3 Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, Riva Caccia 1
Il MASILugano– Museo d'arte della Svizzera italiana, noto anche come MASI – è un museo d'arte con sede nel centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura e a Palazzo Reali a Lugano in Canton Ticino. Il museo è stato fondato nel 2015[1] ed è nato dall'unione tra il Museo Cantonale d'Arte e il Museo d'Arte della Città di Lugano. Il museo collabora con la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati e fa parte della selezione "Art Museums of Switzerland".
Storia
Il MASI nasce nel 2015 dall'unione tra il Museo Cantonale d'Arte e il Museo d'Arte della Città di Lugano[2].
Museo Cantonale d'Arte
Il Museo Cantonale d'Arte (MCA) nasce nel 1987 con sede a Palazzo Reali in via Canova a Lugano. L'idea del museo era in realtà già stata proposta nel 1892 dalla Commissione direttrice della Società Ticinese di Belle Arti che voleva si creasse un museo nella chiesa di Santa Maria degli Angioli di Lugano; la proposta non era però stata realizzata anche se era stata sostenuta dagli architetti Antonio Battaglini e dall’architetto Guidini[3]. Nel 1942 Pietro Chiesa scrive a sostegno della nascita di un museo unico per l'intero cantone[4]:
«E se la Svizzera italiana non avrà il proprio Museo d'arte dovrà rassegnarsi ad un'esistenza intellettuale monca e ad una troppo evidente inferiorità rispetto alla Svizzera tedesca e francese, che posseggono a Basilea, Zurigo, Winterthur, Ginevra, Losanna, Neuchâtel (per dire solo delle più importanti), collezioni perfettamente organizzate, che documentano ad esuberanza e mettono in valore la loro attività artistica.»
Il 20 febbraio 1953 veniva dichiarata la necessità di costruire un museo d'arte in occasione del 150º anniversario dell'indipendenza cantonale; il 23 aprile 1956 viene approvata dal Gran Consiglio la donazione al Cantone di Palazzo Reali; nel febbraio 1979 viene pubblicato il Decreto legislativo per la ristrutturazione del palazzo che aprirà nel 1987[5]. Il mandato istituzionale era sancito nel regolamento del 22 marzo 1989:
«Art. 2 Il Museo ha il compito di promuovere e animare la vita culturale del Cantone nel settore delle arti figurative attraverso:
a) l'acquisizione, la conservazione e l'esposizione al pubblico di opere con particolare attenzione al patrimonio artistico cantonale;
b) l'organizzazione di manifestazioni culturali (esposizioni temporanee, conferenze, ecc.) e la partecipazione a iniziative promosse da terzi;
c) la sorveglianza e la conservazione delle opere di proprietà del Cantone;
d) la collaborazione con le scuole, gli enti, le associazioni e le persone che operano nel settore delle arti figurative con scopi di interesse pubblico.»
Dalla sua nascita nel 1987 al 2015 il museo promuove un totale di 110 mostre (40% delle quali dedicate ad artisti ticinesi); accoglie circa 525'000 visitatori, organizza oltre 200 conferenze e convegni; pubblica 63 cataloghi e svolge più di cento visite guidate all'anno[5].
La sede espositiva di Palazzo Reali viene chiusa nel 2016 in vista dell'apertura al MASI e per la ristrutturazione della sede.
Museo d'Arte della Città di Lugano
Il Museo d'Arte della Città di Lugano (Md'A di Lugano) nasce nel 1992 a Villa Malpensata prima con il nome di Museo d’Arte Moderna e a partire dal 2008 con il nome di Museo d’Arte. Il museo prende avvio nel 1893 con la donazione di Antonio Caccia alla Città di Lugano della sua collezione di oggetti d'arte e di Villa Malpensata, con la volontà che questa diventi sede di un museo. Nel 1912 viene realizzata una prima esposizione a Villa Malpensata. Nel 1933 viene aperta a Villa Ciani il Museo Civico di Belle Arti-Fondazione Caccia. Nel 1968 la città di Lugano crea il Dicastero Musei e Cultura con il compito di creare e produrre eventi culturali e artistici. Nel 1973 si conclude il restauro di Villa Mapensata che diventa sede delle esposizioni della città di Lugano. Il museo non ha un vero e proprio regolamento ma nei documenti si definisce la missione[5]:
«Nell'assolvere alla propria funzione di promuovere e favorire la conoscenza dell'arte visiva sia in relazione al proprio patrimonio artistico, sia rispetto alle esperienze che dalla modernità si vengono via via manifestando nella contemporaneità, il Museo d'Arte progetta e realizza iniziative espositive scientifiche sui maggiori movimenti e protagonisti della scena dell'arte del nostro tempo, con aperture all'attualità e ai suoi fenomeni più interessanti.»
