La canzone dell'amore perduto
La canzone dell'amore perduto è una canzone scritta da Fabrizio De André e pubblicata come singolo nel marzo del 1966, come lato A, nel 45 giri La canzone dell'amore perduto/La ballata dell'amore cieco (o della vanità)[1], fu pubblicata lo stesso anno nell'album Tutto Fabrizio De André.[2] Pur non essendo indicato sulla copertina del 45 giri[3], la musica della canzone è basata sull'Adagio del Concerto per tromba, archi e basso continuo in re maggiore TWV 51: D7 di Georg Philipp Telemann[4] (1708 - 1714 circa). Contenuto e ispirazione«Molte delle canzoni che ha scritto sono reazioni a momenti particolari vissuti in famiglia o fuori. Amori andati a male, amori finiti. Uno qualunque certe cose se le trascina dentro, lui ha questa genialità di riportarle nei suoi pezzi. "La canzone dell'amore perduto" l'ha scritta quando i giochi tra noi erano ormai fatti. Le cose andavano male, ma abbiamo continuato a vivere insieme perché ci volevamo ancora bene» Per la composizione del brano, De André si ispirò alla vicenda reale dell'amore ormai finito tra lui e la sua prima moglie, Enrica Rignon, detta "Puny". Nelle sue canzoni De André amava parlare dell’amore, descrivendolo come tanto intenso quanto fugace. In Amore che vieni, amore che vai si parla della caducità del sentimento, questo brano invece racconta i sentimenti di un amore finito.[6] «L'amore che strappa i capelli E anche se il protagonista rimpiangerà la fine della passione, ma la vita va avanti e ci sarà sempre un'altra possibilità di un amore nuovo. «Ma sarà la prima Cover
Note
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