Indite
L'indite (simbolo IMA: Idt[8]) è un minerale molto raro del supergruppo dello spinello e in particolare dei tiospinelli, nella cui famiglia occupa un posto nel sottogruppo della linnaeite; appartiene alla classe minerale dei "solfuri e solfosali" con composizione chimica FeIn2S4[2] e quindi, da un punto di vista chimico, è un solfuro di ferro-indio. Etimologia e storiaL'indite è stato scoperto insieme alla dzhalindite nel deposito di stagno Dzhalinda sui Monti Xiao Hinggan (in russo: Малый Хинган) nel territorio di Chabarovsk (circondario federale dell'Estremo Oriente, Russia). L'analisi e la prima descrizione furono effettuate nel 1963 da Alexander Dmitrievich Genkin (Александр Дмитриевич Генкин; 1919-2010)[9] e I.V. Muravieva, che chiamarono il minerale come il componente principale, l'indio.[10] In un rapporto dell'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) del 1967, l'indite e la dzhalindite, insieme a molti altri minerali che sono stati descritti per la prima volta negli ultimi cinque anni, sono stati riconosciuti come specie minerali indipendenti da una maggioranza di oltre il 60% della Commissione per i Nuovi Minerali e i Nomi dei Minerali.[11] Il campione tipo dell'indite è esposto nel museo dell'"Università Mineraria Statale di San Pietroburgo" con il numero di collezione 1069/1 e nel Museo Mineralogico, intitolato ad A.J. Fersman dell'Accademia russa delle scienze di Mosca con il numero di catalogo nº 65279.[12] ClassificazioneNella Sistematica dei lapis (Lapis Systematik) di Stefan Weiß l'indite è elencata nella classe dei "solfuri e solfosali" e nella sottoclasse dei "solfuri con [il rapporto di massa] metallo:S,Se,Te < 1:1", dove il minerale forma il "gruppo della linnaeite" insieme a bornhardtite, carrollite, cuprokalininite, daubréelite, fletcherite, florensovite, greigite, cadmoindite, kalininite, linnaeite, polidimite, siegenite, trüstedtite, tyrrellite e violarite con il numero di sistema II/D.01.[13] La nona edizione della classificazione dei minerali di Strunz, aggiornata dall'IMA fino al 2009,[14] elenca l'indite nella classe "2. Solfuri e solfosali (solfuri, seleniuri, tellururi; arseniuri, antimoniuri, bismuturi; solfoarseniuri, solfoantimonuri, solfobismuturi, ecc.)" e nella sottoclasse "2.D Solfuri metallici, M:S = 3:4 e 2:3"; questa viene ulteriormente suddivisa in base al rapporto tra metallo (M) e zolfo (S) in modo che l'indite possa essere trovata nella sezione "2.DA M:S = 3:4" dove insieme a cadmoindite, cuproiridsite, cuprokalininite, cuprorhodsite, ferrorhodsite, fletcherite, florensovite, greigite, kalininite, malanite, trüstedtite, bornhardtite, carrollite, daubréelite, linnaeite, polidimite, siegenite, tyrrellite, violarite e xingzhongite forma il sistema nº 2.DA.05.[15] Tale classificazione è mantenuta anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat dove ai minerali già citati si aggiungono berndlehmannite, joegoldsteinite, nickeltyrrellite e shiranuiite.[1] Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, utilizzata principalmente nei paesi di lingua inglese, classifica l'indite nella classe dei "solfuri e solfosali" e lì nella sottoclasse dei "minerali solfuri"; la si trova nel "gruppo della linnaeite (isometrico: Fd3m)" con il numero di sistema 02.10.01 nella sottosezione dei "solfuri – compresi seleniuri e tellururi – con la composizione AmBnXp, con (m+n):p = 3:4".[16] ChimicaNella composizione chimica dell'indite, il minerale è costituito da ferro (Fe2+), indio (In3+) e zolfo (S2−) in un rapporto di 1:2:4. Ciò corrisponde a una frazione di massa (% in peso) di 13,50% in peso di ferro, 55,50% in peso di indio e 31,00% in peso di zolfo.[3] La composizione empirica dei campioni di minerali naturali provenienti dalla località tipo si discosta leggermente dalla composizione ideale con una frazione di massa dell'8,84% in peso di ferro, del 59,3% in peso di indio e del 31,85% in peso di zolfo.[6] Abito cristallinoL'indite cristallizza nel sistema cubico nel gruppo spaziale Fd3m (gruppo nº 227) con la costante di reticolo a = 10,62 Å, oltre a 8 unità di formula per cella unitaria.[4] Origine e giacituraL'indite si forma come minerale secondario mediante processi idrotermali, sostituendo la cassiterite, che è primaria. Oltre a questa, si può trovare anche la dzhalindite come minerale di accompagnamento.[6] A parte la sua località tipo, il deposito di stagno di Dzhalinda sui Monti Xiao Hinggan (Russia), l'indite è stata trovata solo in un altro deposito di stagno, quello di Verkhnee vicino a Kavalerovo. Entrambi i siti si trovano nel circondario federale dell'Estremo Oriente.[17][18] Forma in cui si presenta in naturaL'indite è stata trovata solo sotto forma di piccoli grani di dimensioni comprese tra 0,2 e 0,5 mm o come aggregati minerali grossolani. Il minerale è opaco in qualsiasi forma e mostra una lucentezza metallica sulle superfici dei grani nero ferrosi.[7] Le superfici lucide, tuttavia, appaiono bianche alla luce incidente.[3] Come minerale idiocromatico, l'indite lascia uno striscio nero sulla mattonella di prova.[3] Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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