Melampiro dei prati
Spigarola bianca
(DE) Wiesen-Wachtelweizen
(FR) Mélampyre des prés, cochelet
(ES) Bigotera suiza, trico de vaca
(EN) Common cow-wheat
Il nome generico (melampyrum) deriva da due parole greche: "mélas" (= nero) e "pyrós" (= grano), un nome usato da Teofrasto (371 a.C. – Atene, 287 a.C.), un filosofo e botanico greco antico, discepolo di Aristotele, autore di due ampi trattati botanici, per una pianta infestante delle colture di grano.[2] L'epiteto specifico (pratense) indica che l'habitat tipico per questa pianta sono i prati.[3][4]
Queste piante possono arrivare fino ad una altezza di 5 – 40 cm (massimo 60 cm). La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.[7] Sono piante “emiparassite” : possono vivere sulle radici di altre piante per prelevare acqua e sali minerali, mentre sono capaci di svolgere la funzione clorofilliana (al contrario delle piante “parassite assolute”). Queste piante anneriscono durante la disseccazione.[8][9][10][11][12]
La parte aerea del fusto è ascendente con superficie pubescente per brevi peli di tipo riflesso.
Foglie
Le foglie, picciolate, sono opposte e colorate di verde scuro (anneriscono alla fine della fioritura, durante la fase secca della pianta). La forma è lineare-lanceolata; le maggiori sono lanceolate. I margini sono interi, appena ondulati sui bordi. Il portamento è lievemente falcato. Dimensione delle foglie medie: larghezza 4 – 12 mm; lunghezza 25 – 45 mm. Dimensione delle foglie maggiori: larghezza maggiori di 20 mm; lunghezza 60 mm.
Infiorescenza
L'infiorescenza è una spiga unilaterale con pochi fiori in genere disposti a copie. Sono presenti delle bratteelesiniformi dentellate alla base oppure intere. Le brattee alla fioritura sono verdi (o solo leggermente soffuse di violetto) e punteggiate di nero sulla faccia abassiale. Dimensione delle brattee: larghezza 4 mm; lunghezza 18 mm.
Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (4), [C (2+3), A 2+2], G (2), (supero), capsula[8]
Calice: il calice (gamosepalo) è un tubo di 4 – 8 mm terminante con 4 denti più o meno uguali, filiformi e ripiegati a falce. I nervi sono ricoperti di peli minori di 0,1 mm di lunghezza; il resto della superficie è glabra. La lunghezza dei denti è simile a quella del tubo della corolla.
Corolla: la corolla bilabiata (gamopetala) è un tubo lungo 11 – 18 mm; il colore è da biancastro a più o meno giallo (specialmente all'apice); le fauci sono chiuse; il tubo è diritto.
Androceo: gli stami dell'androceo sono quattro didinami; sono inseriti nel tubo corollino, in particolare ascendono sotto il labbro superiore della corolla. Le antere sono conniventi ed hanno una loggia portante un cornetto allungato. Le sacche polliniche hanno l'estremità inferiore a forma di freccia[11],
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). Le formiche sono attratte da un piccolo corpo di olio inglobato nel seme stesso. Inoltre nella parte inferiore delle brattee sono presenti delle ghiandole nettarifere che attirano i bombi e altri insetti pronubi.
Biologia
Queste piante sono emiparassite, ossia in parte producono clorofilla e sono capaci di assorbire in modo autonomo i minerali dal terreno, ma hanno anche la capacità di utilizzare le sostanze prodotte dalle piante a loro vicine (funzione parassitaria). I meccanismo con il quale assorbono le sostanze di altre piante è basato su piccoli austori posti al livello radicale. La pianta ospite può accettare di buon grado questo insediamento (come la specie Festuca ovina) oppure può opporsi con secrezioni di sostanze tossiche. Se l'infestazione nelle colture di cereali supera un certo livello, la farina prodotta è più scura, con un particolare odore e dal sapore più acre e disgustoso dovuto al glucoside velenoso "rinantina".[10]
Habitat: l'habitat tipico sono i boschi su suolo umificato acido (querceti, faggete, castagneti e piceeti), ma anche i prati subalpini e montani in genere, le schiarite forestali, i margini erbacei meso-termofili dei boschi, le lande (a popolamento di lavanda). Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH acido, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.[14]
Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 100 fino a 1800 ms.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e subalpino.
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale:[14]
Formazione : comunità forestali
Classe : Quercetea robori-sessiliflorae
Tassonomia
La famiglia di appartenenza della specie (Orobanchaceae) comprende soprattutto piante erbacee perenni e annuali semiparassite (ossia contengono ancora clorofilla a parte qualche genere completamente parassita) con uno o più austori connessi alle radici ospiti. È una famiglia abbastanza numerosa con circa 60 - 90 generi e oltre 1700 - 2000 specie (il numero dei generi e delle specie dipende dai vari metodi di classificazione[16][17]) distribuiti in tutti i continenti. Il genereMelampyrum è distribuito in Europa, India, Giappone e Nord America; le sue specie preferiscono climi per lo più temperati delle regioni extratropicali. Comprende circa 30 - 40 specie di cui una dozzina sono presenti nella flora spontanea italiana.[10]
Melampyrum pratense è, da un punto di vista morfologico, estremamente variabile. La variabilità si manifesta su tre livelli: (1) un primo livello è dato dalla variazione geografica causata soprattutto dalle diversità climatiche; (2) un secondo livello è dovuto alla variazione ecologica data dai diversi habitat; (3) infine una certa variabilità è data dall'isolamento di particolari genotipi.[20]
Le specie del genere Melampyrum sono soggette al fenomeno del "polimorfismo stagionale". In particolare a quote basse dapprima si ha la fioritura "estivale" e quindi quella "autunnale". A quote più alte (alta montagna) a causa del più breve periodo di fioritura si ha una sola forma intermedia chiamata "monomorfa".
La specie Melampyrum pratense è variabile nelle brattee. Sul territorio italiano Sandro Pignatti distingue due tipi morfologici distinti:[12]
tipo pratense
tipo vulgatum
Morfologia delle brattee
Le brattee inferiori sono intere, quelle superiori sono intere o appena dentate.
Tutte le brattee sono dentate.
Colore della corolla dopo la fioritura
Purpureo o arrossato
Annerente
Peli alla base delle antere
Sono decisamente più lunghi delle appendici delle antere
Sono subuguali alle appendici delle antere
Fioritura estivale
Nome scientifico: var. rhaeticum Beauverd. Habitat: pascoli subalpini
Nome scientifico: fo. oligocladum Beauverd Habitat: boschi di abete rosso
Fioritura autunnale
Nome scientifico: fo. quercetorum
Nome scientifico: fo. vulgatum (Pers.) Ronn.. Habitat: querceti e pinete su suolo acido
Fioritura monomorfa
Nome scientifico: fo. alpestre Brugger. Habitat: brughiere subalpine a rododendri
Nome scientifico: fo. angustifrons Borbas Habitat:faggete acidofile
Il disegno (tratto da Sandro Pignatti) dimostra la forma delle brattee nei due tipi descritti sopra in posizione basale, media e apicale rispetto l'infiorescenza.
Alcune checklist[13] descrivono, come presente nella flora spontanea italiana, anche la sottospecie subsp. commutatum (Tausch ex A. Kern.) C. E. Britton (stesso areale più o meno della specie tipo).
Sinonimi
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[15]
David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 4 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.