Ringwoodite
La ringwoodite è un minerale scoperto nel 1969 nel meteorite Tenham[1] e si presume essere presente in quantità abbondante nel mantello terrestre. La ringwoodite è un polimorfo di alta pressione dell'olivina che è stabile alle temperature e pressioni presenti nel mantello terrestre a profondità comprese fra i 525 e i 660 km. La ringwoodite è nota perché la sua struttura è in grado di trattenere acqua all'interno, non allo stato liquido ma sotto forma di ioni idrossido (atomi di ossigeno ed idrogeno legati insieme)[2]. Questa sua caratteristica, unita alle prove della sua presenza nel mantello terrestre, fa supporre che nella zona di transizione del mantello (fra i 400 e i 670 km di profondità) ci possa essere una quantità d'acqua corrispondente ad un oceano[3], secondo altri la quantità stimata è circa il triplo di quella di tutti gli oceani in superficie[4]. L'olivina, la wadsleyite e la ringwoodite sono dei polimorfi trovati nel mantello superiore terrestre. A profondità superiori ai 660 km sono stabili altri minerali tra cui quelli con la struttura della perovskite. Le proprietà di questi minerali determinano molte delle proprietà del mantello. EtimologiaIl nome ringwoodite è stato attribuito in onore del geologo australiano Ted Ringwood (1930-1993), che ha studiato le transizioni di fase polimorfiche dell'olivina e del pirosseno (minerali comuni nel mantello terrestre) a pressioni corrispondenti alla profondità di circa 600 km. MorfologiaOrigine e giacituraNote
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