Lassità legamentosaLa lassità legamentosa o ipermobilità articolare è una condizione di tensione inferiore alla norma di un legamento a livello dell'articolazione e che rende instabile la stessa, fino a sviluppare fenomeni degenerativi come l'artrosi. TipologiaLa lassità legamentosa può avere due origini: congenita, a causa di disturbi al tessuto connettivo, o acquisita in seguito a traumi o patologie di varia natura. CongenitaLa lassità legamentosa congenita può essere di carattere ereditario, trasmessa geneticamente da genitore a figlio, oppure un'anomalia nello sviluppo del feto, che si rende manifesta ed è riscontrabile solo dopo la nascita. Spesso può dipendere anche da una anomalia delle ossa presenti nella struttura articolare.
Il ginocchio si definisce varo quando in posizione eretta il femore e la tibia non sono perfettamente allineati, ma formano un angolo ottuso all'interno (gambe a cavallerizzo). Fra le varie cause questa posizione può essere determinata anche dalla lassità del legamento collaterale esterno del ginocchio. In un ginocchio valgo invece il femore e la tibia formano un angolo acuto all'esterno comunemente indicato con il nome di "gambe ad X". In questo caso invece una possibile causa è la lassità del legamento collaterale interno.
La displasia femoro-rotulea si manifesta quando legamenti alari della rotula non riescono a tenerla in asse rispetto alla sua articolazione con la troclea femorale. La spondilolistesi è lo scivolamento in avanti dei corpi vertebrali (le vertebre) causato dalla mancanza dei legamenti che le tengono in asse rispetto alle vertebre soprastanti e sottostanti.
Si ha una lussazione scapolo-omerale quando i legamenti a livello dell'articolazione della spalla, a causa della loro lassità, non riescono a tenere in sede la stessa.
Si ha una lussazione congenita all'anca quando l'articolazione coxo-femorale (l'articolazione che unisce osso iliaco e femore), a seguito di uno sviluppo anomalo a livello osteo-articolare, non è tenuta in sede dai legamenti e dalla capsula articolare.
Post-traumaticaLa lassità legamentosa può anche essere acquisita in seguito a traumi quali distorsione, sublussazione e lussazione dell'articolazione. Anche in questo caso segue un elenco dei tipi di lassità legamentosa post-traumatica più comuni[1].
La lesione dei legamenti articolari delle caviglie si può presentare in seguito a distorsioni che interessano l'articolazione tibio-tarsica e l'articolazione tibio-peroneale.
La lesione dei legamenti aritcolari del ginocchio può interessare la parte interna (legamento collaterale mediale), la parte esterna (legamento collaterale esterno), o la parte pivot-centrale (legamento crociato anteriore e/o legamento crociato posteriore) dell'articolazione.
La lassità dei legamenti della spalla è legata a traumi articolari multidirezionali alla spalla, e causa dolore e problemi nell'uso dell'articolazione, oltre a possibili casi di lussazione della stessa.
La gravità della lesione, sia di origine traumatica che di origine congenita, viene determinata, oltre che da una diagnosi per immagini (TAC e RMN), anche dall'esame obiettivo di uno specialista ortopedico che ne indica la gravità attribuendo un valore alla lesione, dalla minore alla maggiore instabilità, con + (uno più), ++ (due più), +++ (tre più). Acquisita (non traumatica)Condizioni associateChi ha disordini di ipermobilità dovuti a lassità e debolezza dei legamenti è stato notato essere più soggetto a fibromialgia, prolasso della valvola mitrale, e disturbi d'ansia come attacchi di panico.[3][4] ConseguenzeLa lassità legamentosa può dare origine a fenomeni come ipermobilità e scrocchiamento articolare, facilità alle ernie, tra cui ernia del disco (con discopatia e radicolopatia), disturbi gastrointestinali, lussazione e sublussazione (es. disordini craniomandibolari, displasia dell'anca), insorgenza precoce di osteoartrosi, familiarità con la parodontite, disturbi della colonna vertebrale (cifosi, scoliosi, lordosi). TrattamentiIl trattamento della lassità legamentosa può essere effettuato in due modi: trattamento conservativo e trattamento chirurgico. Trattamento conservativoA seguito di una lassità legamentosa si ricorre solitamente ad un tipo di trattamento che non prevede interventi chirurgici ma il potenziamento della parte dell'articolazione non lesionata: la stabilità articolare infatti è data dall'interazione tra 3 sistemi: sistema legamentoso, sistema muscolare e sistema nervoso propriocettivo. A seguito della lassità dei legamenti si va quindi ad aumentare la forza nell'apparato muscolare e l'equilibrio nel sistema propriocettivo. Trattamento ChirurgicoSi ricorre al trattamento chirurgico di lassità legamentose nei casi più gravi, o nei casi in cui il trattamento conservativo non abbia ottenuto i risultati sperati.
Note
Bibliografia1. Bonnel, Francois; Jaeger, J.H.; Mansat, Ch. 1987. Le lassità croniche del ginocchio. Roma, Ed. ORIENS. Altri progetti
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