Idruro di alluminio
L'idruro di alluminio è un composto chimico avente come formula AlH3. È un solido instabile sopra i 150 °C. Ha proprietà riducenti e reagisce violentemente con acqua e altre sostanze protiche liberando idrogeno. Non ha utilizzi pratici significativi, e non è disponibile in commercio. StoriaAlH3 fu sintetizzato per la prima volta nel 1942 da Egon Wiberg (1901-1976).[1] StrutturaL'idruro di alluminio è un solido polimerico. Sono possibili molti polimorfi, chiamati α-, β-, γ-, δ-, ε- e θ-AlH3. La forma α-AlH3 è la più stabile e ne è stata determinata la struttura tramite diffrazione dei raggi X e diffrazione neutronica. Ogni atomo di alluminio è circondato da sei atomi di idrogeno che fanno da ponte ad altri sei atomi di alluminio. Le distanze Al–H sono tutte equivalenti (172 pm) e l'angolo Al–H–Al è di 141°.[2]
SintesiLa sintesi più conveniente si effettua facendo reagire in soluzione eterea di tetraidroalluminato di litio LiAlH4 e tricloruro di alluminio AlCl3 in condizioni rigidamente controllate. A seconda delle condizioni usate si può determinare quale polimorfo ottenere:[3]
ReattivitàL'idruro di alluminio è instabile sopra i 150 °C; ha proprietà riducenti e reagisce violentemente con acqua e altre sostanze protiche liberando idrogeno.[4] ApplicazioniL'idruro di alluminio non ha utilizzi pratici significativi, e non è disponibile in commercio. È stato studiato come possibile additivo per propellenti solidi per razzi.[5] Inoltre, essendo una sostanza contenente idrogeno nel proprio reticolo cristallino, è stato studiato come materiale di potenziale interesse nello sviluppo di veicoli alimentati a idrogeno.[6] Nessuna di queste applicazioni ha finora (2013) avuto successo. NoteBibliografia
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