S'i' fosse foco è un sonetto di Cecco Angiolieri, Poesia 82 delle Rime secondo l'edizione Marti, e LXXXVI secondo l'edizione Vitale. Appartiene a una secolare tradizione letteraria goliardica improntata all'improperio e alla dissacrazione delle convenzioni, la Poesia comico-realistica. Il sonetto esprime quindi la ribellione burlesca contro i valori ufficialmente riconosciuti.
Testo e parafrasi
Presentiamo qui il testo secondo le tre edizioni canoniche dei sonetti di Cecco Angiolieri, curate rispettivamente da Mario Marti[1] (figura al numero 82), Maurizio Vitale[2] (figura al numero LXXXVI) e Gianfranco Contini[3] (è la numero VIII della sua scelta).
Marti
«S'i' fosse foco, ardere' il mondo;
s'i' fosse vento, lo tempestarei;
s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i' fosse Dio, mandereil'en profondo;
s'i' fosse papa, serei allor giocondo,
ché tutti cristïani embrigarei;
s'i' fosse 'mperator, sa' che farei?
a tutti mozzarei lo capo a tondo.
S'i' fosse morte, andarei da mio padre;
s'i' fosse vita, fuggirei da lui:
similemente faria da mi' madre,
S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le vecchie e laide lasserei altrui.»
Vitale
«S'i' fosse foco, arderei 'l mondo;
s'i' fosse vento, lo tempesterei;
s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i' fosse Dio, mandereil'en profondo;
s'i' fosse papa, sare' allor giocondo,
ché tutti cristïani imbrigherei;
s'i' fosse 'mperator, sa' che farei?
A tutti mozzarei lo capo a tondo.
S'i' fosse morte, andarei da mio padre;
s'i' fosse vita, fuggirei da lui:
similemente farìa da mi' madre,
S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
e vecchie e laide lasserei altrui.»
Contini
«S'i' fosse fuoco, ardereï 'l mondo;
s'i' fosse vento, lo tempestarei;
s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i' fosse Dio, mandereil'en profondo;
s'i' fosse papa, allor serei giocondo,
ché tutti cristïani imbrigarei;
s'i' fosse 'mperator, ben lo farei
a tutti tagliarei lo capo a tondo.
S'i' fosse morte, andarei a mi' padre;
s'i' fosse vita, non starei con lui:
similemente faria da mi' madre,
S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui.»
Versione in italiano attuale
«Se io fossi fuoco, brucerei il mondo;
se io fossi vento scatenerei la tempesta su di esso;
se io fossi acqua, lo sommergerei;
se io fossi Dio, lo farei sprofondare in un abisso;
se io fossi Papa, allora sì che sarei allegro,
poiché metterei nei guai tutti i cristiani;
se io fossi imperatore, sai cosa farei? (oppure: lo farei certamente)
Taglierei la testa di netto a tutti.
Se io fossi morte andrei da mio padre,
se io fossi vita mi allontanerei da lui: (oppure: non starei con lui)
allo stesso modo mi comporterei con mia madre.
Se io fossi Cecco, come sono e sono sempre stato,
prenderei per me le donne giovani e avvenenti,
e lascerei agli altri quelle vecchie e brutte (oppure: quelle zoppe e vecchie).»