Medieval II: Total War
Medieval II: Total War, sequel del videogioco del 2002 Medieval: Total War e quarto gioco della serie Total War sviluppata da The Creative Assembly, è un videogioco strategico la cui parte gestionale si svolge a turni mentre quella militare in tempo reale. Lanciato sul mercato europeo l'11 novembre 2006, ha preceduto il sequel Empire: Total War, del 2009. Nel dicembre 2015 è uscita la versione per macOS. Il 24 marzo 2022 è uscito invece la versione per Android e iOS, sviluppata dalla Feral Interactive Modalità di giocoCome tutta la saga di Total War, Medieval 2 si distingue da un gestionale comune per la modalità con cui è possibile gestire grandi eserciti (fino a 25.000 uomini) e contemporaneamente tenere sotto controllo i propri possedimenti. Esistono due modalità di gioco: la modalità mappa strategica, rappresentata dalla mappa politica e geografica dell'intera Europa, in cui lo svolgimento del gioco è a turni, e la modalità battaglia in tempo reale, per gestire personalmente gli scontri campali. In caso di assedio, l'obiettivo è conquistare la piazza centrale dell'insediamento per tre minuti entro il tempo limite. Il gioco è ambientato nel lasso di tempo compreso tra gli anni 1080 e 1530. Come il gioco di cui riprende il nome, l'azione è incentrata sulla guerra, la religione e la politica medioevale in Europa, Africa settentrionale e Asia occidentale. Al contrario del suo predecessore (il primo Medieval), l'ambientazione cronologica comprende anche l'era della scoperta del Nuovo Mondo, che diverrà poi parte della mappa strategica; pertanto, è dunque inclusa anche una fazione in rappresentanza delle popolazioni del Centro America, vale a dire gli Aztechi. In modo simile a Barbarian Invasion (prima espansione di Rome: Total War), la religione è molto importante, ed è suddivisa nelle due confessioni cristiane dell'epoca (ovvero cattolica ed ortodossa), nell'islam, nel paganesimo e nelle dottrine eretiche. Sono stati inoltre aggiunti gli agenti riguardanti la religione (gli imam per le fazioni musulmane), si possono intraprendere crociate e jihād, e a capo della religione cristiano-cattolica si trova il Papa, che governa lo stato pontificio (simile nel gioco al Senato di Rome: Total War); il Papa può assegnare missioni alle fazioni cattoliche, mandare inquisitori o anche scomunicare i re delle fazioni cristiane. In questo capitolo vengono anche visualizzati i filmati degli assassini intenti ad uccidere il personaggio nemico, delle spie che tentano di infiltrarsi nell'insediamento avversario, matrimoni, elezioni del papa, etc. Per quanto riguarda la Campagna, si può scegliere di fare una campagna breve consistente nel conquistare un ridotto numero di territori ed eliminare una o due fazioni confinanti o storicamente avversarie della propria (per esempio, gli Inglesi devono eliminare gli Scozzesi e i Francesi), oppure giocare una campagna molto lunga nella quale bisognerà conquistare gran parte del mondo conosciuto (di preciso 45 territori, incluse alcune regioni speciali come Gerusalemme, Roma, Costantinopoli e Granada). In questo titolo, la diplomazia ha un ruolo rilevante, in quanto il buon esito di una trattativa è soggetta a molte più variabili rispetto a quanto accadeva in Rome, come la reputazione di cui si gode, le disponibilità finanziarie, i rapporti con l'altra fazione, eccetera. Inoltre si hanno delle indicazioni sui principali bisogni della controparte per far sì che il giocatore possa offrire all'IA quello di cui ha bisogno per ottenere lui stesso quello che vuole. Medieval II si distingue dal suo predecessore Rome per alcuni particolari molto importanti. Gli insediamenti cittadini (specializzati per le politiche commerciali, culturali e diplomatiche) possono essere convertiti in castelli, insediamenti specializzati nel reclutamento di truppe d'elite e nella difesa, dotati anche di cittadella. Il gioco presenta anche molte unità, divise in alto, basso e tardo medioevo. Ogni fazione può disporre di truppe uguali a quelle delle altre fazioni (contadini, lancieri ed arcieri della milizia, etc.) e unità esclusive (Zweihänder, cavalieri gotici, cavalieri teutonici e cavalieri imperiali per i Tedeschi, Fanti Pesanti veneziani per i Veneziani, bombarda gigante e cannoni su elefante per i Tartari, Nobili delle Highlands e Cavalleria di confine per gli Scozzesi, Guardia svizzera per il Papato, Giannizzeri per i Turchi etc.) Inoltre, nella Campagna, sono presenti molti mercenari assoldabili, dipendentemente da dove ci si trova nella mappa (Picchieri fiamminghi se le unità che li assoldano si trovano in Belgio, kern irlandesi e Galloglaich se ci si trova in Irlanda, cavalieri alani, arcieri cumani e cavalleria armena se ci si trova nel Medio Oriente, giavellottisti catalani se ci si trova in Spagna, cavalieri feudali della "Condotta" se ci si trova in Italia, etc.). Come tutti gli altri predecessori, il gioco è dotato anche di una modalità multiplayer in rete locale o su internet nella quale si possono affrontare battaglie personalizzate o storiche. Agenti e personaggiCome nel predecessore Rome: Total War, qui è possibile reclutare vari agenti:
Fazioni giocabiliAll'inizio del gioco sarà possibile giocare una campagna nei panni dell'Inghilterra, della Francia, del Sacro Romano Impero della Spagna e della Repubblica di Venezia. Completando una qualsiasi campagna una volta, verranno sbloccati la Sicilia, Milano, la Scozia, l'Impero bizantino, la Russia, i Mori, i Turchi, l'Egitto, la Danimarca, il Portogallo, la Polonia e l'Ungheria. A esse si aggiungono quattro fazioni giocabili solo nelle partite personalizzate e multigiocatore e non nelle campagne: sono lo Stato Pontificio, i Mongoli, i Tartari e gli Aztechi. Non giocabili né nella campagna né nelle battaglie personalizzate sono i Sassoni, presenti solo nell'apprendistato e nella battaglia storica di Hastings, e i Ribelli, che rappresentano gli insediamenti che non sono sotto l'influenza di nessuna fazione (questi ultimi sono però giocabili nella campagna tramite script, con il vantaggio di avere accesso ad un roaster di unità comprendente quelle di tutte le culture e le fazioni ad esclusione di unità speciali, macchine d’assedio e artiglieria).
EspansioneCome ogni altro capitolo della serie, anche Medieval II ha una sua espansione, che è stata chiamata Medieval II: Total War Kingdoms. È caratterizzata dalla presenza di quattro campagne distinte situate in epoche diverse che comprendono fazioni differenti (in totale tredici nuove fazioni), con un totale di 150 nuove unità. Ogni campagna, ognuna con una mappa incentrata su un luogo preciso, si differenzia delle altre per numerosi aspetti, come gli eroi o i fortini stabili AccoglienzaIl gioco ha ricevuto una accoglienza molto positiva, ed è considerato da molti uno tra i migliori videogiochi strategici mai concepiti. Ancora oggi è giocato e apprezzato da molti appassionati dell'epoca medioevale, soprattutto per le sue ambientazioni molto suggestive e della immersione di cui offre il videogioco, oltre anche dalle mod disponibili.
Medieval II: Total War ha ricevuto un premio "Oro" in termini di vendite dalla Entertainment and Leisure Software Publishers Association (ELSPA),[9] grazie alle circa 200'000 copie vendute nel Regno Unito.[10] Il gioco ha ricevuto un'accoglienza favorevole secondo le recensioni aggregate sul sito Metacritic.[1] La recensione esclusiva l'ha avuta da PC Gamer (Stati Uniti), che lo ha premiato con l'"Editor's Choice Award."[8] IGN ha ritenuto il gioco, sebbene non rivoluzionario come il predecessore, comunque capace di costruire nuove idee e migliorarne quelle esistenti da Rome: Total War, motivo più che sufficiente per acquistarlo.[4] GameSpot ha notato il gameplay "epico e ingrossante", ma anche criticato i "pesanti requisiti di sistema".[6] Anthony Fordham della rivista Hyper ha commentato per il suo gameplay "incredibile, sia in battaglia che nella mappa mondiale", ma ha anche criticato come sia "più un raffinamento della serie che un grosso balzo in avanti".[11] Peter Englund, storico svedese, e membro dell'Accademia svedese, lo ha recensito per il giornale svedese Dagens Nyheter, dove lo ha confrontato con raffigurazioni tradizionali di battaglia come vecchie incisioni su rame e dipinti, e con i media cinematografici più recenti. Nella recensione, Englund ha concluso che Medieval II rappresenta una descrizione di battaglie "assai simile alle incisioni del XVI secolo".[12] Gli editori di Computer Games Magazine hanno messo Medieval II all'ottavo posto tra i migliori giochi per computer 2006, scrivendo: "Nessun evento scriptato o filmato iper-drammatico può competere con le storie che la Creative Assembly vi permette di scrivere mentre i vostri eserciti calpestino chiunque tenti di opporvisi."[13] La rivista Edge lo ha messo al 26º posto tra "I migliori 100 giochi da giocare oggi," chiamandolo "una raffigurazione bellica come mai prima d'ora in un videogioco."[14] Nonostante le molte recensioni positive,[6] alcuni hanno notato degli aspetti negativi nel gioco, come i bug nei percorsi,[15] alcuni problemi nell'intelligenza artificiale e alcune caratteristiche poco interessanti.[7] Note
Collegamenti esterni
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