Il museo assume progressivamente rilevanza internazionale specialmente dopo aver dovuto compensare la cessazione delle attività della Pinacoteca Von Thyssen all'inizio degli anni Novanta[5].
Dal 1974 al 1992 Villa Malpensata ospita 20 espoizioni; successivamente vengono organizzata una media di 2,5 esposizioni all'anno producendo 80 esposizioni tra il 1992 e il 2015 nelle sedi di Villa Ciani e Villa Mapensata; sono prodotte 58 pubblicazioni e l'istituzione ha una biblioteca di 6'500 volumi. I visitatori dal 1990 al 1999 sono complessivamente 547'558; dal 2000 al 2013 sono 602'560 per un totale complessivo di 1'150'118[6].
L'attività del Museo d’Arte cessa nel 2014 in vista dell'apertura del MASI.
Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
Nel 2012 viene inaugurato uno spazio dedicato alla Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, le cui opere sono anche a disposizione del Museo d’Arte e del Museo Cantonale d’Arte per esposizioni e prestiti.
Unione tra Museo Cantonale d'Arte e Museo d'Arte della Città di Lugano
Nel 2005 si avviano i primi incontri per progettare l'unione tra il Museo Cantonale d'Arte e Museo d'Arte della Città di Lugano e nel 2006 viene organizzato su questo tema il convegno “Politiche culturali e musei oggi: modelli e prospettive”[7].
Nel 2010 viene firmata una collaborazione tra il Cantone Ticino e la città di Lugano per creare sinergie tra il Museo Cantonale d’Arte e il Polo culturale di Lugano nella prospettiva della creazione del centro culturale LAC. A partire dal 2012 i due musei iniziano a operare sotto una direzione congiunta[8]. Il 9 novembre 2015 viene creata la Fondazione Museo d'arte della Svizzera Italiana che ha il compito di gestire il MASI; la fondazione è diretta da un Consiglio di Fondazione[9]. Secondo il messaggio municipale della città di Lugano e il messaggio del Consiglio di Stato verso il Gran Consiglio, l'unione dei musei concede "maggiore agilità e maggiore impatto alla programmazione espositiva dei due istituti", rinforzando quindi la missione delle due istituzioni museali che è quella di "valorizzazione dell'identità storica e culturale del territorio, mantenendo nel contempo un livello internazionale delle esposizioni temporanee"[5].
Nascita del MASI Museo d’arte della Svizzera italiana
Il MASI Museo d’arte della Svizzera italiana viene inaugurato al LAC nel 2015. Come dichiarato nel Secondo il messaggio municipale della città di Lugano e il messaggio del Consiglio di Stato verso il Gran Consiglio[5]:
«LAC Lugano Arte e Cultura nasce con lo scopo di valorizzare l'offerta culturale e artistica della città e della regione. Con l'intento di farne il perno del più ampio Polo Culturale, progetto di sviluppo culturale e sociale, e dotare finalmente la Città e la regione di strutture adeguate e al passo con i tempi. La costruzione dell'edificio, che include oltre agli estesi spazi espositivi anche altri spazi destinati ad accogliere iniziative culturali, è un progetto che ha richiesto ambizione e lungimiranza. I costi notevoli e le dimensioni altrettanto rilevanti del nuovo centro ne hanno fatto una sfida dapprima politica, poi architettonica e infine gestionale di dimensioni inusuali per la nostra realtà territoriale.»
La creazione del MASI Museo d’arte della Svizzera italiana con la fusione dei precedenti musei nasce esplicitamente per il LAC[5].
