Le principali vette montane del territorio sono il monte Foscallo (988 m), il monte Seiéu (958 m), il monte Orditano (951 m), il Bric dell'Orologio (939 m), il monte Proratado (928 m), il monte Figogna (804 m, alla cui sommità è ubicato il celebre santuario di Nostra Signora della Guardia), la Rocca del Garsello (813 m), il monte dei Torbi (741 m), la Rocca Maia (695 m), il monte Pesucco (672 m).
Il comune è collegato con il centro urbano di Pegli attraverso la strada che percorre la val Varenna, che il valico della Colla Lencisa a 568 m s.l.m. mette in comunicazione con Gazzolo, contrada della val Verde, le cui acque sono tributarie del vicino torrente Polcevera. Inoltre la parte alta della val Varenna, con le località Lencio, Vaccarezza superiore, Vaccarezza inferiore e Lencisa, appartiene al comune di Ceranesi.
Il principale corso d'acqua è il torrente Verde, ubicato nella valle omonima, con i numerosi rii quali il San Martino e il Torbi (affluenti del Verde), Burba e Molinassi (affluenti del Polcevera) e il Lischeo, già nel versante padano dell'Appennino, immissario del lago Lungo (uno dei tre laghi artificiali del Gorzente). Questi laghi si trovano nella zona dei Piani di Praglia, immediatamente a nord dello spartiacque appenninico; la loro realizzazione fu intrapresa nel 1880 per poi terminare nel 1926.
Storia
Già luogo di sosta e di passaggio sull'antica strada romanavia Postumia, dal XIII secolo ospitò l'antica "Cà de Rossi"[6], nella frazione di San Martino di Paravanico, caravanserraglio e punto di snodo e di transito per i commerci tra il porto di Genova e i mercati di Ovada e del Piemonte.
Il comune nacque nel 1798, con lo spirare dei venti rivoluzionari: prima di tale data ogni frazione, e relativa comunità parrocchiale, costituiva un autonomo piccolo comune secondo l'ordinamento costituzionale della Repubblica di Genova. Dal 1798 la municipalità venne ritagliata sui confini dell'antica pieve di Ceranesi, la circoscrizione religiosa che, anticamente, vedeva in Ceranesi il proprio epicentro.
Con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte, il 2 dicembre 1797 il territorio di Ceranesi rientrò nel dipartimento del Polcevera, con capoluogo Rivarolo, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798, con i nuovi ordinamenti francesi, divenne capoluogo del IV cantone della giurisdizione della Polcevera e dal 1803 centro principale del II cantone della Polcevera nella giurisdizione del Centro. In questa fase storica il territorio comunale arrivò a comprendere, oltre all'attuale, un territorio che abbracciava anche San Carlo di Cese, le Capanne di Marcarolo e tutte le zone prospicienti l'abitato di Pontedecimo, sottratte progressivamente nel corso del XIX secolo a favore dei comuni confinanti (rispettivamente Pegli poi Genova; Parodi Ligure poi Bosio; Pontedecimo poi Genova). Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento di Genova.
Ceranesi ha avuto l'onore di accogliere, nell'arco di poco più di vent'anni, grazie alla presenza del santuario di Nostra Signora della Guardia, tre pontefici della Chiesa cattolica: il primo fu Giovanni Paolo II nel 1985; il secondo è stato Benedetto XVI che ha pernottato al santuario mariano tra il 17 e il 18 maggio 2008 e lo ha insignito dell'onorificenza della Rosa d'oro e infine il 27 maggio 2017 papa Francesco, che nella basilica della Guardia ha incontrato i giovani della arcidiocesi di Genova.
L'alveare fa probabilmente riferimento al toponimo Ceranesi. Le sei api corrispondono al capoluogo e alle cinque principali frazioni. Il monogramma AM (Ave Maria) è simbolo dell'importante santuario di Nostra Signora della Guardia e sostituisce il "capodi San Giorgio" presente su una precedente versione dello stemma risalente al 1893, testimonianza del dominio di Genova sul territorio.[16]
Cappella della Natività di Maria Santissima Nostra Signora dell'Orto nel capoluogo. Citata nella visita pastorale del cardinale Stefano Durazzo nel 1639, la cappella potrebbe essere stata edificata nel Seicento e ampliata nel corso del XIX secolo. Tra il 1918 e il 1920 gli interni sono stati affrescati da Giuseppe Noli.
Cappella di Santa Marta nel capoluogo, realizzata nel 1976.
Oratorio di San Bernardino nel capoluogo, risalente al XVII secolo.
Cappella di Nostra Signora dell'Orto nel capoluogo.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Ceranesi sono 112[19], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[20]:
Banda "Giovanni XXIII" di Ceranesi, fondata nel 1972.
Geografia antropica
Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Geo, Livellato, San Martino di Paravanico e Torbi — storicamente riconosciute dalla comunità e dallo statuto comunale[21] — per un totale di 30,7 km2.
Si basa principalmente sull'attività agricola con coltivazione e produzione di uva, ortaggi e patate. Nella vallata tra la località di Santa Marta e Gazzolo sono presenti numerose attività industriali e commerciali.
833 Pontedecimo-Sareto: la linea parte da Pontedecimo in via Anfossi e transitando per Campomorone, Pontasso e Gaiazza raggiunge Sareto; ad oggi due corse raggiungono Sareto, mentre le altre sono limitate ad Gaiazza. Il servizio è attivo solo nei giorni feriali.
834 Pontedecimo-Caffarella: la linea parte da Pontedecimo in via Anfossi e transitando per Campomorone, Pontasso, Gazzolo e San Martino raggiunge Caffarella; ad oggi tre corse raggiungono Caffarella, mentre le altre sono limitate a San Martino. Il servizio è attivo solo nei giorni feriali.
835 Bolzaneto-Livellato: la linea che partiva da Bolzaneto e arrivava a Livellato è oggi sostituita dal servizio “DrinBus di Bolzaneto”.
932 Rivarolo Brin (Capolinea Metro) - Bolzaneto - Santuario Nostra Signora della Guardia: la linea collega il quartiere di Rivarolo al santuario di N.S. della Guardia; il servizio viene effettuato sia in orario feriale che in quello festivo, quest’ultimo è dotato di più corse.
DrinBus di Bolzaneto: è il servizio di trasporto pubblico "a chiamata" che consente, tramite una semplice telefonata, di prenotare il viaggio segnalandone l'origine e la destinazione. Drinbus di Bolzaneto, che già raggiunge le zone di Morego, San Biagio, Cremeno e Sardorella, viene esteso alle località di Trasta, Livellato, Geo e Canonero, in sostituzione del servizio integrativo i08 e della linea provinciale 835, permettendo così di raggiungere più facilmente e con maggior frequenza il centro e la stazione di Bolzaneto, nonché i principali servizi del quartiere quali poste, scuole e centri commerciali. Il servizio è attivo solo nei giorni feriali.
Le corse delle linee 833 e 834 possono aver origine/destinazione a Campomorone (dal capolinea di via Gavino).
^I toponimi dialettali sono citati nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.