L'uomo da sei milioni di dollari (media franchise)

Lee Majors nei panni di Steve Austin, l'"uomo da sei milioni di dollari" protagonista del franchise.

L'uomo da sei milioni di dollari è una media franchise statunitense di fantascienza. Comprende quattro romanzi scritti da Martin Caidin, da cui sono stati tratti sei film per la televisione e tre serie televisive (L'uomo da sei milioni di dollari e lo spin-off, La donna bionica, di cui è stato poi prodotto il remake Bionic Woman), per le emittenti televisive ABC, NBC e CBS. Sono stati inoltre prodotti romanzi con novelizzazioni dei film per la televisione o di doppi episodi della serie originale, fumetti, audiolibri, oltre a numeroso merchandising, comprese due linee di action figure della Kenner raffiguranti i personaggi principali delle due serie degli anni settanta. Dal 2014 è inoltre in cantiere un film reboot, intitolato The Six Billion Dollar Man.

Del franchise è protagonista principalmente il personaggio di Steve Austin[N 1], interpretato da Lee Majors e creato da Martin Caidin per i suoi romanzi e in seguito adattato per la televisione da Kenneth Johnson. Protagonista secondaria, principalmente dello spin-off La donna bionica e del suo remake Bionic Woman, è il personaggio di Jaime Sommers, interpretata nella serie originale da Lindsay Wagner e nel remake da Michelle Ryan, creata non da Caidin per i suoi romanzi, ma da Johnson per la serie televisiva originale e adattata da David Eick per la serie remake.

Entrambi i personaggi protagonisti, Steve Austin e Jaime Sommers, sono considerati delle icone televisive della fantascienza degli anni settanta, e Jaime Sommers è inoltre considerata una icona femminista, al pari di altri personaggi immaginari femminili dotati di forza e iniziativa, come ad esempio Wonder Woman.[1][2][3]

Sviluppo

Romanzi

Martin Caidin ha scritto quattro romanzi, con protagonista la sua versione di Steve Austin. La serie è iniziata nel 1972 con il romanzo Cyborg ed è terminata nel 1975 con il romazo Cyborg IV. Sebbene molti altri scrittori come Mike Jahn abbiano in seguito scritto altri romanzi basati sulla serie televisiva, nella maggior parte dei casi questi scrittori hanno scelto di basare il loro personaggio sulla versione letteraria di Austin piuttosto che sulla versione televisiva del personaggio. Di conseguenza, molte delle novelizzazioni molto spesso differiscono dagli episodi televisivi, poiché l'assassino a sangue freddo dei romanzi di Caidin finisce col gestire sempre le cose in modo diverso rispetto alla sua controparte televisiva, che non compie mai omicidi. Per esempio il libro di Jahn International Incidents, un adattamento dell'episodio Amore in palestra (Love Song for Tanya, originalmente trasmesso il 15 febbraio 1976), termina con Austin che usa la pistola a dardi avvelenati nella sua mano bionica per uccidere un agente nemico. Nell'episodio televisivo, poiché Steve Austin non è armato,, il cattivo viene semplicemente catturato.

Serie originale

Cyborg

Operation Nuke

High Crystal

Cyborg IV

Novelizzazioni

Televisione

Il primo romanzo di Caidin è stato la fonte di ispirazione per tre film per la televisione del 1973, considerati anche come piloti della successiva serie televisiva, prodotta a partire dall'anno 1973 per l'emittente televisiva statunitense ABC.

Primi film per la televisione

Dalla luna al deserto

Vino, donne e guerra

Britt Ekland e Lee Majors in una scena del film

Complotto internazionale

Lee Majors ed Elizabeth Ashley in una scena del film

L'uomo da sei milioni di dollari

Lo stesso argomento in dettaglio: L'uomo da sei milioni di dollari.

A seguito del successo dei film per la televisione, la ABC decide produrre la serie televisiva L'uomo da sei milioni di dollari (The Six Million Dollar Man).

La donna bionica

Lo stesso argomento in dettaglio: La donna bionica.

