Pochissimo è noto della vita di questo pittore: si suppone possa essere nato a Rottweil, soltanto perché di questa città era il padre Hans, pittore anch'egli, il quale forse si trasferì intorno al 1431 a Costanza, dove si stava tenendo il noto, importante Concilio, e di qui, successivamente, nella ricca Basilea.
È certo che in questa città Konrad risiedeva nel 1434, quando aveva ottenuto l'iscrizione alla Corporazione dei pittori - la Himmelzunft - divenendone cittadino nel 1435 con un atto in cui è nominato «Konrad Witz di Rotwilr, pittore». Quello è anche l'anno in cui sposa Ursula Treyger, nipote di un pittore di Tubinga, Niklaus Rusch, detto «mastro Lawelin», collaborando con lui ad affrescare - ma l'opera è stata distrutta - una sala dell'Arsenale cittadino.
Il successo dovette presto arridergli, se Konrad poté acquistare casa nella Freienstraße, nel pieno centro della città. Seguì a Ginevra il cardinaleFrançois de Mies, per il quale concluse nel 1444 il grande altare della cattedrale di San Pietro. Da quell'anno non si hanno di lui più notizie: nel 1446 la moglie risulta già vedova, con cinque figli a carico, dei quali, nel 1447, il padre del pittore assume la tutela.
Le sue opere, pur risentendo dell'influsso di Van Eyck, hanno un senso nuovo della prospettiva e del rapporto tra spazio e figure.[1]