La tomba, che non venne mai ultimata né rifinita, è costituita da un'anticamera da cui si diparte un corridoio in discesa che termina in una scala cui segue un secondo corridoio che termina in quella che, se fosse stata ultimata, sarebbe verosimilmente stata la camera funeraria con un pilastro centrale ed una camera laterale ancora piena di detriti[1]. Durante i lavori di scavo della successiva tomba KV47 di Siptah, gli operai sconfinarono nella KV32
Scoperta e scavata da Victor Loret nel 1898, è stata scavata nel 2000-2001 nell'ambito del MISR Project: Mission Siptah-Ramses X[2].
Solo il rinvenimento di alcune suppellettili funerarie recanti il suo nome, ha consentito di assegnarla alla regina Tia’a, moglie di Amenhotep II e madre di Thutmosi IV.
Scavi sistematici della KV32 sono stati eseguiti solo nel 2010-2015, nell'ambito del The University of Basel King’s Valley Project (trad. Progetto Valle dei Re dell’Università di Basilea) [N 2][3]. Le risultanze di questi nuovi scavi hanno consentito di confermare la titolarietà della regina Tia’a.
Note
Approfondimenti
^Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.
Hanna Jenni, and Andreas Dorn, and Elina Paulin-Grothe, and David Aston: Das Grab der Königin Tiaa im Tal der Könige (KV 32). Swiss Egyptological Studies, SES, 1. Basel 2021. (online: https://edoc.unibas.ch/81215/)