«La confluenza delle due realtà museali esistenti in un unico soggetto giuridico è stata pensata e viene proposta in questo Messaggio per garantire contenuti artistici che possano degnamente utilizzare e valorizzare gli ampi spazi espositivi con mostre ed eventi di livello e di richiamo nazionale e internazionale.»
Nel 2019 viene riaperta la sede di Palazzo Reali dopo la ristrutturazione. Il MASI entra a far parte degli "Art Museums of Switzerland", i musei selezionati da Svizzera Turismo[10].
Descrizione
Obiettivi e linee espositive del Museo d'Arte della Svizzera italiana sono indicate nel 2015 nel messaggio municipale della città di Lugano e il messaggio del Consiglio di Stato verso il Gran Consiglio[5]:
«Il Museo al LAC focalizzerà il suo interesse soprattutto sull'arte del Novecento e
contemporanea, nelle diverse forme e tecniche espressive, dedicando attenzione sia agli artisti giovani ed emergenti, sia a quelli già storicizzati, ai temi attuali e futuri delle arti e della società, proponendo esposizioni interdisciplinari in collaborazione con il settore del teatro e della musica.»
I valori del museo sono quelli del LAC:
«1. Cultura come bene comune. Il Museo considera il patrimonio artistico come un bene comune e collettivo e opera per garantirne la piena fruibilità ed accessibilità.
2. Impegno sul territorio. Il Museo s'impegna responsabilmente per contribuire alla crescita culturale ed economica della società.
3. Funzione pubblica. Il Museo orienta la propria azione verso una gestione delle risorse efficace, efficiente ed eticamente orientata, conscio dei significati che appartengono alla funzione pubblica.
4. Qualità, creatività e innovazione. Il Museo persegue la qualità senza compromessi e incentiva la creatività e l'innovazione con attenzione alle nuove generazioni.»
Il MASI è uno dei musei svizzeri sostenuti dall’Ufficio federale della cultura ed è anche uno degli "Art Museums of Switzerland", il gruppo di musei selezionati da Svizzera Turismo per promuovere l’immagine culturale del Paese in tutto il mondo.
Organizzazione
La conduzione del MASI è affidata dal Cantone Ticino e dalla Città di Lugano alla Fondazione Museo d'arte della Svizzera Italiana creata nel 2015 e di cui cantone e città sono i fondatori[9]. La fondazione ha come obiettivi[5]
la valorizzazione e lo studio del patrimonio artistico del Cantone Ticino e il sostegno della produzione artistica locale di qualità;
la conservazione e lo studio delle opere d'arte in gestione alla Fondazione;
l'acquisizione di opere d'arte da destinare alle collezioni degli enti fondatori;
l'esposizione al pubblico di opere d'arte di interesse locale, nazionale e internazionale;
l'organizzazione di manifestazioni culturali (esposizioni temporanee, conferenze ecc.) e la partecipazione ad iniziative promosse da terzi;
la collaborazione con le scuole, gli enti, le associazioni e le persone che operano nel settore delle arti figurative e visive con scopi di interesse pubblico.
La fondazione è diretta da un Consiglio di Fondazione all'interno del quale vi sono i rappresentanti due rappresentanti di Cantone Ticino e Città di Lugano, il presidente della Commissione scientifica del MASI Lugano, rappresentante dell'Associazione dei Musei Svizzeri, collezionisti privati, esperti e un rappresentante dell’associazione ProMuseo.
Presidente del Consiglio di fondazione
Periodo
Carmen Giménez
La fondazione ha come
La città di Lugano e il Cantone Ticino hanno il ruolo di mandanti istituzionali; collezioni e immobile rimangono di proprietà dei rispettivi fondatori.
Il museo è dotato di una Commissione scientifica e la direzione operativa ha un unico direttore.
Il museo è sostenuto da ProMuseo (Associazione Amici Sostenitori del Museo d’arte della Svizzera italiana), un'associazione già creata nel 1993. L'associazione contribuisce anche all'acquisto di opere[13].
Edifici
MASILugano consta di due sedi, il centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura e Palazzo Reali. Inoltre il museo collabora con la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati che ha sede in via Riva Caccia 1, in uno spazio adiacente al centro culturale LAC.
