Dopo il sinodo del 1654 durante il quale il patriarca di Mosca Nikon riformò la Chiesa russa ortodossa, iniziarono ad essere introdotte restrizioni da parte delle autorità laiche e religiose, culminate con l'ascesa al trono di Pietro il Grande (1682-1725) e l'introduzione di misure drastiche di europeizzazione.
I sudditi che rifiutavano di rispettare le nuove regole vennero fatti oggetto di tassazione ai limiti della sopportabilità e obbligati a portare abiti specifici. Non potendo sopportare queste restrizioni gli staroverii (Vecchi Credenti) emigrarono in tutto il mondo (Polonia, Austria, Canada, Alaska, Giappone etc.), inclusa la regione danubiana della Dobrugia, dove poterono continuare la professione di pescatori praticata già sui fiumi Don e Dnepr.
Conosciuti dalle autorità locali come lipoveni (lipatei), conservarono la loro lingua, usi, costumi (nel 1690 si divisero in popovti - popiști e bezpopovti - nepopiști) e le differenze etniche (russi mari-moscoviti, rascolnici, kazachi zaporojeni, haholi, necrasovti, ucraini).
Esistono diverse ipotesi etimologiche del termine "lipoveni"[1]:
ipotesi nominale: dal russo "lipa"[2], nel senso "tei”, dalla parola "legno", con il quale sono fatti tanti oggetti di uso domestico. Un'altra spiegazione è il fatto che la popolazione abbia vissuto per lungo tempo nelle foreste della Bessarabia meridionale.
ipotesi toponomastica: da un nome mitico, Lipova.
ipotesi sacrale: da filippovka, nome festivo.
ipotesi antroponimica: da Filipoveni, provenienti dal russo. Filipp > filippovcy filippovane ("adepti di Filipp", rom. (fi)lipoveni cu "fi"), seguaci di Filipp Pustosviat (1672-1742).
alcuni ricercatori romeni e moldavi considerano plausibile l'origine etimologica dalla località Lipoveni nella Repubblica di Moldavia, altri l'opposto.
Insediamenti
Bucovina
Bucovina del Nord (Ucraina): Fântâna Albă, Lipoveni,
Bucovina del Sud (Romania): Climăuți, Lipoveni, Mușenița, Mitocu Dragomirnei; comunità presenti a Gura Humorului, Rădăuți, Suceava
Bessarabia: comunità presente sin dal sec. XVIII. Il primo censimento della Bessarabia (1817) menzionava 1300 famiglie (1,3% della popolazione), e successivamente con l'avvento del comunismo dell'Unione Sovietica la maggior parte venne assimilata ai colonizzatori russi. Tuttavia la tradizione è rimasta in:
(RO) Lipovenii, urmasii cazacilor, su evz.ro. URL consultato il 14 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2013). 5 ianuarie 2003, Evenimentul zilei