Era un centravanti mancino[3] dotato di grande dinamismo e forza fisica,[4] ma anche di una buona tecnica individuale e senso del gol;[3] era capace di fare reparto da solo[5] giocando di sponda[6] oppure tenendo palla per far salire i compagni.[7]
Cresciuto nelle giovanili del Milan, dove è arrivato all'età di quattordici anni,[9] nel 2000 è stato ceduto in comproprietà al Treviso.[10] A Treviso non è mai sceso in campo con la prima squadra ma solo con la formazione Primavera, con cui ha segnato 10 reti il primo anno e 13 in 12 gare il secondo.[10]
Nel gennaio 2001 è passato in prestito alla Triestina, in Serie C2. Con la squadra alabardata ha segnato il primo gol tra i professionisti il 29 aprile 2001 contro il Novara e, dopo i play-off dove ha giocato tutte e quattro le partite segnando anche la rete del 2-0 nella finale di ritorno contro il Mestre,[11] ha conquistato la promozione in Serie C1.[10]
L'estate successiva è ritornato al Treviso[12] con cui ha esordito in C1, disputando 27 partite e realizzando 10 reti,[10] e ha raggiunto i play-off, dove ha disputato altre due gare.
Milan e prestiti
Nella stagione 2002-2003 il Milan ha riscattato dal Treviso la seconda metà del cartellino di Borriello[13][14] che però, nonostante delle buone prestazioni nel precampionato,[15] ha trovato poco spazio. È riuscito comunque a segnare il suo primo gol in maglia rossonera in partite ufficiali in una gara di Coppa Italia e a esordire in Champions League il 29 ottobre 2002 in Lens-Milan 2-1, subentrando a Ševčenko all'inizio del secondo tempo.
Il 27 gennaio è stato quindi ceduto in prestito all'Empoli, dove ha realizzato il suo primo gol in Serie A, unico quell'anno.
Tornato al Milan, è rimasto per tutto il campionato successivo nelle file rossonere, ma ancora all'ombra dei compagni più esperti. Per la stagione 2004-2005 è stato così ceduto in prestito alla Reggina, dove ha trovato continuità di gioco ma non è riuscito ancora a soddisfare le aspettative.
Nel campionato successivo è stato dato di nuovo in prestito, questa volta alla Sampdoria. A gennaio è passato nuovamente al Treviso, con i veneti retrocessi in B a fine stagione: nell'ultima giornata, con la formazione già certa della discesa tra i cadetti, realizza una doppietta all'Udinese.[16]
Rientrato in rossonero, nel dicembre 2006 risulta positivo a due sostanze dopanti: prednisone e prednisolone (metaboliti del cortisone).[17] Dichiaratosi inconsapevole dell'assunzione di tali sostanze[18], il calciatore chiede una controanalisi da cui la positività viene confermata.[19] Il fatto comporta una squalifica di tre mesi[20], col ritorno in campo avvenuto il 19 maggio 2007.[21]
Nell'estate 2007, è ceduto in comproprietà al Genoa per 2 milioni di euro.[22] Il 26 settembre risulta decisivo per la vittoria contro l'Udinese (3-2)[23], mettendo a segno nell'occasione la sua prima tripletta in A.[24] Il 2 dicembre, disputa la centesima partita in massima serie festeggiando con il gol del pareggio contro il Torino.[25] 6 settimane dopo, realizza una doppietta contro la Lazio che permette al Grifone di espugnare l'Olimpico - in versione biancoceleste - per la prima volta dopo quasi mezzo secolo.[26] Le 19 reti in campionato contribuiscono alla salvezza dei liguri[27], valendogli anche la chiamata in Nazionale.[28][29]
Terminata la stagione, nel maggio 2008 il Milan ne riscatta il cartellino per 7,5 milioni di euro oltre alla comproprietà del giovane Di Gennaro.[30][31][32] La sua annata è però compromessa da diversi infortuni,[33] ha impedito a Borriello di essere disponibile per l'inizio del campionato 2008-2009,[34][35][36] che gli hanno impedito di scendere in campo con continuità.