Dal 1976 al 1978 è stata trasmessa la serie televisiva La donna bionica (The Bionic Woman), ideata da Kenneth Johnson e andata in onda sulle reti televisive statunitensi ABC e NBC, nasce come spin-off della serie L'uomo da sei milioni di dollari. Protagonista della serie nei panni di Jaime Sommers è l'attrice statunitense Lindsay Wagner, che la impersona per la prima volta, tra il 1975 e il 1976, in alcuni episodi della serie televisiva L'uomo da sei milioni di dollari, riprendendola poi in questo spin off. La parte vale all'attrice un Emmy Award quale migliore attrice protagonista in una serie drammatica nel 1977; un TV Land Award quale Greatest Gear or Admirable Apparatus nel 2007, dopo essere stata candidata quale Superest Super Hero nel 2003 e Greatest Gear or Admirable Apparatus nel 2006; due candidatura ai Golden Globe, nel 1977 e 1978, quale miglior attrice in una serie drammatica. Jaime Sommers è considerata una vera e propria icona femminista nell'immaginario collettivo, al pari di altri personaggi immaginari femminili dotati di forza e iniziativa, come ad esempio Wonder Woman.[2][3]

Film per la televisione sequel

Il ritorno dell'uomo da sei milioni di dollari

Lo stesso argomento in dettaglio: Il ritorno dell'uomo da sei milioni di dollari.

Scontro bionico

Lo stesso argomento in dettaglio: Scontro bionico.

Il ritorno della donna bionica

Lo stesso argomento in dettaglio: Il ritorno della donna bionica.

Bionic Woman

Lo stesso argomento in dettaglio: Bionic Woman.

Nel 2007 David Eick ha voluto riportare in vita il personaggio di Jaime Sommers che negli anni si è rivelato un'influente icona femminista della fantascienza televisiva, producendo una serie remake e reboot della serie La donna bionica, dando così vita alla serie televisiva Bionic Woman, di cui è stato il produttore esecutivo assieme a Laeta Kalogridis e Jason Smilovic. La serie è stata realizzata per l'emittente televisiva NBC, che aveva già trasmesso la terza stagione della serie originale ed era in possesso dei diritti televisivi del titolo.

A interpretare il personaggio protagonista viene ingaggiata l'attrice britannica Michelle Ryan e il personaggio di Jaime Sommers viene radicalmente ridisegnato: le sue origini, la sua professione, la sua biografia e in parte anche la tecnologia bionica, vengono completamente riscritti. Jaime non è più una campionessa di tennis, ma una barista di San Francisco originaria dell'Iowa, dotata di protesi cibernetiche che le conferiscono forza e poteri superiori, che viene assunta come agente segreto da un'organizzazione antiterroristica. Nella serie compaiono diversi attori protagonisti di un'altra celebre serie televisiva prodotta da Eick, Battlestar Galactica, tra cui Katee Sackhoff, Callum Keith Rennie, Mark Sheppard e Aaron Douglas.

Dopo il successo iniziale dei primi episodi della serie, tuttavia, gli ascolti sono progressivamente diminuiti, a questo si è aggiunto lo sciopero del sindacato degli sceneggiatori e alcuni problemi sorti tra gli autori della serie. Sono così stati trasmessi solo otto episodi e nel marzo 2008 la NBC ha ufficialmente cancellato la serie.[4][5][6]

Cinema

Secret of Bigfoot

Nel 1979 è stato distribuito nei cinema degli Stati Uniti e di altri paesi il film Secret of Bigfoot, per la regia di Alan Crosland Jr., composto dall'assemblaggio del doppio episodio della terza stagione Il segreto del bigfoot - 1ª parte e Il segreto del bigfoot - 2ª parte, trasmessi rispettivamente il 1º e il 4 febbraio 1976.

Squali!

Lo stesso argomento in dettaglio: Squali!.

Nell'ottobre del 1979 è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane il film Squali!, costituito dai primi due episodi della quinta stagione, Squali - 1ª parte e Squali - 2ª parte (Sharks: Part 1 e Sharks: Part 2, originalmente trasmessi rispettivamente l'11 e il 18 settembre 1977), all'epoca ancora inediti al pubblico italiano, montati insieme.[7][8][9]

The Six Billion Dollar Man

Nel novembre 2014 è stata annunciata la messa in cantiere del progetto per un film reboot del franchise, intitolato The Six Billion Dollar Man (lett. "L'uomo da sei miliardi di dollari"). Il film avrebbe dovuto vedere alla regia Peter Berg, e, nei panni del protagnista Steve Austine, l'attore Mark Wahlberg, ed essere inoltre prodotto dai medesimi per la Weinstein Company e la Dimension Films con l'apporto della Universal.[senza fonte] Il film avrebbe dovuto presentare una bionica e delle tecnologia più moderne e aggiornate.[10]

