La tela di Carlotta (film)La tela di Carlotta (Charlotte's Web) è un film del 2006 diretto da Gary Winick ed interpretato da Dakota Fanning. TramaUna notte primaverile temporalesca in una fattoria, una scrofa partorisce 11 maialini. La piccola Fern Arable adotta il più gracile della cucciolata, altrimenti destinato ad essere abbattuto e lo battezza Wilbur. Qualche settimana dopo, Wilbur è cresciuto troppo per poter rimanere in casa e Fern è costretta a venderlo allo zio Homer Zuckerman, che lo sistema nel fienile. Wilbur si sente molto solo nella sua nuova casa, ma trova un'amica nella dolce Carlotta, un ragno che vive nel fienile. Lo scorbutico e ingordo ratto Templeton rivela a Wilbur che gli Zuckerman intendono metterlo all'ingrasso e macellarlo all'arrivo dell'inverno; Wilbur è sconvolto e Carlotta, dispiaciuta per il piccolo amico gli promette di aiutarlo. Carlotta si rende conto che il solo modo per salvare Wilbur è renderlo speciale agli occhi dei suoi padroni e decide di tessere nella propria tela le parole adatte a descriverlo. Una mattina, gli Zuckerman scoprono nel fienile una ragnatela che recita "maialino" ("some pig") e ciò attira immediatamente l'attenzione su Wilbur, che diviene una celebrità; il fenomeno tuttavia, viene dimenticato nel giro di poche settimane. Carlotta tesse perciò una seconda tela su cui scrive "atomico" ("terrific"), parola suggerita dagli altri animali del fienile, ma anche questa volta la fama di Wilbur è di breve durata. Carlotta non si arrende e facendo leva sull'ingordigia di Templeton, convince il ratto a procurarle vecchi giornali da cui trarre ispirazione per nuove parole. Fern viene a sapere che Wilbur verrà macellato e cerca di convincere Homer a iscrivere il maialino alla fiera della contea, sicura che la vittoria salverà Wilbur; Homer inizialmente non ne vuole sapere, ma si persuade grazie ad una nuova ragnatela che questa volta recita "radiante" ("radiant"), termine trovato da Templeton in un ritaglio di giornale. Homer rimane comunque deciso ad abbattere Wilbur in caso di sconfitta e Carlotta preoccupata, decide di accompagnare il maialino alla fiera; a lei si unisce un riluttante Templeton, che accetta di aiutare la ragnetta a trovare le parole per la tela che permetterà a Wilbur di vincere il concorso. Wilbur non vince il primo premio, ma l'ultima tela di Carlotta, su cui è scritto "umile" ("humble"), gli vale comunque una menzione d'onore e una medaglia speciale: Homer commosso e meravigliato decide definitivamente di tenere il maialino, che potrà così tornare a casa. Carlotta però sta morendo, rimasta senza forze dopo aver deposto le uova con i suoi piccoli e Wilbur è costretto a dirle addio. Con il cuore a pezzi Wilbur aiutato da Templeton, decide di riportare la sacca con le uova di Carlotta alla fattoria per tenerle al sicuro; Carlotta felice lo ringrazia per esserle stato amico, dopodiché muore. Giunto l'inverno Wilbur può finalmente ammirare la neve, com'era sempre stato il suo sogno e i piccoli di Carlotta vengono alla luce; quasi tutti i ragnetti lasciano subito il fienile, ma tre di essi decidono di restare. I discendenti di Carlotta continueranno a fare compagnia a Wilbur per molti anni. ProduzioneÈ il secondo film ispirato all'omonimo racconto per bambini del 1952 dell'americano Elwyn Brooks White, dopo un film d'animazione del 1973. Il nome completo di Carlotta, ovvero Carlotta A. Cavatica (Charlotte A. Cavatica), è un riferimento alla specie della protagonista, Araneus cavaticus, molto comune nel Nord America. Un ulteriore rimando è dato dal nome di una delle figlie di Carlotta, che si presenta a Wilbur come Aranea. DistribuzioneData di uscitaIl film venne distribuito in varie nazioni, fra cui:[1]
AccoglienzaCriticaNel film, che ricorda per struttura Babe, si mescolano live action e computer grafica, amicizia, spirito di sacrificio e il concetto per cui la comicità è «importante per sopravvivere».[2] Il film con i suoi personaggi riesce a commuovere.[3] Riconoscimenti
Note
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