Miro Silvera nacque ad Aleppo in Siria, e risiedette a Milano dal 1947, dove trascorse la sua infanzia e dove frequentò la Scuola Ebraica; sin da bambino si interessò alla lettura, al teatro, al cinema.
Studiò Economia e Commercio all'Università Bocconi e contemporaneamente lavorò al Piccolo Teatro di Milano, riordinando l’archivio storico e gestendo la segreteria degli Amici del Piccolo. Fu anche fra i fondatori del Salone Pier Lombardo di Milano, oggi Teatro Franco Parenti.
Scrisse su diverse riviste: dal 1964 al 1970 su Sipario, diretta dal critico teatrale Franco Quadri, poi Discoteca, Pianeta, Lui, la rivista francese Son, Ubu, Pianeta Fresco (diretta da Ettore Sottsass) la rivista di architettura In, nonché l’Almanacco Letterario Bompiani e Tempo Illustrato.
Dal 1965 al 1975 svolse funzioni di consulente per la narrativa straniera presso l’editore Bompiani e tradusse diversi volumi di narrativa e di saggistica dal francese e dall’inglese.
Tra il 1980 e il 2000 presentò in cataloghi diversi artisti, tra i quali Dady Orsi.
Scrisse diversi volumi di narrativa e di saggistica. Nel 1998 pubblicò presso PiemmeI giardini dell'Eden; nello stesso anno uscì l'omonimo film di Alessandro D'Alatri di cui Silvera fu sceneggiatore. Ottenne quindi il premio SIAE e il premio Kieślowski per la migliore sceneggiatura dell’anno.