La sceneggiatura è stata affidata all'argentino Damián Szifrón, che ha affermato in un comunicato: "Non potrei essere più onorato e riconoscente", commentando il suo ingaggio da parte della Weinstein Company, produttrice dell'operazione, "Sfide di questa portata rappresentano una grande opportunità. I temi che circondano questa serie così amata permettono la creazione di un memorabile film d'azione e fantascienza e anche di un coraggioso thriller di spionaggio. Le aspettative sono alte, e farò del mio meglio per consegnare una solida base per un'eccezionale esperienza cinematografica.".[senza fonte]

A gennaio 2021[11] la data di uscita del film con protagonista Mark Wahberg è ancora ignota, nonostante i cambi di regista, che hanno visto Peter Berg sostituito prima da Damián Szifrón, in seguito da Travis Knight.[10] Anche lo sceneggiatore è stato sostituito con gli autori Harve Bennett (già autore della sceneggiatura di alcuni film di Star Trek della serie classica) e Bill Dubuque (creatore, tra le altre cose, della serie televisiva Ozark). Ad agosto 2024, nonostante siano passati ormai dieci anni dall'annuncio della produzione, Mark Wahlberg ha promesso aggiornamenti a breve, dimostrandosi ottimista e determinato a portare a termine il progetto nonostante i ritardi e nonostante il budget sia aumentato a causa dell'inflazione.[10]

Dischi

Audiolibri

La Peter Pan Records e la sua compagnia gemella Power Records hanno pubblicato numerosi album in vinile contenenti storie originali, compreso un adattamento del primo film per la televisione, in versione radiodramma, molti dei quali sono poi stati adattati come fumetti da leggere ascoltando il disco. Sono stati pubblicati tre album di storie originali, compreso un album a tema natalizio. Storie individuali sono state distribuite anche in altri formati, compresi singoli da 7".

Colonne sonore

I titoli di testa e di coda dei film per la televisione del 1973 Vino, donne e guerra e Complotto internazionale, utilizzavano una canzone scritta da Glen A. Larson e cantata da Dusty Springfield, con corista Ron "Escalade" Piscina. Questa canzone è stata utilizzata anche come musica per promuovere la serie L'uomo da sei milioni di dollari. Quando la serie L'uomo da sei milioni di dolari è iniziata, la canzone è stata sostituta con un brano strumentale composto da Oliver Nelson. Il primo episodio regolare, Popolazione: zero (Population: Zero ), trasmesso il 18 gennaio 1974, ha introdotto un nuovo elemento nella sequenza di apertura: la voce fuori campo di Oscar Goldman che spiega la logica alla base della creazione di un uomo bionico. La narrazione della prima stagione e la disposizione dei titoli di testa del tema di Nelson erano più brevi rispetto a quelle utilizzate dalla seconda stagione in poi. Entrambi questi brani musicali non sono mai stati pubblicati dai rispettivi autori nella loro discografia.

Nelll'edizione italiana della serie televisiva, venne utilizzata come sigla la canzone Se, cantata da Nino Buonocore. Nell'edizione italiana della serie La donna bionica, per i titoli di testa è stato usato il brano Bambola bambina, cantato da Jimmy Fontana. Successivamente la sigla è stata sostituita con il tema musicale Dei di Formisano-Pennino. Entrambi questi brani sono stati pubblicati nel 1981 rispettivamente come 45 giri Se/Palinuro bar e Bambola bambina/La donna bionica, il primo da RCA Italiana, il secondo da RCA Original Cast.

Fumetti

La Charlton Comics ha pubblicato sia un fumetto a colori che una rivista illustrata in bianco e nero, contenenti avventure originali e diversi adattamenti del primo film per la televisione. Mentre il fumetto è strettamente basato sulla serie e rivolto a un pubblico giovane, la rivista ha toni più cupi e violenti e sembra basarsi maggiormente sulla versione letteraria del personaggio, rivolta a lettori adulti. Entrambe le riviste sono state cancellate più o meno nello stesso periodo in cui è terminata la serie televisiva. Gli artisti Howard Chaykin e Neal Adams hanno collaborato frequentemente con entrambe le pubblicazioni. Steve Kahn, che in precedenza aveva pubblicato riviste sui Beatles e la rivista per fan adolescenti FLiP, ha cllaborato con MCA e Charlton nella supervisione e nella pubblicazione di questi libri.