Tornato a disposizione nella stagione 2009-2010 è subito stato schierato come titolare dal nuovo allenatoreLeonardo nelle prime due partite di campionato contro Siena e Inter. Dopo essere stato fermo a causa di una lombalgia,[37] è tornato a segnare il 31 ottobre 2009, a 13 mesi di distanza dall'ultimo gol realizzato,[38] nella partita di campionato contro il Parma, nella quale ha messo a segno una doppietta su assist di Ronaldinho.[39] Il 25 novembre 2009 ha segnato la prima rete in carriera in Champions League nella gara della 5ª giornata della fase a gironi contro l'Olympique Marsiglia a San Siro, finita poi 1-1, realizzando il gol del momentaneo vantaggio rossonero.[40] A fine stagione è risultato, a pari merito con Ronaldinho, il miglior marcatore del Milan con 15 gol.[41]
Roma e prestiti
Il 31 agosto 2010 è stato ceduto alla Roma in prestito gratuito con obbligo di riscatto fissato a 10 milioni di euro.[42]
Ha esordito con la maglia giallorossa l'11 settembre 2010 nella partita persa per 5-1 contro il Cagliari allo Stadio Sant'Elia.[43] La giornata successiva, nella partita Roma-Bologna (2-2), ha segnato il suo primo gol in giallorosso che ha dato il momentaneo 1-0 per la squadra della capitale.[44]
Il 7 novembre 2010 ha giocato il suo primo derby capitolino vinto dalla Roma, segnando su rigore il primo dei due gol della squadra giallorossa.[45] Il 6 gennaio 2011 nella gara contro il Catania ha segnato la sua prima doppietta in giallorosso.[46] Ha concluso la sua prima stagione in giallorosso mettendo a segno in 46 partite ufficiali (34 in Serie A, 4 in Coppa Italia, 8 in Champions League) 17 reti (11 in Serie A, 2 in Coppa Italia e 4 in Champions League, suo record personale in competizioni UEFA per club). È inoltre stato l'unico attaccante giallorosso a segnare in tutte le tre competizioni stagionali disputate.[47]
Il 22 giugno 2011 la Roma ha esercitato il diritto di riscatto, acquisendo il giocatore a titolo definitivo dal Milan per la cifra precedentemente pattuita di 10 milioni di euro.[48]
Il 3 gennaio 2012, a fronte del riconoscimento di 500 000 euro, è stato ceduto alla Juventus in prestito con diritto di riscatto dell'intero cartellino in favore della società torinese fissato a 8 milioni di euro.[49] La Roma ha anche corrisposto al giocatore un incentivo pari a 275 000 euro lordi per agevolarne il trasferimento.[50] L'8 gennaio 2012, in occasione della gara di campionatoLecce-Juventus, è stato duramente contestato dai tifosi della Juventus[51] a causa del presunto rifiuto, smentito dal giocatore,[52] del trasferimento in bianconero nel mercato estivo del 2011.[53]
Il 15 gennaio 2012 ha fatto il suo esordio in bianconero nel pareggio interno per 1-1 contro il Cagliari, subentrando a Mirko Vučinić all'81º minuto di gioco.[54] Il 25 aprile 2012, dopo essere subentrato ad Alessandro Matri nel corso del secondo tempo, ha segnato il suo primo gol con la maglia bianconera contro il Cesena[55] al 79º minuto,[56] rete che ha determinato la vittoria della Juventus per 1-0 nei confronti della squadra romagnola; è anche la prima marcatura stagionale per Borriello, che non segnava da 11 mesi.[57]
A fine stagione la Juventus ha deciso di non esercitare l'opzione per il riscatto, pertanto il giocatore ha fatto ritorno alla Roma, che il 31 agosto 2012 lo ha ceduto in prestito al Genoa.[58] Il 23 settembre successivo ha segnato il suo primo gol dopo il ritorno in rossoblù, decidendo a favore dei liguri la sfida in trasferta contro la Lazio.[59] Nel corso della stagione realizza due doppiette,[60] una delle quali, nel 4-1 contro il Pescara, condanna la squadra abruzzese alla matematica retrocessione in Serie B.[61][62]
Dopo essere ritornato nella capitale per la stagione 2013-2014, il 31 ottobre ha segnato la sua prima rete stagionale, realizzando il gol con cui la Roma ha battuto per 1-0 il Chievo; questa vittoria è stata la decima della squadra capitolina nelle prime 10 partite di campionato, record di vittorie consecutive in avvio di torneo per la Serie A.[63]
Il 25 gennaio 2014 passa in prestito fino a fine stagione alla squadra inglese del West Ham[64] per 700 000 euro,[65] raccogliendo solo due presenze.
Ultimi anni
Tornato alla Roma, vi rimane fino all'inizio del 2015 senza giocare neanche una partita. Il 2 febbraio 2015 ritorna al Genoa a titolo definitivo.[66] Gioca 8 partite senza segnare, e il 30 giugno, scaduto il contratto, lascia definitivamente i grifoni.
