Locomotiva FNM E.640

FER/FNM E.640
Locomotiva elettrica
Locomotiva FER E.640-139 ER a Modena
Anni di progettazione 1959
Anni di costruzione 1960-1968
Anni di esercizio dal 1962
2003-2010 nelle FNM
2004-2012 nelle FER
Quantità prodotta 40
Costruttore Ansaldo
Lunghezza 15841 mm
Larghezza 3 000 mm
Altezza 3 960 mm
Interperno 7 900 mm
Passo dei carrelli 3 200 mm
Massa in servizio 79 t
Rodiggio Bo'Bo'
Potenza oraria 2280 kW
Velocità massima omologata 120 km/h
Alimentazione kV CC

Le locomotive E.640 sono state un gruppo di locomotive elettriche a corrente continua a 3000 V ad azionamento reostatico, in uso presso le Ferrovie Nord Milano e le Ferrovie Emilia Romagna. Furono acquistate usate dalle ferrovie slovene, dove erano classificate nel gruppo 342. Vennero prodotte negli anni sessanta in Italia dall'Ansaldo di Genova.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Locomotiva JŽ 342.

Le 40 locomotive furono consegnate nuove alle ferrovie jugoslave "Jugoslovenske Železnice[1] (JŽ)" che le impiegarono sulle linee elettrificate in corrente continua della Slovenia. Ottenuta l'indipendenza nel 1991 quest'ultimo Stato le inglobò nel parco macchine delle neocostituite ferrovie della Slovenia "Slovenske železnice (SŽ)", presso le quali mantennero l'originaria classificazione 342-001-040.

Locomotiva 342.025 a Ljubljana, nel settembre 1994 con la livrea gialla e nera

Dalla caratteristica estetica squadrata, tipica delle realizzazioni italiane coeve a questo gruppo, modelli FS E.645/E.646, le JŽ 342 furono dotate di una vistosa livrea gialla e nera che negli anni duemila ha iniziato ad essere soppiantata dallo schema rosso delle SŽ.

Nei primi anni del 2000, per cogliere le occasioni prospettate dalla liberalizzazione del traffico merci in ferrovia, sia le FNM che le FER si rivolsero al mercato dell'usato e delle dismissioni per acquistare locomotive dal costo contenuto; la scelta ricadde sulle 342 slovene, reimmatricolate in Italia E.640. Del resto, questi mezzi potevano facilmente adattarsi alle disposizioni normative previste sulle linee nazionali, essendo state progettate attingendo le medesime tecnologie costruttive dalle E.645/646, di cui peraltro Ansaldo risultò tra i produttori.

Le E.640 sono state attrezzate fin dall'inizio delle apparecchiature atte allo scopo di permetterne la circolazione sull'infrastruttura ferroviaria nazionale e provviste della possibilità di operare in telecomando e con i dispositivi di vigilanza per la guida ad agente unico.

Locomotiva FNM E.640-02 FM a Milano Cadorna nel 2009

Le FNM usavano originariamente queste macchine in semplice e multiplo attacco per i servizi merci svolti anche sulla rete FS, in particolare per i convogli giornalieri operanti tra Domo II e Reggio Emilia, attraverso la società NORDCARGO, di cui rivestivano la livrea. Nel periodo 2006-2007 vennero rimpiazzate dalle nuove locomotive politensione Siemens E.189, successivamente dalle monotensione Bombardier Traxx E.483. Il loro impiego è proseguito sulla rete sociale delle FNM al traino di convogli regionali composti da vetture tipo RIC delle FFS, appositamente noleggiate, in attesa della consegna dei nuovi elettrotreni TSR, così da permettere la graduale radiazione di materiale viaggiatori vetusto EB 730. L'esercizio passeggeri delle unità FNM cessò con il cambio d'orario del 12 dicembre 2010[2], sebbene ancora disponibili al 2015 come materiale di riserva, sia per la rete sociale FNM che per la mobilità interna del deposito di Novate Milanese. Al 2016 le locomotive risultavano in vendita, la procedura di acquisto si è conclusa il 31 gennaio 2017 senza registrare alcun esito[3]. Dal momento che nessun operatore ferroviario si è proposto per l'acquisizione, degli otto esemplari acquistati dalle FNM sei sono stati demoliti, mentre due sono conservati nel deposito Trenord di Novate Milanese (numeri di serie 06, 08).