È stata prodotta anche una versione a fumetti britannica, scritta da Angus P. Allan, disegnata da Martin Asbury e stampata nel fumetto televisivo Look-In. Più o meno quando entrambe le serie televisive terminarono nel 1978, questa e la striscia Bionic Woman di Look-In si fusero in un unico titolo chiamato Bionic Action. Una serie di strisce a fumetti indipendenti è stata stampata sulla confezione di una serie di kit di modelli della Fundimensions basati sulla serie. In Colombia, una serie di fumetti in bianco e nero con disegni e storie di Jorge Peña è stata pubblicata alla fine degli anni settanta. Questa serie è stata concessa in licenza dagli studi Universal a GRECO (Grupo Editorial Colombiano), allora noto come Editoral Cinco, ora parte del Grupo Editorial Televisa. In Francia, Télé-Junior, una rivista dedicata agli adattamenti a fumetti di tutti i tipi di serie televisive e cartoni animati, ha anche pubblicato un fumetto intitolato L'Homme qui valait trois milliards (lett. "L'uomo che valeva tre miliardi"), con illustrazioni di Pierre Le Goff e storie di P. Tabet e Bodis. Un tascabile contenente la ristampa di diversi episodi di questa rivista è stato pubblicato nell'ottobre 1980.

Nel 1996, è stata annunciata una nuova serie di fumetti intitolata Bionix, che sarebbe dovuta essere pubblicata dalla Maximum Press. Il fumetto avrebbe dovuto essere una versione aggiornata sia de L'uomo da sei milioni di dollari che de La donna bionica e avrebbe dovuto presentare nuove caratterizzazioni dei due personaggi. Sebbene la rivista fosse già stata ampiamente pubblicizzata su riviste specializzate in fumetti, alla fine non è stata mai pubblicata.[12]

Il 24 agosto 2011 la Dynamite Comics ha pubblicato il primo numero di The Bionic Man, un adattamento scritto da Kevin Smith e basato su una sceneggiatura che aveva scritto per una versione cinematografica degli anni novanta mai prodotta de L'uomo da sei milioni di dollari. Dopo averne concluso l'adattamento in fumetti della serie televisiva nella primavera del 2012, la serie di fumetti ha comnciato a pubblicare storie originali, così come a una rivisitazione della trama originale del doppio episodio della terza stagione Il segreto del bigfoot - 1ª parte e Il segreto del bigfoot - 2ª parte (The Secret of Bigfoot: Part 1 e The Secret of Bigfoot: Part 2, originalmente trasmessi il 1º e il 4 febbraio 1976). Qualche mese dopo ha fatto seguito un fumetto spin-off che rivisita La donna bionica e, nel gennaio 2013, la Dynamite ha lanciato una miniserie crossover, The Bionic Man vs. The Bionic Woman. Le illustrazioni di queste serie, copertine e interni, variano tra Austin reso con le sembianze di Lee Majors e non. All'inizio del 2014, la Dynamite ha interrotto i titoli reboot e li ha sostituiti con una nuova serie, The Six Million Dollar Man Season 6, che prosegue le avventure di Austin oltre le storie presentate nella serie televisiva e che contiene personaggi non solo con le sembianze di Lee Majors, ma anche di altri attori ricorrenti della serie come Richard Anderson e Darren McGavin, quest'ultimo nel ruolo di Oliver Spencer, tra i protagonisti del film per la televisione Dalla luna al deserto. Jaime Sommers è stata reintrodotta a partire dal numero 3, con una serie di fumetti spin-off intitolati The Bionic Woman Season 4, annunciati nel giugno 2014 e poi lanciati nell'autunno successivo. Successivamente la Dynamite ha pubblicato altri titoli crossover che vedono il personaggio di Jaime Sommers collaborare coi personaggi di Charlie's Angels o con Lynda Carter (la Wonder Woman della serie televisiva tratta dai fumetti DC Comics Wonder Woman, oltre a un crossover con Steve Majors che incontra personaggi di G.I. Joe.

Personaggi

Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi de L'uomo da sei milioni di dollari.

Protagonista del franchise è il personaggio di Steve Austin, interpretato da Lee Majors e creato da Martin Caidin per i suoi romanzi e in seguito adattato per la televisione da Kenneth Johnson. Protagonista secondaria, principalmente dello spin-off La donna bionica e del suo remake Bionic Woman, è il personaggio di Jaime Sommers, interpretata nella serie originale da Lindsay Wagner e nel remake da Michelle Ryan, creata non da Caidin per i suoi romanzi, ma da Johnson per la serie televisiva originale e adattata da David Eick per la serie remake.

