Lago di San Giuliano (Trentino-Alto Adige)

Lago di San Giuliano
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Trentino-Alto Adige
Provincia  Trento
ComuneCaderzone Terme
Coordinate46°08′48.08″N 10°42′07.42″E
Altitudine1 935 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie0,0426 km²
Lunghezza0,27 km
Larghezza0,18 km
Profondità massima5,6 m
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Lago di San Giuliano
Lago di San Giuliano

Il lago di San Giuliano è un lago alpino della provincia di Trento, situato a 1935 metri di altitudine nel comune di Caderzone Terme; assieme all'adiacente lago di Garzonè fa parte del bacino idrografico della Sarca[1][2].

Descrizione

Vista aerea con la chiesa di San Giuliano

Il lago è situato nel Gruppo dell'Adamello, presso la soglia di un valle laterale della Val Genova, sopraelevata rispetto a questa; appena più a monte si trova il lago di Garzonè. Entrambi i bacini vennero scavati da un ghiacciaio nel Quaternario, che si ritirò in due fasi distinte, generando un deposito morenico che suddivise l'unico bacino originario nei due attuali[2].

Il lago di San Giuliano, assai meno profondo del suo "gemello", è in uno stadio di colmatazione (e quindi di estinzione) più avanzato; esso viene alimentato da varie sorgenti, nonché da un immissario che esce dal lago di Garzonè[2]. L'acqua è limpida e consente di vedere fino al fondo; al 2007, entrambi i laghi ghiacciavano da fine novembre fino quasi a giugno, con quello di San Giuliano che generalmente sgela un po' prima, sia per la posizione più soleggiata, sia per la scarsa profondità e per i fenomeni di decomposizione che aumentano la temperatura[2].

Sulla sponda orientale del lago sorge la chiesa di San Giuliano, già luogo di eremitaggio, ricostruita nel 1867-68 al posto di un edificio forse duecentesco, di cui si vedono ancora pochi resti[3]; secondo una tradizione locale (che mischia la leggenda di Giuliano di Anazarbo con quella di Giuliano l'ospitaliere), san Giuliano, dopo aver ucciso i suoceri, fuggì fino a qui, venendo infine scoperto e, per punizione, chiuso in un sacco assieme a dei serpenti e gettato nel lago, esperienza da cui però uscì illeso, vivendo quindi come eremita sul posto fino alla morte[2]. Oltre alla chiesa, nella zona sorgono anche alcune malghe e un rifugio alpino edificato nel 1930[2].

I due laghi sono raggiungibili tramite il sentiero 230 che da località Diaga passa per Malga Campo, o dal sentiero 221 che, passando per il lago di Vacarsa, scavalca il passo Bocchetta dell'Acqua Fredda[2][1][4].

Note

  1. ^ a b Laghi di San Giuliano, su Trentino Experience. URL consultato il 28 agosto 2024.
  2. ^ a b c d e f g Tomasi, pp. 230-231.
  3. ^ Chiesa di San Giuliano, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 23 agosto 2024.
  4. ^ Escursione circolare ai Laghi di San Giuliano, su trentino.com. URL consultato il 28 agosto 2024.

Bibliografia

  • Gino Tomasi, I trecento laghi del Trentino, Artimedia-Temi, 2007, ISBN 8885114830.

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