Lega della Libertà di Lituania
La Lega della Libertà di Lituania (in lituano: Lietuvos Laisves Lyga - LLL) è stata un'organizzazione di dissidenti sovietici lituani nata nel 1978; trasformatasi in partito politico dopo la dissoluzione dell'URSS, confluì nell'Unione delle Destre di Lituania nel 2001[1]. StoriaFondata il 14 giugno 1978 dall'economista Antanas Terleckas, Lega della Libertà di Lituania costituì il principale gruppo di opposizione al regime comunista. Dopo il crollo dell'URSS, registrò un rapido declino a vantaggio del nascente Movimento Riformatore di Lituania e, nel 1992, dovette affrontare la scissione della componente legata a Vytautas Šustauskas, che dette vita all'Unione della Libertà di Lituania. Alle elezioni parlamentari del 1992 il partito ottenne poco più dell'1% dei voti, raggiungendo l'1,5% alle parlamentari del 1996. In occasione delle parlamentari del 2000 si presentò in soli quattro collegi uninominali[2]: il miglior risultato fu ottenuto nel collegio di Nevezio dallo stesso Terleckas, che ottenne il 15,5% dei voti[3]. Nel 2001 il partito confluì nell'Unione delle Destre di Lituania (Lietuvos Dešiniųjų Sąjunga - LDS) insieme al Partito dei Democratici di Lituania, al Partito dell'Indipendenza (Nepriklausomybės Partija) e al Partito Popolare della Patria (Tėvynės Liaudies Partija). Nel 2004, LDS confluirà a sua volta nell'Unione della Patria - Conservatori di Lituania, mentre Terleckas aderirà al Partito dei Democratici Liberali nel 2005. Risultati elettorali
Note
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