Entrambi i personaggi protagonisti, Steve Austin e Jaime Sommers, sono considerati delle icone televisive della fantascienza degli anni settanta, e Jaime Sommers è inoltre considerata una icona femminista, al pari di altri personaggi immaginari femminili dotati di forza e iniziativa, come ad esempio Wonder Woman.[1][2][3]

Lee Majors nei panni di Steve Austin
  • Steve Austin è un ex astronauta, in seguito agente dell'OSO/OSI, che, a seguito di un incidente aereo militare quasi mortale, come risultato di un progetto governativo classificato, è stato ricostruito nel primo "uomo bionico" del mondo, subendo l'impianto di numerose protesi cybernetiche artificiali chiamate appunto "bioniche". È il protagonista della serie di romanzi Cyborg di Martin Caidin e della serie televisiva da essi tratta, L'uomo da sei milioni di dollari, apparendo inoltre in tutti gli spin-off, La donna bionica e i film per la televisione, ma non nella serie remake Bionic Woman.
    Per mantenere la plausibilità dello spettacolo, il produttore Kenneth Johnson ha fissato limiti molto specifici alle capacità di Steve Austin.[13] Gli impianti hanno ad esempio il difetto che il freddo interferisce con le loro funzioni tuttavia, quando Austin torna a una temperatura più calda, gli impianti riacquistano rapidamente la piena funzionalità. La prima stagione ha anche stabilito che i bionici di Austin non funzionano correttamente nella micro-gravità dello spazio, anche se in seguito questo viene modificato. L'occhio bionico inoltre è vulnerabile all'attacco con ultrasuoni, con conseguente cecità e vertigini. Non è spiegato comunque come il corpo organico di Austin sia in grado di resistere allo stress dell'hardware bionico o alle prestazioni di capacità sovrumane.
    I miglioramenti bionici di Austin sono: l'occhio sinistro bionico, che ha un obiettivo zoom 20.2:1, una funzione di visione notturna e altro; gambe bioniche, che gli permettono di correre ad alta velocità e fare grandi salti; braccio bionico, che ha la forza equivalente di un bulldozer e contiene un segnalatore Geiger.
    Per indicare agli spettatori che Austin sta usando i suoi miglioramenti bionici, le sequenze con lui che compie compiti sovrumani vengono presentate al rallentatore e accompagnate da un effetto sonoro elettronico che è diventato caratteristico della serie.
    Il personaggio di Stve Austin è stato interpretato dall'attore Lee Majors in tutte le sue apparizioni. Nella distribuzione in italiano de L'uomo da sei milioni di dollari e La donna bionica, il personaggio è stato doppiato da Roberto Del Giudice.[14][15]
  • Jaime Sommers è una campionessa di tennis che, in seguito a un incidente, viene sottoposta a un intervento chirurgico nel quale le vengono innestati una serie di impianti bionici, facendola diventare la "donna bionica", dotata di particolari poteri e capacità che ne fanno una "super eroina". Inizialmente fidanzata di Steve Austin nella serie L'uomo da sei milioni di dollari, ha una crisi di rigetto nei confronti degli impianti bionici e viene data per morta. Successivamente viene riportata in vita e diviene protagonista della serie spin-off La donna bionica, nella quale diventa a sua volta un agente segreto, mantenendo al contempo una "identità segreta" in cui lavora come insegnante.
    Nella serie remake Bionic Women viene rimosso ogni legame con Steve Austin e il personaggio è una barista che, divenuta la "donna bionica" viene ingaggiata da un organismo segreto antiterroristico.
    Jaime Sommers non è stata creata da Martin Caidin, ma dallo sceneggiatore e produttore Kenneth Johnson, appositamente per l'arco narrativo de L'uomo da sei milioni di dolari che la vede inizialmente coinvolta. La seconda Jaime Sommers è invece opera del creatore della serie remake, David Eick.
    Jaime Sommers è stata interpretata da Lindsay Wagner in tutte le sue apparizioni dal 1975 al 1994 e da Michelle Ryan nella serie televisiva Bionic Woman del 2007. Nella distribuzione in italiano de L'uomo da sei milioni di dollari e La donna bionica è stata doppiata da Franca De Stradis, mentre nel film Scontro bionico è stata doppiata da Maria Pia Di Meo e nella serie televisiva remake Bionic Woman da Domitilla D'Amico.
  • Oscar Goldman è il direttore delle operazioni dell'OSO/OSI e diretto superiore di Steve Austin e di Jaime Sommers. Il personaggio è stato creato da Martin Caidin per il suo romanzo Cyborg, venendo ripreso sia nella serie L'uomo da sei milioni di dollari, dove fa il suo debutto nel secondo film per la televisione Vino, donne e guerra, che nello spin-off La donna bionica. Compare inoltre nei film per la televisione sequel trasmessi tra gli anni ottanta e gli anni novanta.
    Nel primo film per la televisione, Dalla Luna al deserto, Goldman viene rimpiazzato da un altro personaggio, Oliver Spencer (intepretato da Darren McGavin), per poi ritornare nella serie televisiva. Il rapporto tra la versione televisiva di Austin e Oscar è molto più amichevole della loro controparte letteraria, sebbene in numerosi episodi Austin si dimostri frustrato dall'essere il "cagnolino bionico" dell'OSI.
    Oscar Goldman viene interpretato in tutte le sue apparizioni dall'attore statunitense Richard Anderson, doppiato in italiano da Germano Longo.[14][15]
  • Rudy Wells è il medico e supervisore primario della tecnologia bionica di Steve Austin e di Jaime Sommers. Il personaggio compare sia nella serie L'uomo da sei milioni di dollari che nella serie spin-off La donna bionica, oltre che nei film per la televisione.
    Rudy Wells viene interpretato da Martin Balsam, nel primo film per la televisione Dalla luna al deserto (1973); da Alan Oppenheimer, nei film per la televisione Vino, donne e guerra (1973) e Complotto internazionale (1973) e nelle prime tre stagioni de L'uomo da sei milioni di dollari (1974-1975); da Martin E. Brooks, nelle ultime tre stagioni de L'uomo da sei milioni di dollari (1975-1978), ne La donna bionica (1976-19783), nei film per la televisione Il ritorno dell'uomo da sei milioni di dollari (1987), Scontro bionico (1989) e Il ritorno della donna bionica (1994).
    Nell'edizione in italiano della serie televisiva L'uomo da sei milioni di dollari, sia nell'interpretazione di Oppenheimer, che in quella di Brooks, viene doppiato da Oliviero Dinelli.[14]