La sede espositiva LAC[14], realizzata secondo il piano sviluppato dall'architetto svizzero Ivano Gianola, è distribuita su tre livelli con una superficie espositiva di circa 2500 metri quadrati, 650 dei quali interrati; un piano è dedicato alla collezione permanente, mentre i due restanti sono dedicati a mostre temporanee volte ad approfondire l'arte moderna e la ricerca contemporanea.
La sede LAC ospita inoltre una sala concertistica e teatrale da mille posti.
La sede di Palazzo Reali, inaugurata nel 1987 e ristrutturata nel 2019[15], è un edificio storico situato nel centro di Lugano che si sviluppa su tre piani per una superficie complessiva di 900 metri quadrati. Palazzo Reali è la storica sede del Museo Cantonale d'Arte. La sede viene ristrutturata dal 2016 e riapre nel 2019[16]. In questa sede sono collocati gli uffici del personale del museo, un atelier creativo, un laboratorio di restauro e una biblioteca[17].
La collezione del MASI copre un periodo temporale che va dalla fine del Quattrocento all'arte contemporanea, con particolare attenzione al panorama svizzero e italiano dei secoli '800 e '900. La collezione è costituita dalla Collezione dello Stato del Cantone Ticino, dalla Collezione della Città di Lugano e dalla Collezione Giancarlo e Danna Olgiati. Le opere in dotazione al museo sono circa 14’000[21].
La Collezione dello Stato del Cantone Ticino è costituita da 2'936 opere del Museo Cantonale d'Arte e 1'978 opere distribuita in varie sedi e negli uffici e locali dell'amministrazione cantonale[5].
La collezione della Città di Lugano si compone di circa 8'000 opere, acquisti effettuati dal Museo d'Arte di Lugano (ai quali era preposta la Commissione della Fondazione Caccia), donazioni e comodati (Antonio Caccia, Gottfried Keller, eredi Chiattone, Millich Fassbind, Aligi Sassu e Helenita Olivares; Wilhelm Schmid...), per un valore di circa 70 milioni di franchi[5].
La Collezione Giancarlo e Danna Olgiati[22] è costituita da circa 200 opere dal primo Novecento al presente con particolare attenzione all’arte italiana e al Nouveau Réalisme. La collezione è oggetto ogni anno nuovi allestimenti all'anno ed è presentata attraverso esposizioni temporanee che approfondiscono l'opera di specifici artisti. La collezione è in usufrutto alla Città di Lugano dal 2012 e nel 2018 sono state donate al MASI 76 opere[23].
Sculture monumentali della collezione, città di Lugano
31
nn
nn
Opere conservate e restaurate per permanente a Villa Ciani
25
Esposizioni
L'attività del MASI si concentra sulle esposizioni ed include grandi esposizioni monografiche, collettive tematiche, panoramiche storiche, mostre di giovani artisti e approfondimenti basti sulle opere della collezione. Come definito nel messaggio municipale della città di Lugano e il messaggio del Consiglio di Stato verso il Gran Consiglio del 2015:
«Obiettivo primario per il Museo è un suo specifico posizionamento attraverso mostre monografiche e tematiche di qualità e richiamo, affiancate da altre di dimensioni più contenute che contribuiranno ad animare e vivacizzare l'Istituto lungo tutto l'arco dell'anno, anche grazie alle molteplici iniziative legate alla mediazione culturale (visite guidate, conferenze, simposi, serate tematiche, ecc.).»
Le esposizioni sono correlate da pubblicazioni e cataloghi.
Esposizioni al LAC
Il MASI presenta circa 4 esposizioni all'anno presso il LAC. La sede del LAC è pensata per esposizioni focalizzati sull’arte del XX e XXI secolo, a partire dalle avanguardie fino all'arte contemporanea[31]. Nella pianificazione del 2015 il LAC ospita le esposizioni più impegnative dal punto di vista logistico e finanziario e sono definite specifiche linee espositive:
Collezioni. Uno spazio permanente del LAC dedicato alle collezioni di Cantone e Città. L'allestimento non è fisso ma con variazioni; all'interno di questo spazio sono inoltre presentate le nuove acquisizioni.