Il 31 agosto 2015 il giocatore passa a titolo definitivo al neopromosso Carpi, poiché rimasto svincolato dopo l'esperienza rossoblù;[67][68] vi rimane fino a gennaio 2016, realizzando 4 reti, prima di essere ceduto all'Atalanta con un contratto di sei mesi; segna 4 reti anche coi bergamaschi, e una volta terminato il campionato rimane svincolato.
Nell'agosto 2016 viene acquistato dal Cagliari[69] con cui firma un contratto annuale - con 50.000 euro di bonus per ogni gol segnato - più un altro anno aggiuntivo in caso di salvezza.[70] All’esordio segna 4 gol alla S.P.A.L. in Coppa Italia.[71] Grazie a tale quaterna risulterà il cannoniere del torneo, alla pari del genoano Pandev e dello juventino Dybala.[72] Il 23 aprile 2017 segna contro l'Udinese (poi vincitore per 2-1) la ventesima rete stagionale[73], battendo il suo primato personale di 19 centri stabilito col Grifone nel 2008.[74]
Dopo una sola stagione in Sardegna, si trasferisce alla neopromossa SPAL.[75][76] Il 27 agosto 2017, andando ancora a segno contro i friulani[77], eguaglia il record di Nicola Amoruso avendo segnato in massima serie per 12 squadre diverse.[78] Sarà l’unico gol segnato in 15 apparizioni in maglia spallina; il 23 luglio 2018 viene annunciata la rescissione consensuale del contratto.[79]
Il 30 agosto 2018 viene ingaggiato dall'UD Ibiza, club militante nella Segunda División B spagnola.[80] Il 16 settembre seguente debutta nelle gare ufficiali, nel match perso contro il Badajoz. Il 30 gennaio 2019 annuncia, tramite il proprio profilo Instagram, di aver rescisso consensualmente il contratto con il club,[81] concludendo l’esperienza spagnola con sole 7 presenze e nessuna rete a referto e annuncia il ritiro dal calcio giocato.[82]
^abcd Andrea Masala e Nicola Cecere, Martins strega anche Cuper: di corsa, in La Gazzetta dello Sport, 23 luglio 2002.
^Playoff C2: Triestina sale in C1, su quotidianonet.ilsole24ore.com, 17 giugno 2001. URL consultato il 1º dicembre 2022 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).
^Triestina: Berti vuole chiarezza, in La Gazzetta dello Sport, 26 giugno 2001.
^Milan, ecco Seedorf, in La Gazzetta dello Sport, 10 giugno 2002.
^Il Treviso prende Florean e pensa a Donadoni, in La Gazzetta dello Sport, 20 giugno 2002.
^ Andrea Schianchi, Borriello, un ragazzo goleador. "Qui tutti i grandi mi aiutano", in La Gazzetta dello Sport, 30 giugno 2002.
^Comunicato ufficiale n. 245 (PDF), su legaseriea.it, Lega Nazionale Professionisti Serie A, 27 febbraio 2007. URL consultato il 20 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2020).
^ Mauro Casaccia, Borriello c'è, Maggio in corsa, su ilsecoloxix.it, 20 maggio 2008. URL consultato il 6 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2018).
^Milan ok, Borriello bomber ritrovato, su lastampa.it, 1º novembre 2009. URL consultato il 1º novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2009).
^ Roberta Radaelli, Borriello come l'Araba Fenice, su it.archive.uefa.com, 26 novembre 2009. URL consultato il 1º dicembre 2022 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).
^Year book rossonero, su acmilan.com, 17 maggio 2010. URL consultato il 17 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2010).
^Borriello in prestito alla Juve, su juventus.com, 3 gennaio 2012. URL consultato il 3 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013).
^ Mauro Casaccia, Genoa, Borriello due gol e una conferma, su ilsecoloxix.it, 7 gennaio 2013. URL consultato l'8 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2013).
^Genoa-Pescara 4-1, su ilsecoloxix.it, 5 maggio 2013. URL consultato l'8 maggio 2013 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2013).
^(EN) Borriello signs, su whufc.com, 25 gennaio 2014. URL consultato il 25 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2014).
^Marco Borriello (PDF), su asroma.it, Associazione Sportiva Roma, 25 gennaio 2014. URL consultato il 26 gennaio 2014.
^Borriello è un giocatore del Genoa, su genoacfc.it, 2 febbraio 2015. URL consultato il 2 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2015).
^(ES) COMUNICADO OFICIAL: MARCO BORRIELLO, su ibizaud.com, 30 agosto 2018. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2018).