Luigi Li Gotti

Luigi Li Gotti

Sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia
Durata mandato17 maggio 2006 –
6 maggio 2008
Capo del governoRomano Prodi
PredecessoreJole Santelli
Giuseppe Valentino
Pasquale Giuliano
Luigi Vitali
SuccessoreMaria Elisabetta Alberti Casellati
Giacomo Caliendo

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato29 aprile 2008 –
14 marzo 2013
LegislaturaXVI
Gruppo
parlamentare
Italia dei Valori
CoalizioneCentro-sinistra 2008
CircoscrizioneEmilia-Romagna
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoMSI (fino al 1995)
AN (1995-1998)
IdV (2002-2013)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"
ProfessioneAvvocato

Luigi Li Gotti (Mesoraca, 23 maggio 1947) è un avvocato e politico italiano, conosciuto per essere stato difensore di noti pentiti quali Tommaso Buscetta,[1] Totuccio Contorno, Giovanni Brusca,[2] Francesco Marino Mannoia e Gaspare Mutolo[3].

Biografia

Nato a Mesoraca, in provincia di Crotone, vive con la famiglia a Roma dagli anni '70, dove si è laureato in giurisprudenza ed esercita l'attività forense. È stato avvocato di parte civile nel processo per la strage di Piazza Fontana, ha rappresentato i familiari del maresciallo Oreste Leonardi nel processo sul caso Moro, ha tutelato la famiglia del commissario Luigi Calabresi nel lungo iter processuale relativo al suo omicidio,[4] ha difeso[chi?]nel processo per i fatti della scuola Diaz nel G8 del 2001 a Genova, ha partecipato ai processi per la strage di Capaci, quella di via D'Amelio e quella di via dei Georgofili.

Attività politica

A Crotone, Luigi Li Gotti ha cominciato a fare politica alla fine degli anni sessanta nelle organizzazioni giovanili del Movimento Sociale Italiano, partito del quale è diventato poi segretario di federazione e che ha rappresentato in Consiglio comunale dal 1972 al 1977.[5] Dopo una più che trentennale militanza a destra, nel 1998 esce da Alleanza Nazionale[2] e nel 2002 passa all'Italia dei Valori, del cui dipartimento giustizia diventa responsabile.

Dal 18 maggio del 2006 alla caduta del secondo governo Prodi, è stato sottosegretario alla Giustizia.[4] Con il decreto ministeriale del 31 maggio dello stesso anno è stato delegato alla trattazione degli affari di competenza del Dipartimento per gli affari di giustizia, relativamente alla Direzione generale della giustizia penale, e alla trattazione degli affari di competenza del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, relativamente alla Direzione generale del personale e della formazione.

Alle elezioni politiche del 2008 è stato eletto senatore nelle liste dell'Italia dei Valori in Emilia-Romagna.

Tra il 2011 ed il 2012, come senatore, si è occupato molto di gioco d'azzardo e di dipendenze e ludopatie connesse. Nel gennaio del 2012 ha contestato la messa in onda di uno spot televisivo dell'AAMS che paragonava il gioco d'azzardo ; l'AAMS ha quindi bloccato lo spot; ha poi presentato un emendamento per cambiare il regime fiscale imposto agli operatori di gioco online del Paese, al fine di usare la tassazione del gioco d'azzardo come risorsa per risanare le casse dello Stato italiano.[6]

Molte sono le iniziative di legge per le quali è stato incaricato a seguire i lavori in Parlamento come membro dell'esecutivo del suo partito, Tra le tante:

Apparizioni televisive

Il 6 gennaio 2022 Luigi Li Gotti, in qualità di avvocato difensore del pentito Brusca, porta il suo contributo nel talk show di Massimo Giletti Non è l'Arena su La7. In occasione di una puntata speciale dedicata all'argomento Cosa nostra, condivide con il pubblico alcune riflessioni personali sulla decennale leadership mafiosa di Totò Riina e la politica nazionale che lo avrebbe appoggiato.[7]

Note

  1. ^ Liana Milella, Li Gotti: Su Buscetta Andreotti dice falsità, in La Repubblica, 27 settembre 1999, p. 2. URL consultato il 20 maggio 2010.
  2. ^ a b Giuliano Foschini, 'Senza il progetto, niente soldi', in La Repubblica, 18 giugno 2006, p. 3. URL consultato il 20 maggio 2010.
  3. ^ Li Gotti, l'avvocato che "umanizza" la ferocia, su archiviostorico.corriere.it.
  4. ^ a b Claudia Fusani, Manconi e Li Gotti, i vice alla Giustizia: divisi in tribunale e ora uniti dal ruolo, in La Repubblica, 1º giugno 2006, p. 11. URL consultato il 20 maggio 2010.
  5. ^ Dino Martirano, Ligotti: io, eliminato perché il collegio toccava al Biancofiore, in Corriere della Sera, 10 aprile 2001, p. 9. URL consultato il 20 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2015).
  6. ^ Giovanni Angioni, Li Gotti (IDV): lo Stato sta provocando un disastro, in CasinoTop10 Italia, 1º febbraio 2012. URL consultato il 1º febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2012).
  7. ^ Le minacce di morte non fermano Massimo Giletti. "Sulla Mafia c'è tanto da scoprire", pronto il nuovo speciale, su iltempo.it. URL consultato il 28 giugno 2022.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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17 maggio 2006 - 6 maggio 2008 Maria Elisabetta Alberti Casellati
Giacomo Caliendo

 

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