Nacque da una famiglia povera, e trascorse la sua infanzia e la prima giovinezza tra numerosi fratelli e sorelle, in un clima di indigenza materiale ma intellettualmente stimolante. Fin da piccola mostrò un'estrema timidezza e sensibilità che la fecero apparire diversa dagli altri bambini. Riuscì a diplomarsi come insegnante, ma successivamente non fu considerata "normale" e idonea all'insegnamento. Le venne fatta una diagnosi di schizofrenia, e fu internata per otto anni in manicomio, dove fu sottoposta a circa 200 trattamenti di elettro-shock. I medici dell'Istituto per Malattie Mentali nel quale fu rinchiusa volevano lobotomizzarla.
Fu liberata da questa situazione grazie alla pubblicazione di alcuni suoi libri e dai riconoscimenti che il mondo letterario cominciò a tributare alla sua creatività di scrittrice e poetessa tra i quali il Commonwealth Writers' Prize nel 1989 per La leggenda del fiore della memoria[1]. Fu candidata due volte al premio Nobel per la letteratura, l'ultima nel 2003.
Morì nel 2004 di leucemia, nella sua cittadina natale.
Principali traduzioni italiane delle opere di Janet Frame:
Volti nell'Acqua (1963)
La laguna e altre storie; traduzione di Antonella Sarti (1998) - Titolo originale Lagoon and other stories
Dentro il muro; traduzione di Lidia Perria (1990) - Titolo originale Faces in the water - ISBN 88-356-0034-0;
Un angelo alla mia tavola: autobiografia; traduzione di Lidia Zazo (1991 - 1992) - Comprende: L'isola del presente: autobiografia; traduzione di Lidia Zazo - Titolo originale To the Is-Land; Un paese di fiumi: autobiografia; traduzione di Lidia Zazo; La città degli specchi: autobiografia; traduzione di Lidia Zazo
Vivere nel Maniototo, traduzione di Pietro Ferrari (1992) - Titolo originale Living in the Maniototo
Gridano i gufi, traduzione di Laura Noulian (1994) - Titolo originale Owls do cry - ISBN 88-7746-718-5
La leggenda del fiore della memoria; traduzione, note e postfazione di Simone Garzella (2007) - Titolo originale The carpathians - ISBN 9788873713463
Parleranno le tempeste (2017); traduzione e note di Eleonora Bello e Francesca Benocci; prefazione di Pamela Gordon (Janet Frame Literary Trust) - ISBN 978-88-97308-39-3