Mostre temporanee
mostre tematiche
esposizioni monografiche dedicate a maestri del XX secolo
esposizioni monografiche dedicate a protagonisti dell'arte contemporanea
Dirk Snauwaert e Charlotte Friling, presentazione al MASI Lugano a cura di Francesca Benini in collaborazione con Maria Gilissen Broodthaers, Marie-Puck Broodthaers e Succession Marcel Broodthaers. In collaborazione con WIELS, Bruxelles
Martin Gasser e Sylvie Henguely. In collaborazione con Fotostiftung Schweiz, Winterthur e Photo Elysée, Losanna,
03.04–03.07.2022
Albert Oehlen – “grandi quadri miei con piccoli quadri di altri”[35]
Richard Artschwager, Hans Bellmer, Peter Brüning, Gernot Bubenik, Gino de Dominicis, Willem de Kooning, Michaela Eichwald, Bruno Goller, John Graham, Duane Hanson, Jever, Hans Josephsohn, Martha Jungwirth, Mike Kelley, Konrad Klapheck, Ferdinand Kriwet, Eugène Leroy, Richard Lindner, Paul McCarthy, Birgit Megerle, Malcolm Morley, Albert Oehlen, Markus Oehlen, Ed Paschke, Joyce Pensato, Richard Phillips, Christina Ramberg, Daniel Richter, Matthias Schaufler, Julian Schnabel, Hans Schweizer, Rebecca Warren, Franz West, Karl Wirsum
Sentimento e osservazione Arte in Ticino 1850-1950. Le collezioni del MASI. Collezione permanente[37]
Cuno Amiet, Pietro Anastasio, Albert Anker, Edoardo Berta, Umberto Boccioni, Costante Borsari, Eugène Boudin/ Alexandre Calame, Paul Camenisch, Carlo Carrà, Gustave Eugène Castan, Luigi Chialiva, Adolf Dietrich, Leonardo Dudreville, Conrad Felixmüller, Leonor Fini, Filippo Franzoni, Achille Funi, Augusto Giacometti, Giovanni Giacometti, Ferdinand Hodler, Karl Hofer, Moïse Kisling, Emilio Longoni, Claude Monet, Luigi Monteverde, Albert Müller, Cherubino Patà, Camille Pissarro, Anita Rée, Hans Richter, Christian Rohlfs, Luigi Rossi, Henri Rousseau, Alberto Salvioni, Hermann Scherer, Wilhelm Schmid, Richard Seewald, Mario Sironi, Adolf Stäbli, Niklaus Stoecklin, Félix Vallotton, Marianne von Werefkin, Robert Zünd
09.05.2021–31.12.2023
Capolavori della Fotografia Moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York[38]
Tra i quali André Kertész, Germaine Krull, Franz Roh, Willi Ruge, Maurice Tabard, Umbo e Edward Weston
In collaborazione con Foundation for the Exhibition of Photography
8.09.2019-23.02.2020
Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini[47]
Giovanni Segantini, Giovanni Battista Innocente Colomba, Joseph Mallord William Turner, John Constable, Alexandre Calame, Gustave Eugène Castan, Karl Heilmayer, Ferdinand Hodler, Filippo Franzoni, Giovanni Segantini, Luigi Rossi, Roberto Donetta, Edoardo Berta, Giovanni Giacometti, Gioachimo Galbusera, Umberto Boccioni, Leonardo Dudreville, Giuseppe Foglia, Giovanni Bianconi, Luigi Taddei, Balthasar Burkhard, Matthias Brunner, Not Vital, Monica Studer, Christoph van den Berg, Anders Guggisberg, Andreas Lutz, Silvano Repetto
Otto Hans Abt, Hans Arp, Karl Ballmer, Walter Bodmer, Serge Brignoni, Hans Erni, Alberto Giacometti, Henriette Grindat, Paul Klee, Le Corbusier, Leo Leuppi, Ernst Maass, Walter Johann Moeschlin, Max von Moos, Meret Elisabeth Oppenheim, Ricco (Erich Wassmer), Werner Schaad, Hans Rudolf Schiess, Sonja Sekula, Kurt Seligmann, Anita Spinelli, André Thomkins, Otto Tschumi, Jean-Pierre Viollier, Gérard Vulliamy, Walter Kurt Wiemken
Progetto al MASI a cura di Tobia Bezzola, direttore e Francesca Benini, MASI, collaboratrice scientifica. Progetto all’Aargauer Kunsthaus a cura di Peter Fischer, storico dell’arte e Julia Schallberger, Aargauer Kunsthaus, collaboratrice scientifica. In collaborazione con Aargauer Kunsthaus di Aarau
10.02–16.06.2019
Vera Trachsel. Sempatap – Premio Manor Ticino 2018[51]
12.09.2015–10.01.2016. Mostra inaugurale del MASI al LAC.
