Quasi tutti i corsi d'acqua che attraversano il territorio comunale di Genova hanno origine sul versante meridionale dell'Appennino Ligure e dopo un breve percorso in direzione nord-sud sfociano nel Mar Ligure; l'unico torrente parzialmente ricompreso nel comune di Genova che nasce sul versante settentrionale dell'Appennino Ligure è lo Stura di Ovada che delimita il confine con il comune di Bosio e quindi con il Piemonte.
Questi corsi d'acqua hanno regime torrentizio e in genere nel periodo estivo sono in stato di secca, mentre in conseguenza delle piogge autunnali e invernali possono verificarsi improvvise piene che talvolta provocano lo straripamento del corso d'acqua stesso, causando anche disastrosi eventi alluvionali; tali eventi sono favoriti dalla forte pendenza dei declivi vallivi, che non consente l'infiltrazione delle acque superficiali e quindi il suo assorbimento da parte del terreno, ma ne alimenta un rapido deflusso a fondovalle.
Tra la foce del Leira e quella del Polcevera oltre a quelli elencati si trovano una serie di bacini di piccolissime dimensioni (< 2 km²), percorsi da brevi rivi, spesso tombinati, che scorrono quasi completamente in aree urbanizzate [10]; tra questi si possono citare:
La parte iniziale del suo corso, che scorre tra i comuni di Ceranesi e Campomorone, prende il nome di Verde, e convenzionalmente assume il nome di Polcevera solo dopo la confluenza del Riccò, a Pontedecimo.
Il bacino idrografico del Polcevera oltre che nei comuni di Genova, Ceranesi e Campomorone, si estende con i suoi affluenti anche in quelli di Mignanego, Serra Riccò e Sant'Olcese.
Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi al Polcevera ed ai suoi principali affluenti.
La dorsale che dallo spartiacque appenninico, in direzione da nord a sud, separa le valli del Polcevera e del Bisagno, giunta in corrispondenza del Monte Peralto (sul quale sorge il Forte Sperone) si divide in due rami, coronati dalla cerchia delle mura seicentesche, che racchiudono i quartieri storici di Genova. La dorsale di ponente scende fino al capo Faro, dove sorge la Lanterna, quella di levante al colle di Carignano.
Quest'area, di circa 8,5 km² e quasi completamente urbanizzata, è divisa tra i bacini di otto piccoli corsi d'acqua, che scorrono tombinati sotto le vie dei vari quartieri, ad eccezione dei tratti a monte del rio Lagaccio e del rio San Lazzaro.[20]
Il maggiore di questi è il rio Lagaccio (circa 3 km di lunghezza, di cui uno allo scoperto, ed un bacino di 2,36 km²); tutti i rivi del centro storico sfociano nel bacino portuale genovese. Questi corsi d'acqua, da ovest a est, sono i seguenti:
Sulla copertura dell'ultimo tratto del suo corso, realizzata negli anni trenta del Novecento, corre il viale Brigate Partigiane, importante arteria della viabilità urbana genovese.
Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi al Bisagno ed ai suoi principali affluenti.
^Copia archiviata (PDF), su cartogis.provincia.genova.it. URL consultato il 19 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016). Piano di Bacino Stralcio sul Bilancio Idrico - Il Bacino del Torrente Cerusa.
^Copia archiviata (PDF), su cartogis.provincia.genova.it. URL consultato il 21 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016). Studio relativo alla disponibilità idrica dei corpi idrici non significativi ricadenti nel versante ligure - Il Bacino del Torrente Leiro
^Il bacino del Leira nella parte più a monte appartiene al comune di Mele.
^Copia archiviata (PDF), su cartogis.provincia.genova.it. URL consultato il 15 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2013). Piano di Bacino Stralcio sul Bilancio Idrico - Il Bacino del Torrente Chiaravagna
^La foce si trova in prossimità dell’Aeroporto Cristoforo Colombo; nel bacino del Chiaravagna sono compresi anche i piccoli rivi Negrone e Senza Nome, sul versante sinistro, convogliati artificialmente nel Chiaravagna quando furono realizzati i riempimenti a mare per la costruzione dell’area Italsider e dell’aeroporto.
^Copia archiviata (PDF), su cartogis.provincia.genova.it. URL consultato il 1º ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2013). Piano di Bacino ambiti 12 e 13 – Relazione Generale.
^Lunghezza complessiva, incluso il corso del torrente Verde.
^Il tratto a monte è compreso nei comuni di Ceranesi e Campomorone.
^Il tratto a monte è compreso nel comune di Ceranesi; il corso dell'affluente Molinassi divide il comune di Genova da quello di Ceranesi.
^Il tratto finale del percorso, tombinato, corre all’interno dello stabilimento Ansaldo.
^Il tratto a monte è compreso nei comuni di Mignanego e Serra Riccò.
^Il tratto a monte è compreso nei comuni di Serra Riccò e Sant’Olcese.
^Il torrente è formato nella parte alta da due rivi denominati semplicemente Maltempo I e Maltempo II. Il tratto urbano del percorso è tombinato e corre al di sotto del parcheggio ricavato nell’area ex Fillea e delle strade di Certosa.
^Anche se elencato dal Piano di Bacino tra i torrenti del centro di Genova, il fossato San Bartolomeo, come il vicino fosso di Promontorio, si trova all'esterno della cerchia delle colline che circondano la città; prima dello sbancamento del colle di San Benigno il suo bacino, nella parte bassa, era nettamente separato da quello del rio San Lazzaro.
^abcdefghiCopia archiviata (PDF), su cartogis.provincia.genova.it. URL consultato il 9 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2016). Piano di Bacino Stralcio sul Bilancio Idrico - Il Bacino del Torrente Bisagno.
^Il versante sinistro della valle è compreso nel comune di Davagna.
^Tratto iniziale del percorso nel comune di Sant’Olcese.
^Il versante destro della valle è compreso nel comune di Bargagli.
^Il tratto finale, coperto per circa 1,4 km, è in parte percorso dalla omonima via che collega Marassi a Quezzi, in parte corre sotto le strade di Marassi. Il torrente è interessato dal progetto del canale scolmatore del Bisagno
^Il percorso è interamente tombinato e corre al di sotto delle strade di San Fruttuoso; anche il rio Noce è interessato dal progettato canale scolmatore del Bisagno.
^Il torrente è tombinato per tre quarti del suo corso.
^Copia archiviata (PDF), su cartogis.provincia.genova.it. URL consultato il 3 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2013). Piano di Bacino stralcio sul rischio idrogeologico Ambito 14 - Torrente STURLA - Relazione generale