Le unità in carico a FER, in considerazione del non elevato traffico merci e della relativamente bassa capacità di trazione, hanno sempre visto un utilizzo non intenso; nel 2011-2012 le stesse sono state addirittura impiegate in regime di noleggio dalla controllata Oceanogate, prima che questa si dotasse di un parco di trazione proprio. Inoltre, dei sei esemplari acquistati soltanto tre hanno ricevuto nel tempo l'aggiornamento al sistema elettronico di controllo SMCT marcia treno. Tuttavia, al completamento del processo di fusione delle società ATC e FER in TPER dal 2012 tutte le macchine sono state poste fuori servizio ed accantonate. Trasferite su binario dello scalo di Sermide sono state demolite entro il 2019.

Caratteristiche

Parte meccanica

La cassa è autoportante in acciaio saldato e divisa in cinque comparti; le cabine di guida unite da un corridoio centrale e due vani per le apparecchiature elettriche e ad alta tensione. I carrelli sono analoghi a quelli delle E.645/E.646 delle FS. È invece differente la motorizzazione e la sospensione dei motori di concezione antiquata a naso.

Le sospensioni primarie e secondarie sono con molle a balestra a queste ultime è collegata la trave oscillante. Tra i carrelli è presente un sistema antiserpeggio. Il rapporto di trasmissione è 25/76 e la velocità massima di 120 km/h. L'impianto pneumatico si avvale di un compressore rotativo Siemens che ha sostituito i due compressori originali di tipo alternativo. Il freno di bordo è di due tipi: continuo automatico con rubinetto Oerlikon e diretto. Su ogni asse agiscono due ceppi per ruota autoregistranti.

Parte elettrica

Sull'imperiale sono montati due pantografi monobraccio (sostituiti con quelli tradizionali sulle unità di proprietà FER). Il circuito di trazione, di tipo classico, è protetto da interruttore extrarapido, e presenta due combinazioni dei motori: serie e parallelo con 5 gradi di indebolimenti di campo. L'avviamento e la frenatura avvengono con l'inserzione di pacchi reostatici.

I motori sono a quattro poli collegati a due a due in serie.

Le batterie sono a 24 V. Le cabine di guida sono simili alle E.645/E.646 FS, con tradizionale maniglione di avviamento a cremagliera, mentre parte della strumentazione è stata rifatta. Sopra al maniglione è posto un altro maniglione più piccolo, che serve per la frenatura elettrica.

Prospetto riassuntivo del parco

Classificazione attuale Classificazione SZ Detentore Utilizzatore
342 001
E 640 102 ER 342 002
FER
Oceanogate/TPER
E 640 103 ER 342 003
FER
Oceanogate/TPER
342 004
342 005
342 006
342 007
342 008
E 640-04 FM 342 009
FNM
Trenord
342 010
342 011
E 640 112 ER 342 012
FER
Oceanogate/TPER
E 640-05 FM 342 013
FNM
Trenord
342 014
342 015
E 640-01 FM 342 016
FNM
Trenord
E 640-06 FM 342 017
FNM
Trenord
342 018
E 640 119 ER 342 019
FER
Oceanogate/TPER
342 020
E 640-02 FM 342 021
FNM
Trenord
342 022
342 023
342 024
342 025
342 026
342 027
342 028
342 029
342 030
E 640 131 ER 342 031
FER
Oceanogate/TPER
E 640-07 FM 342 032
FNM
Trenord
E 640-03 FM 342 033
FNM
Trenord
342 034
342 035
342 036
342 037
342 038
E 640 139 ER 342 039
FER
Oceanogate/TPER
E 640-08 FM 342 040
FNM
Trenord

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Secondo alcune fonti si sarebbe trattato di una fornitura in conto riparazione danni di guerra.
  2. ^ Senza locomotive, in "I Treni" n. 333 (gennaio 2011), p. 6.
  3. ^ Ferrovie: in vendita le locomotive E 640 di Trenord, Ferrovie.info, 4 novembre 2016.

Bibliografia

  • Andrea Canale, Davide Raseni, 3 kV in Slovenia e Croazia, in "I Treni" n. 251 (settembre 2003), pp. 18–28. ISSN 0392-4602
  • Fabrizio Sozzi, E 640 in Italia, in "I Treni" n. 356 (febbraio 2013), pp. 14.18. ISSN 0392-4602

Voci correlate

Altri progetti