Nel 2021 è stata realizzata l'esposizione esclusivamente online Silvano Repetto. Proiezioni inutili (30.01–28.02.2021)[73].
Esposizioni a Palazzo Reali
La sede di Palazzo Reali si concentra sulla storia dell’arte del territorio e sulla valorizzazione di nuclei specifici delle collezioni[31].
Lo spazio di Palazzo Reali ha interrotto la sua programmazione dal 2016 a fine 2019. Lo spazio ospita le personale dei vincitori dei premi Premio Culturale Manor Ticino e Bally Artist Award.
Esposizioni a Palazzo Reali
Titolo
Artisti
Curatela
Data
Lucas Herzig e spesso intendo sempre. Premio Culturale Manor Ticino 2022[74]
Umberto Boccioni, Carlo Bossoli, Alexandre Calame, Filippo Carcano, Luigi Conconi, Joos de Momper, Aldo Feragutti Visconti, Filippo Franzoni, Gioachimo Galbusera, Karl Heilmayer, Maestro di Lonigo, Georges Michel, Pier Francesco Mola, Marco Palmezzano, Giuseppe Antonio Petrini,Ambrogio Preda, Giovanni Pietro Rizzoli, detto Giampietrino, Tommaso Rodari, Luigi Rossi, Mariano d’Agnolo Romanelli, Salomon van Ruysdael, Seguace di Carlo Crivelli, Giovanni Serodine, Cesare Tallone, Paolo Troubetzkoy
11.09.2022–31.12.2023
Dominique Koch. Moving Knots Across Strings. Bally Artist Award 2022[76]
Dominique Koch
10.09–02.10.2022
Una raccolta d’arte moderna italiana. Carrà, Campigli, Manzù, Rosai, Scipione, Sironi[77]
Lara Dâmaso, Adji Dieye, Samuel Haitz, Roman Selim Khereddine, Anita Mucolli, Angeles Rodrigues, Riccardo Sala, Sina Schöpf, Marco Simao, Ştefan Tănase, Kelly Tissot e Romane de Watteville. La giuria e l’organizzazione di Plattform21 è composta da: Marlene Bürgi, Martin Genton, Julie Marmet, Giada Olivotto, Noemi Pfister e Colin Raynal
Istituito da Charlotte Matter, Andreas Mattle e Reto Thüring
22.08–05.09.2021
Salvatore Vitale. Displaying Security. Premio Artista Bally dell’Anno 2020[81]
Jean Arp, Edoardo Berta, Filippo Boldini, Paul Camenisch, Carlo Carrà, Felice Casorati, Antonio Chiattone, Antonio Ciseri, Carlo Crivelli, Lux Feininger, Conrad Felixmüller, Adolfo Feragutti Visconti, Achille Funi, Fritz Glarner, Florence Henri, Ferdinand Hodler, Angelika Kauffmann, Maestro di Lonigo, Carlo Agostino Meletta, Francesco Messina, Pier Francesco Mola, Werner Neuhaus, Amédée Ozenfrant, Marco Palmezzano, Giuseppe Antonio Petrini, Gaetano Previati, Hans Richter, Antonio Rinaldi, Giovanni Pietro Rizzoli, Tommaso Rodari, Niele Toroni, Christian Rohlfs, Mariano d’Agnolo Romanelli, Luigi Rossi, Xanti Schawinsky, Hermann Scherer, Wilhelm Schmid, Marco Scorti, Giovanni Serodine, Mario Sironi, Massimo Stanzione, Sophie Taeuber-Arp, Luigi Vassalli, Vincenzo Vela
Antonia Nessi e Cristina Sonderegger. In collaborazione con il Musée d’Art et d’Histoire di Neuchâtel
16.05–02.08.2015
Esposizioni della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
Anche la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati è oggetto di esposizioni che hanno sede in Riva Caccia 1, un edificio di fianco al LAC. La collezione è stata oggetto dell'esposizione Noi e il MASI. Donazione Giancarlo e Danna Olgiati organizzata all'interno del LAC nel 2018 (22.04–29.07.2018)[55].