Merchandising

  • Nel 1975 la Kenner, che più tardi diverrà nota per le action figure da 3,75 pollici (9,5 cm) di Guerre stellari e della DC Comics, produsse un'action figure di 13 pollici (33 cm) con abiti in stoffa raffigurante Steve Austin.[16] La linea comprende molti abiti, accessori, playset e veicoli, oltre ad altri giocattoli, non destinati all'action figure, tra cui un set Play-Doh, un visore stereoscopico See-A-Show e un proiettore Give-A-Show.[16] Dell'action figure, tra il 1975 e il 1978, ne sono state prodotte tre versioni, e inoltre è stata realizzata l'action figure del Bionic Bigfoot, lo "scimmione" protagonista di uno dei più noti episodi della serie televisiva; quella del Maskatron, un robot che aveva la possibilità di cambiare faccia; quella di Oscar Goldman; la Montgomery Ward, inoltre, ha realizzato anche l'action figure del Dr. Kromedome, definito il Bionic Villain.[16]
    L'action figure di Steve Austin è stata uno dei giocattoli più popolari negli Stati Uniti degli anni settanta.[16] La prima versione del giocattolo, distribuita nel 1975, era dotato, tra le altre cose, di un "occhio telescopico", ovvero una lente al posto dell'occhio sinistro, che permetteva ai bambini di guardare attraverso di esso.[16] Il personaggio era inoltre dotato di un "braccio bionico" in grado di sollevare fino a 2 libbre (0,91 kg), emettendo dei suoni elettronici, e la pelle poteva essere sollevata così da mostrare gli impianti bionici sottostanti.[16] La versione uscita nel 1976 apportava alcune differenze, la più importante delle quali era il cosiddetto bionic grip, sostanzialmente, premendo un pulsante sulla schiena, l'action figure era in grado di "afferrare" qualsiasi oggetto e sollevarlo.[16] La terza versione, infine, distribuita nel 1978, era dotata di un bionic arm, cioè di un "braccio bionico", che permetteva al personaggio di sferrare un colpo di karate (similmente al Big Jim della Mattel).[16]
    Con il successo della serie televisiva La donna bionica, la Kenner nel biennio 1976-1977 mette in produzione anche l'action figure di Jaime Sommers.[17] La linea comprende tra l'altro: il personaggio Fembot, ovvero un personaggio sullo stile del personaggio Maskatron: una testa robotica, con facce intercambiabili; Jaime Sommers, distribuita in tre varianti, con diversi abiti; numerosi set di abiti; alcuni playset, tra cui un salone di bellezza, due case, la scrivania della classe scolastica dove Jaime Sommers insegna, un'automobile stile Corvette e, così come per la sua controparte maschile, un set Play-Doh, un proiettore Give A Show e un visore stereoscopico See-A-Show.[17]

