Marcelo Angiolo Melani
Marcelo Angiolo Melani (Firenze, 15 settembre 1938 – Pucallpa, 14 aprile 2021) è stato un vescovo cattolico e missionario italiano. BiografiaMarcelo Angiolo Melani nacque a Firenze il 15 settembre 1938.[1][2] Formazione e ministero sacerdotaleNel 1961 si laureò in giurisprudenza all'Università degli Studi di Torino.[2] A 23 anni entrò nella Società salesiana di San Giovanni Bosco e il 16 agosto 1962 emise la prima professione.[1][2] Il 21 marzo 1970 fu ordinato presbitero a Torino dal cardinale Michele Pellegrino.[1][2] Nel 1971 venne inviato come missionario nella parte argentina della Patagonia.[2] Trascorse i primi mesi nella scuola "Don Bosco" di Bahía Blanca.[1] In seguito fu parroco di Esquel, nella diocesi di Comodoro Rivadavia, dal 1971 al 1974; direttore della scuola "San Luigi Gonzaga" nella stessa località dal 1974 al 1981; direttore della Casa "La Piedad" di Bahía Blanca dal 1981 al 1985; parroco della parrocchia di San Giovanni Bosco nella stessa città dal 1981 al 1988; consigliere provinciale dell'ispettoria salesiana di San Francesco Saverio di Bahía Blanca dal 1981 al 1990; direttore della missione salesiana di Junín de los Andes dal 1989 al 1990 e direttore della comunità salesiana di Bariloche, nella diocesi di Viedma, dal 1991 al 1993.[1][2] Ministero episcopaleIl 22 luglio 1993 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo coadiutore di Viedma.[1][2] Ricevette l'ordinazione episcopale il 18 settembre successivo nel ginnasio municipale di Viedma dal vescovo di Viedma Miguel Esteban Hesayne, co-consacranti l'arcivescovo emerito di Bahía Blanca Jorge Mayer e il vescovo di Neuquén Agustín Roberto Radrizzani. Il 28 giugno 1995 succedette alla medesima sede.[1][2] Il 9 gennaio 2002 lo stesso pontefice lo nominò vescovo di Neuquén.[1][2] Prese possesso della diocesi il 6 aprile successivo.[1] Continuò a reggere la diocesi di Viedma come amministratore apostolico fino al 30 dello stesso mese. Nel febbraio del 2002 e nel marzo del 2009 compì la visita ad limina. In seno alla Conferenza episcopale argentina fu membro della commissione per la pastorale aborigena e della commissione per le migrazioni.[1] L'8 novembre 2011 papa Benedetto XVI accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi.[1][3] Successivamente si trasferì nella comunità missionaria salesiana di Zapala e venne nominato amministratore parrocchiale della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù.[1] In seguito fu assegnato alla comunità salesiana di Junín de los Andes.[1] All'età di 81 anni seguì un corso di missiologia a Roma e nell'ambito delle celebrazione del 150º anniversario della spedizione missionaria salesiana chiese al rettor maggiore Ángel Fernández Artime di partire come missionario.[4][5][6][7] Nel dicembre del 2019 partì come missionario ad vitam e l'8 dello stesso mese giunse nel vicariato apostolico di Pucallpa nell'Amazzonia peruviana.[1] Entrò a far parte della comunità salesiana che accompagna la cattedrale dell'Immacolata Concezione, la scuola "Don Bosco" e altre due parrocchie del vicariato.[1] Ricoverato in un ospedale di Pucallpa dalla fine del mese di marzo per COVID-19, morì il 14 aprile 2021 all'età di 82 anni per complicazioni della malattia.[8][9][10][11][12][13] Due messe di esequie furono celebrate a Pucallpa il giorno successivo. La prima venne presieduta da padre Humberto Chávez, vicario dei salesiani in Perù,[14] mentre la seconda venne presieduta da monsignor Augusto Martín Quijano Rodríguez, vicario apostolico di Pucallpa.[15] Come da sua volontà, fu sepolto in Perù. Genealogia episcopale e successione apostolicaLa genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Note
Collegamenti esterni
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