Stefano Arienti, Francesco Arena, Gabriele Basilico, Irma Blank, Huma Bhabha, Piero Dorazio, Jimmie Durham, Natalia Goncharova, Wade Guyton, Mona Hatoum, Luisa Lambri, Francesco Lo Savio, Filippo Tommaso Marinetti, Fausto Melotti, Ana Mendieta, Zoran Mušič, Shirin Neshat, Henrik Olesen, Gabriel Orozco, Damian Ortega, Alessandro Piangiamore, Nathlie Provosty, Gerhard Richter, Pietro Roccasalva, Remo Salvadori, Rudolf Stingel, Niele Toroni, Andro Wekua, Franz West
Carla Accardi, Giovanni Anselmo, Arman, Tauba Auerbach, Giacomo Balla, Rosa Barba, Irma Blank, Alighiero Boetti, Carol Bove/ Sophie Calle, Pier Paolo Calzolari, Christo, Ettore Colla, Gino De Dominicis, Fortunato Depero, Piero Dorazio, Jimmie Durham, Luciano Fabro, Lucio Fontana, Marco Gastini, Anthony Gormley, Mark Grotjahn, Wade Guyton, Guyton-Walker, Anish Kapoor,Anselm Kiefer, Jannis Kounellis, Yves Klein, Alberto Magnelli, Piero Manzoni, Conrad Marca Relli, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Enrico Prampolini, Seth Price, R.H. Quaytman, Walid Raad, Pietro Roccasalva, Tim Rollins and K.O.S., Pamela Rosenkranz, Sterling Ruby, Salvatore Scarpitta, Mario Schifano, Markus Schinwald, Rudolf Stingel, Jan Schoonhoven, Wolfgang Tillmans, Giulio Turcato, Günther Uecker, Emilio Vedova, Francesco Vezzoli, Not Vital, Danh Vo, Kelley Walker, Paloma Varga Weisz, Christopher Wool, Gilberto Zorio
18.03–27.05.2018
Livio Bernasconi / Carol Bove. Two Swiss American Artists[104]
Livio Bernasconi e Carol Bove
Danna Olgiati. Organizzazione Bettina Della Casa, MASI Lugano
Nella sua costituzione nel 2015, l'obiettivo di pubblico del MASI è di 80'000 visitatori. La stima si basa su un confronto e un posizionamento del museo rispetto ad altri musei svizzeri, analizzati in base alle statistiche del 2012[109] che ne indicano visitatori e budget. Rispetto a visitatori e budget il MASI "risulterà quindi essere una realtà analoga al Kunstmuseum di Berna" (8,3 milioni di budget, 85'000 visitatori)[5]. Il MASI viene inoltre confrontato con la Fondation Bayeler (20 milioni, 400'000 visitatori), Fondation Gianadda, Kunsthaus Zürich (19,3 milioni, 300'000 visitatori), Kunstmuseum Basel, Zentrum Paul Klee, Musée d'art e d'histoire Genève, Museum Tinguely e Kunstmuseum Winterthu (3 milioni di budget, 20'000 visitatori). Il museo nasce con l'obiettivo di coinvolgere il pubblico locale, rafforzando al contempo la sua attrattiva sul piano nazionale e internazionale.
Numero complessivo di beneficiari di attività di mediazione culturale e visite guidate
33'700
9'462
24'600
12'030
3'700
6'778
Scuole ospitate
225
274
636
320
95
227
Partecipanti coinvolti attraverso le scuole
4'600
14'600
6'236
1'650
4'208
Gruppi
470
54
63
22
18
Partecipanti per attività legate all'accessibilità
500
700
220
246
Attività LACedu per singoli visitatori
92
nn
nn
nn
nn
Finanziamenti e spese
Le risorse del MASI sono costituite dai contributi degli enti fondatori regolati da specifiche convenzioni (Catone Ticino e Città di Lugano) e da introiti derivati da sponsorizzazioni, donazioni, contributi di fondazioni, associazioni e privati e vendita di biglietti, cataloghi e merchandising[5]. La proprietà di immobili e infrastrutture è a disposizione a titolo gratuito da parte della città di Lugano[112].
