I buoni e i cattivi
I buoni e i cattivi è il 2º album in studio del cantautore italiano Edoardo Bennato, pubblicato nel 1974. Il discoLa Ricordi, spinta dalle buone recensioni del disco precedente, Non farti cadere le braccia, che però non aveva venduto molte copie, pubblica nel 1974 il secondo lavoro: si tratta di una sorta di mini-concept album intitolato I buoni e i cattivi, sulla difficoltà di capire che cosa sia veramente il bene e che cosa il male, ma soprattutto sulla necessità che spesso abbiamo, per semplificarci la vita, di dividere artificiosamente il mondo tra buoni e cattivi. Quelli che si dichiarano "i buoni" (Arrivano i buoni) non è detto che lo siano e con questa scusa ottengono ciò che vogliono (spesso il potere), chi diventa presidente della Repubblica può sembrare "buono", ma chissà se poi farà veramente qualcosa (Uno buono, dedicata al compaesano di Bennato Giovanni Leone, diventato nel 1971 presidente), la scuola dovrebbe essere un'istituzione "buona" ma spesso serve solo a rendere i giovani pronti ad accettare qualsiasi autorità (In fila per tre). «Senti che emozione Il concetto della canzone viene inoltre ribadito nell'interno della copertina dell'album, dove la canzone è stata accompagnata da un'illustrazione medievale di una battaglia tra due fazioni con bandiere differenti[1]. Nel 2020, in seguito al primo lockdown nazionale italiano a causa della pandemia di COVID-19, Bennato ha eseguito sui social Bravi ragazzi in acustico da casa sua, ribadendo l'attualità della canzone in un contesto drammatico come quello sanitario, ma anche per invitare gli ascoltatori a non mettere a rischio la salute propria e degli altri, rovesciando perciò il significato reale della canzone[2]. La copertina esplicita i concetti del disco: vi sono infatti due carabinieri (di spalle, lo stesso Bennato e Raffaele Cascone, il conduttore radiofonico protagonista, due anni dopo, della canzone Venderò) ammanettati, allo stesso tempo agenti di ordine (carabinieri) e di disordine (delinquenti). L'album è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia alla posizione numero 13[3]. TracceTesti e musiche di Edoardo Bennato, eccetto dove indicato
Durata totale: 19:52
Durata totale: 21:33 Formazione
Note
Collegamenti esterni
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