Accoglienza

Troy Brownfield di The Saturday Evening Post sottolinea la valenza del personaggio di Steve Austin come icona televisiva degli anni settanta, ricordando che così come il primo film che ha preceduto la serie, L'uomo da sei milioni di dollari - Dalla Luna al deserto, anche la serie stessa che lo vede protagonista, siano stati un immediato successo di pubblico per l'emittente televisiva ABC, in quegli anni.[1] Brownfield sottolinea inoltre come il personaggio del cyborg Steve Austin abbia avuto un grosso impatto nella cultura dell'epoca e abbia esercitato una notevole influenza nella creazione di serie e personaggi della fantascienza televisiva successivi, tra cui il personaggio di Cyborg, della DC Comics, presente in fumetti, animazione e nei film del DC Extended Universe; i Borg, la specie aliena aggressiva proveniente dal Quadrante Delta della galassia dell'universo di Star Trek; o ancora nel wrestling, dove Steve Anderson ha adottato il ring name di Steve Austin.[1]

La Jaime Sommers originaria, interpretata da Lindsay Wagner, è considerata un'icona femminista, venendo definita dalla rivista Time nel 1976 come "una Wonder Woman dei giorni nostri" e nel 1977 come "l'argomento più attraente per il femminismo".[18][19] La donna bionica è stata trasmessa in un periodo in cui "il movimento ERA (Equal Rights Amendment) era molto vivo", secondo quanto affermato dal produttore della nuova serie, David Eick. "La donna bionica è statala prima serie televisiva in cui la donna non era la moglie o la fidanzata o la madre del ragazzo".[20] Nonostante questi riscontri, altri notano la contraddizione intrinseca nei personaggi femministi degli anni settanta, come la Jaime Sommers de La donna bionica, anche la Wonder Woman interpretata da Lynda Carter nell'omonima serie televisiva o le tre Charlie's Angels, tutte donne "oggettificate" dagli uomini per trasmettere un messaggio di lipstick feminism.[21] Nel 2004, il personaggio di Jaime Sommers, nella sua prima versione interpretata da Lindsay Wagner, è stato inserito nella lista dei 100 migliori personaggi televisivi di Bravo.[22] AOL l'ha inserita tra le 100 attrici televisive interpreti dei personaggi più memorabili.[23]

La nuova incarnazione di Jaime Sommers, interpretata da Michelle Ryan, è stata criticata dai critici televisivi perché rappresenterebbe più stereotipi di genere rispetto all'originale, Annalee Newitz di AlterNet sostiene che il personaggio non sia più una donna in carriera indipendente (professionista di tennis e insegnante) ma piuttosto una studentessa universitaria e barista, che nonostante venga descritta come dotata di un quoziente intellettivo molto alto, non è altrimenti in grado di essere "l'eroina definitiva della liberazione delle donne" che era stata l'originale.[24] Lindsay Wagner, l'originale "Donna Bionica", ha definito la nuova serie come "oscura, cupa e violenta", descrivendo la nuova Jaime, interpretata da Michelle Ryan, in questi termini: "È un personaggio femminile forte e combattivo... Ha una sua vulnerabilità. È molto affettuosa e compassionevole. Penso che abbia una morale elevata. Mette sempre in discussione le cose. Dice: 'Noi siamo i buoni, e non penso che sia giusto'.".[25][26] Sostenendo, inoltre, che "È anche un vero maschiaccio. È vera. Penso che sia molto con i piedi per terra e abbia un buon cuore, ma ha anche un certo carattere.".[26] Sono stati tracciati parallelismi tra la nuova Jaime e le eroine degli anni novanta che l'hanno preceduta. Alcuni commentatori hanno sottolineato una somiglianza con Buffy Summers, protagonista della serie televisiva soprannaturale Buffy l'ammazzavampiri, nel senso che le è stato dato, suo malgrado, un pesante fardello da sopportare.[26] Ciò si estende anche alla relazione tra Jaime e la sua controparte e antagonista, la nemica Sarah Corvus, che viene descritta dai recensori come simile alla dinamica tra Buffy e la sua antagonista Faith Lehane in Buffy l'ammazzavampiri.[27] Altri commentatori affermano che la relazione tra Jaime e il direttore del programma di bionica Jonas Bledsoe è parallela a quella tra Buffy e il suo mentore Rupert Giles, così come il Gruppo Berkut svolge all'interno della trama un ruolo similare a ciò che il Consiglio degli Osservatori fa in Buffy, ovvero quello degli "oppressori patriarcali".