^Gazzetta Ticinese, 17.8.1892 e 21.9.1892 citata dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport DECS nel comunicato relativo al Museo d'arte della Svizzera italiana, Lugano.
^Pietro Chiesa, “Avrà l'arte della Svizzera italiana il proprio Museo?”, in Svizzera italiana, 1942, n. 8/9. Citato nel Messaggio Municipale della città di Lugano n. 9136 Concernente la creazione della Fondazione Museo d'Arte della Svizzera italiana, Lugano in collaborazione con il Cantone Ticino e il trasferimento alla Fondazione della gestione del Museo d'Arte di Lugano, 9 febbraio 2015 https://www3.ti.ch/DECS/cartellastampa/pdf-cartella-stampa-357167896100.pdf.
^abcdefghijklmMessaggio Municipale della città di Lugano n. 9136 Concernente la creazione della Fondazione Museo d'Arte della Svizzera italiana, Lugano in collaborazione con il Cantone Ticino e il trasferimento alla Fondazione della gestione del Museo d'Arte di Lugano, 9 febbraio 2015 https://www3.ti.ch/DECS/cartellastampa/pdf-cartella-stampa-357167896100.pdf.
^Ufficio statistiche Bellinzona e dati Dicastero Attività Culturali Lugano citato nel Messaggio Municipale della città di Lugano n. 9136 Concernente la creazione della Fondazione Museo d'Arte della Svizzera italiana, Lugano in collaborazione con il Cantone Ticino e il trasferimento alla Fondazione della gestione del Museo d'Arte di Lugano, 9 febbraio 2015 https://www3.ti.ch/DECS/cartellastampa/pdf-cartella-stampa-357167896100.pdf
^“Politiche culturali e musei oggi: modelli e prospettive”, atti del convegno di Lugano 10-11 febbraio 2006, Quaderni del “Bollettino Storico della Svizzera italiana”, n. 5.
^abIl primo consiglio della Fondazione Museo d’arte della Svizzera italiana è composto nel 2015 da Manuele Bertoli, direttore del Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport, Cantone Ticino; Giovanna Masoni Brenni, capodicastero Cultura, Città di Lugano; Lorenzo Sganzini, direttore del Dicastero Attività Culturali, Città di Lugano; Sandro Rusconi, direttore della Divisione della Cultura e degli Studi Universitari, Cantone Ticino; Gianna Mina, presidente della Commissione scientifica del MASI Lugano e dell’Associazione dei Musei Svizzeri; Carmen Giménez, storica dell’arte e curatrice; Giancarlo Olgiati, avvocato e collezionista; Henry Peter, avvocato; Rita Colombo, rappresentante dell’associazione ProMuseo (Comunicato stampa del MASILugano, 11/11/2015 "Si è costituita la Fondazione Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano").
^MASI parte degli "Art Museums of Switzerland" sul sito del museo https://www.masilugano.ch/it/493/la-fondazione e presentazione del MASI nel network degli "Art Museums o Switzerland" sul sito di myswitzerland.
^Dal 2000 direttore Museo Cantonale d'arte, dal 2010 direttore del Museo d’arte di Lugano, poi confluiti nel MASI dal 2015. Biografia di Marco Franciolli sul sito di Möbius https://www.moebiuslugano.ch/Marco-Franciolli-614c1100 consultato 2022/10.
^94 opere verificate, spolverate e riorganizzate nei depositi della Città di Lugano e 157 Opere della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati verificate, documentate, monitorate.
^abComunicato stampa del MASILugano, 11/11/2015 "Si è costituita la Fondazione Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano".
^Nuovo allestimento tematico della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati. Descrizione dell’esposizione sul sito del MASI https://www.masilugano.ch/it/vedo-rosso.