Prodotto dal 1919 al 1932 e caratterizzato principalmente dalla superficie in metallo ondulato, tecnologia comune ai primi modelli Junkers, fu uno dei più rappresentativi modelli di velivolo destinati al mercato dell'aviazione commerciale del primo dopoguerra e il primo aereo commerciale completamente metallico avviato alla produzione in serie.
Storia del progetto
Con la conclusione della prima guerra mondiale, il cui termine avverso all'Impero tedesco comportò lo smembramento dei suoi territori e la creazione della Repubblica di Weimar, l'aviazione tedesca venne pesantemente ridimensionata come previsto dalle clausole imposte dal Trattato di Versailles. I modelli militari vennero quasi interamente distrutti e i sopravvissuti furono smilitarizzati e, con opportune modifiche, ricondizionati per un uso esclusivamente civile, tuttavia i modelli che permettessero il trasporto di un sostanziale numero di passeggeri erano quasi inesistenti. In quest'ambito alcune aziende tedesche avviarono lo sviluppo di modelli specifici progettati fin dall'inizio per poter essere utilizzati in questo ruolo.
Hugo Junkers, proprietario dell'azienda che portava il suo nome con sede a Dessau, incaricò il suo ingegnere capo Otto Reuter, direttore del suo ufficio tecnico, di progettare un modello concettualmente moderno da poter proporre alle emergenti compagnie aeree nazionali. Reuter, che aveva già collaborato allo sviluppo dei caccia monoplani Junkers J 3 e J 7, sfruttò l'esperienza acquisita nel realizzare velivoli interamente metallici avviò il progetto di un modello che ne manteneva le caratteristiche generali: monomotore, monoplano ad ala bassa a sbalzo con cabina di pilotaggio aperta, scompartimento passeggeri chiuso e carrello d'atterraggio fisso.
Utilizzatori
Civili
Lo Junker F 13 marche CH 92 della compagnia aerea svizzera Ad Astra Aero.
3 esemplari con matricola militare operativi nel periodo 1925-1933. Un esemplare dotato di apparecchiatura fotografica per la rilevazione aerea operò per conto del Turkish Mapping Command nel periodo 1933-1938 (serie No: 882).[5]