Influenze culturali

  • Nel 1975 il musicista jazz Richard Holmes ha pubblicato un album di genere jazz-funk intitolato Six Million Dollar Man, contenente tra le altre cose una sua versione del tema della serie televisiva L'uomo da sei milioni di dollari.
  • In Brasile, durante la dittatura militare, alcuni importanti funzionari del governo, precedentemente eletti tramite suffragio indiretto, furono nominati dal Presidente del Brasile o eletti indirettamente tra una rosa di candidati scelti dal presidente stesso. Tali politici furono soprannominati "bionici" (in portoghese biônicos), a causa della popolarità della serie televisiva e dell'associazione con il percepito potere straordinario e l'influenza detenuta dai funzionari stessi. Tra il 1964 e il 1985, il Brasile arrivò ad avere senatori, governatori e sindaci "bionici". Con la Costituzione del Brasile, promulgata nel 1988, tutte le nomine "bioniche" furono abolite.[28][29][30]
  • In Indonesia, nel 1981, il gruppo comico Warkop ha pubblicato una commedia-parodia della serie intitolata Manusia 6.000.000 Dollar (lett. "L'uomo da sei milioni di dollari").[31]
  • Il popolare wrestler professionista Steven James Anderson, ha dichiarato durante il discorso al suo inserimento nella WWE Hall of Fame, che ha scelto lo pseudonimo di Steve Austin perché fan della serie televisiva L'uomo da sei milioni di dollari.

Filmografia

Cinema

Televisione

Libri

Serie originale

Novelizzazioni

  • (EN) Mike Jahn, Wine, Women and War.
  • (EN) Evan Richards, Solid Gold Kidnapping.
  • (EN) Jay Barbree, Pilot Error.
  • (EN) Mike Jahn, The Rescue of Athena One.
  • (EN) Mike Jahn, The Secret of Bigfoot Pass.
  • (EN) Mike Jahn, International Incidents.

Discografia parziale

Colonna sonora

Singoli

Audiolibri

Album

  • 1976 - The Six Million Dollar Man - Volume 2 (Power Records)
  • 1977 - Six Million Dollar Man (Peter Pan Records)
  • 1977 - The Six Million Dollar Man - Hear 4 Exciting New Stories (Power Records)
  • 1978 - The Six Million Dollar Man - Hear 4 Exciting Christmas Adventures (Peter Pan Records)

Singoli

  • 1976 - Six Million Dollar Man - The Bionic Berserker
  • 1978 - The Toymaker / The Kris Kringle Caper (Elves Revolt)

Note

Annotazioni
  1. ^ Il personaggio è assente solamente nella serie televisiva remake Bionic Woman.
Fonti
  1. ^ a b c d (EN) Troy Brownfield, 50 Years Ago: The Six Million Dollar Man Began His (Really Fast) Run, in The Saturday Evening Post, Saturday Evening Post Society, 24 gennaio 2024. URL consultato il 26 dicembre 2024.
  2. ^ a b c David Greven, 2020
  3. ^ a b c (EN) Wonder Woman: Feminist Icon?, in The New York Historical, The New-York Historical Society, 21 dicembre 2020. URL consultato il 27 novembre 2024.
  4. ^ Leo Lorusso, La NBC smonta la donna bionica?, in Corriere della Fantascienza, Delos Books, 21 novembre 2007. URL consultato il 18 aprile 2014.
  5. ^ Leo Lorusso, Serie tv: i problemi non finiscono mai, in Corriere della Fantascienza, Delos Books, 26 ottobre 2007. URL consultato il 18 aprile 2014.
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Bibliografia

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