

Monte Jafferau
Il Monte Jafferau visto da Bardonecchia
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Torino
Altezza2 805 m s.l.m.
Prominenza211 m
Isolamento2,45 km
CatenaAlpi
Coordinate45°05′16″N 6°46′13″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Jafferau
Monte Jafferau
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Jafferau
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Cozie
SottosezioneAlpi del Moncenisio
SupergruppoCatena Bernauda-Pierre Menue-Ambin
GruppoGruppo d'Ambin
SottogruppoGruppo Sommeiller-Vallonetto
CodiceI/A-4.III-B.6.b

Il Monte Jafferau è una montagna del gruppo dell'Ambin delle Alpi Cozie italiane, appartenente alla Catena Bernauda-Pierre Menue-Ambin, costituito da due cime, la Testa del Ban (2.652 metri s.l.m.) e la cima Jafferau propriamente detta (2.805 metri s.l.m), elevandosi di fronte al comune di Bardonecchia dalla sinistra orografica della Dora di Bardonecchia e dividendo la conca del comune piemontese ad ovest dalla Valfredda a nord e la Valsusa a sud.

Descrizione

La cima della montagna con l'omonima fortificazione

Le sue pendici sono sede di impianti sciistici (da circa 1.400 metri s.l.m. a circa 2.700) facenti parte del comprensorio sciistico di Bardonecchia, ma isolati dalle altre aree del comprensorio (Colomion, Les Arnauds e Melezet) poiché situati dalla parte opposta della conca rispetto alla Dora di Bardonecchia.

Veduta invernale del Monte Jafferau - Sulla sinistra la "Testa del Ban"
Nubi nella conca di Bardonecchia dalle piste dello Jafferau

A circa 1.900 metri s.l.m., sul versante occidentale del monte, sono installati due grossi serbatoi ("i bacini", località detta "Fregiusia") che ricevono l'acqua dall'invaso artificiale di Rochemolles e dai quali questa, in condotta forzata, alimenta la centrale idroelettrica dell'Enel situata in Bardonecchia (circa 600 metri di dislivello). Sulle falde del monte lungo la strada carrozzabile (aperta nel 1951) che porta ai bacini,[1] si trova Millaures, frazione di Bardonecchia, ed il nuovo villaggio di Le Gleise (1.600 metri s.l.m circa).

In vetta al monte è situato il Forte dello Jafferau, costruito nel 1800, importante fortificazione della cd. "Opera di Bardonecchia" per postazioni di artiglieria e una tra le più alte fortificazioni delle Alpi Cozie (superata in altitudine solo da quella del monte Chaberton).

La vetta del Jafferau è raggiungibile tramite una lunga, panoramica e impegnativa salita asfaltata e sterrata da ovest da Bardonecchia oppure da sud dalla media Val di Susa attraverso la Strada militare Fenil-Pramand-Föens-Jafferau o una sua variante a partire dall'alta val di Susa.

Comprensorio sciistico

Lo stesso argomento in dettaglio: Bardonecchia.

Il comprensorio sciistico del Monte Jafferau conta sei impianti di risalita:

  1. Cabinovia Pian della Difensiva-Frejusia:
    dislivello 590 m. circa. È impianto di arroccamento e risalita[2] al contempo. Si tratta di cabine ad otto posti cadauna e ad ammorsamento automatico che possono trasportare fino a 1.800 persone / ora. La cabinovia ha sostituito nel 2005 la precedente seggiovia biposto, che a sua volta nel 1981 aveva sostituito una seggiovia monoposto attiva dal 1959. Nella stagione invernale 2007 / 2008 è stata inaugurata una nuova pista con impianto di innevamento artificiale che ha trasformato l'impianto a fune da impianto di puro arroccamento ad impianto di arroccamento e di risalita.
  2. Skilift Challier:
    dislivello 230 m; sciovia il cui punto di arrivo è prossimo a quello della cabinovia; serve due piste (con una variante)
  3. Seggiovia Fregiusia - Plateau (denominata "6Gigante"):
    dislivello 432 m; parte dall'arrivo della cabinovia e raggiunge il culmine di un'ampia conca (Plateau) dalla quale si raggiungono le partenze di altri due impianti, fungendo così sia da impianto di risalita che di arroccamento; serve tre piste (con varianti). Si tratta di una moderna seggiovia con seggiolini a 6 posti ad ammorsamento automatico, inaugurata il 22 dicembre 2017, che sostituisce la precedente seggiovia biposto, che arrivava però solo alla base del Plateau, e il successivo Skilift Plateau, che ne serviva l'ampia, seppur breve (120 metri di dislivello) pista.
  4. Skilift Jafferau:
    dislivello 350 m; parte circa un centinaio di metri a valle dell'arrivo della seggiovia Fregiusia - Plateau e serve due piste principali
  5. Seggiovia Testa del Ban:
    dislivello 415 m. È una seggiovia biposto che parte poco sotto l'arrivo della seggiovia "6Gigante" e giunge al punto più alto del comprensorio sciistico (2.700 m. circa). Serve sei piste (due in comune con lo skilift Jafferau) e numerose varianti

Giro d'Italia

Per tre volte nella sua storia lo Jafferau è stato sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia di ciclismo. La prima volta fu nel 1972, e vide vincitore il belga Eddy Merckx. Si dovettero attendere 41 anni per assistere a una nuova scalata in rosa e nel 2013 vinse Mauro Santambrogio, poi squalificato per positività all'EPO, e la vittoria venne assegnata postuma a Vincenzo Nibali. Nel 2018 si tornò su queste rampe e vinse Christopher Froome, dopo una fuga di oltre 80 chilometri partita dal Colle delle Finestre.

La Corsa Rosa affronta questa salita dall'unico versante carrabile, con l'ascesa che inizia all'altezza di Bardonecchia dalla Strada statale 335, con i corridori in arrivo da Oulx. Entrati in paese proseguono in genere per Via Roma, Viale San Francesco sino a raggiungere Piazza De Gasperi. Passati davanti al Municipio sfilano nella Via Medail imboccando poi il sottopasso ferroviario e sbucano in Piazza Statuto. Da qui inizia il tratto più duro, con la scalata vera e propria allo Jafferau: 7 chilometri e 250 metri per un dislivello di 654 metri con una pendenza media del 9% e massima del 14%. La corsa attraversa le caratteristiche frazioni alpine di Millaures e Gleise, con il traguardo posto a quota 1908 metri in località "Bacini dello Jafferau".

Anno Tappa Partenza Km Vincitore Secondo Terzo
1972 14ª Savona 256 Belgio (bandiera) Eddy Merckx Italia (bandiera) Wladimiro Panizza Spagna (bandiera) José Manuel Fuente
2013 14ª Cervere 180 Italia (bandiera) Mauro Santambrogio Italia (bandiera) Vincenzo Nibali Non riassegnata Colombia (bandiera) Carlos Alberto Betancur
2018 19ª Venaria Reale 185 Regno Unito (bandiera) Christopher Froome Ecuador (bandiera) Richard Carapaz Francia (bandiera) Thibaut Pinot

Note

  1. ^ Quivi i materiali per la erezione dei bacini, della diga di Rochemolles e delle condotte forzate venivano trasportati a mezzo carrelli trainati da funi su binari stesi a fianco delle attuali condotte forzate e tramite ferrovia tipo Decauville che collegava la zona alla costruenda diga
  2. ^ Gli impianti delle località sciistiche si possono definire, in base alla loro funzione, di risalita o di arroccamento. I primi vengono utilizzati direttamente dallo sciatore per risalire al punto di inizio (cioè a monte) della (o delle) pista percorsa sciando; i secondi hanno una pura funzione di trasferimento degli sciatori, o per portarli in quota, da dove iniziano gli impianti di risalita (e dove terminano le corrispondenti piste), o per trasferirli (in certi casi anche il linea orizzontale o quasi) da un gruppo di piste o da un comprensorio, ad un altro. A differenza di quelli di risalita, gli impianti di arroccamento vengono utilizzati in entrambi i sensi.

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