Dnepr
Il Dnepr (in russo Днепр?, Dnepr; in ucraino Дніпро?, Dnipro; in bielorusso Дняпро?, Dnjapro; in italiano Dnipro, Nipro o Boristene), lungo 2 201 km, è il quarto fiume d'Europa per lunghezza dopo il Volga, il Danubio e l'Ural con una portata media alla foce di 1 670 m³/s. Il suo bacino idrografico comprende un'area di 516 000 km² ed è il terzo in Europa per estensione, dopo quelli del Volga e del Danubio. CorsoIl Dnepr nasce dall'altopiano del Valdaj nella Russia occidentale, poi entra in Bielorussia e per 115 km fa da confine naturale fra Bielorussia e Ucraina. Attraversa infine l'Ucraina, di cui bagna la capitale Kiev. In tutti e tre i Paesi mantiene essenzialmente lo stesso nome anche se con pronunce diverse. Approssimativamente gli ultimi 800 km del fiume sono una catena di bacini artificiali, chiamati la Cascata di dighe del Dnepr. Questi bacini sono: il bacino di Kiev (Kyivs'ke) (922 km²), il bacino di Kaniv (582 km²), il bacino di Kremenčuk (2 252 km²), il bacino di Dniprodzeržyns'k (567 km²), il bacino di Zaporižžja (410 km²) e il bacino di Kachov (2 155 km²). Le dighe che formano questi bacini sono utilizzate per generare energia idroelettrica, che corrisponde al 10% circa dell'elettricità prodotta dall'Ucraina. Il Dnepr sfocia nel Mar Nero tramite un lungo estuario, non lontano dalla città di Odessa, a occidente della Crimea. StoriaIl Dnepr è menzionato dallo storico dell'antica Grecia Erodoto nel V secolo a.C. come Βορυσθένης[1] (Borysthénēs), un nome di origine scita (*varu-stāna) che significa "ampia terra". Anche Demostene[1] e Strabone usarono lo stesso nome (seppure quest'ultimo in relazione a una città nei pressi del fiume medesimo).[1] In epoca tarda si impose il nome latino Danaper o Danapris (il secondo anche in fonti greche come Δάναπρις). Il vecchio nome slavo usato al tempo della Rus' di Kiev era Славутич, Slavutič. Gli Unni lo chiamarono Var e i Bulgari Buri-Chai. Il fiume è stato da sempre la principale via di comunicazione in questa regione e ha favorito in particolare i collegamenti tra il Mar Baltico e il Mar Nero. Su questa via i Vichinghi e i Polacchi si spinsero verso sud, percorrendo la via variago-greca. Il Dnepr fu, durante la seconda guerra mondiale, il fulcro della linea Stalin, scenario di aspri combattimenti tra le armate tedesche e russe, e oggi, come in passato esso costituisce la divisione più geograficamente lampante tra ovest ed est ucraino, il primo più mitteleuropeo, il secondo con forti minoranze russofone. Città e paesi sul DneprDalla sorgente alla foce:
Tributari del DneprTributari del Dnepr in ordine orografico:
Il toponimo in italianoIn italiano il fiume in questione è conosciuto soprattutto con il nome russo, Dnepr (anche nella grafia Dniepr[2] o Dnieper[1]), per il prestigio della lingua russa nella regione e soprattutto per il ruolo che vi ha svolto l'Impero russo prima e l'Unione Sovietica poi. Esistono tuttavia due nomi italiani per il fiume in questione: Boristene[1][2] e Nipro. Il primo si riferisce esclusivamente all'epoca classica – cfr. greco Βορυσθένης (Borysthénēs)[1] e latino Bŏrysthĕnēs[2] –, il secondo all'epoca moderna: si tratta in effetti della forma italianizzata del rumeno Nipru e anche dell'ucraino Dnipro, talvolta usata anche in testi[3] e carte geografiche,[4] e pressoché esclusivamente quando si parla della battaglia del Nipro, combattuta dal 3º Reggimento bersaglieri italiano nella seconda guerra mondiale. Portate medie mensiliNote
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