Himantoglossum adriaticum
Il barbone adriatico (Himantoglossum adriaticum H. Baumann, 1978) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidacee.[2] EtimologiaIl nome generico (Himantoglossum) deriva dal greco fa riferimento alla lunga lingua come un nastro del labello (glossa = "lingua"). L'epiteto specifico (adriaticum) fa riferimento al suo areale: alto Adriatico e zone europee limitrofe. In lingua tedesca questa pianta si chiama Adria-Riemenzunge; in francese si chiama Himantoglosse adriatique. Descrizione![]() È una pianta erbacea glabra alta 20 – 80 cm (massimo 1 metro). La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb), ossia sono piante perenni che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, organi di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori. È un'orchidea terrestre in quanto contrariamente ad altre specie, non è “epifita”, ossia non vive dell'umidità presente nell'aria che assorbe attraverso le radici esposte, ma ha un apparato radicale bulboso sotterraneo. RadiciLe radici sono secondarie da bulbo, e si trovano nella parte superiore dei bulbi. Fusto
FoglieSono presenti sia foglie basali (una decina) a forma strettamente lanceolata e apice acuto, che alcune foglie caulinari. Alla base formano un involucro guainante il fusto. Sulla pagina fogliare sono presenti delle nervature parallele disposte longitudinalmente (foglie di tipo parallelinervie). Lunghezza delle foglie: 5 – 10 cm (massimo 15 cm). Infiorescenza![]() L'infiorescenza è una spiga semplice ma allungata e densamente formata da numerosi fiori (una trentina circa). I fiori sono posti alle ascelle di brattee lanceolate ad apice acuminato e lunghe quanto i fiori stessi. I fiori sono inoltre resupinati, ruotati sottosopra tramite torsione dell'ovario; in questo caso il labello è volto in basso. Lunghezza dell'infiorescenza: 8–20 cm. Fiore
I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami (di cui uno solo fertile – essendo l'altro atrofizzato), 1 verticillo dello stilo)[3]. Il colore dei fiori è verdognolo (verde chiaro) all'esterno, porporino con zone biancastre all'interno; varie parti di questo fiore sono ricche di sfumature e zone punteggiate. Dimensione dei fiori: 30 – 60 mm.
FruttiIl frutto è una capsula peduncolata. Al suo interno sono contenuti numerosi minutissimi semi piatti. Questi semi sono privi di endosperma e gli embrioni contenuti in essi sono poco differenziati in quanto formati da poche cellule. Queste piante vivono in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche, questo significa che i semi possono svilupparsi solamente dopo essere infettati dalle spore di funghi micorrizici (infestazione di ife fungine). Questo meccanismo è necessario in quanto i semi da soli hanno poche sostanze di riserva per una germinazione in proprio.[7] BiologiaLa riproduzione di questa pianta può avvenire in due modi:
Distribuzione e habitat
FitosociologiaDal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[8]:
TassonomiaIl numero cromosomico di H. adriaticum è: 2n = 36[9]. Questa specie fino a poco tempo fa non era segnalata in Italia. Pignatti ad esempio nella sua Flora d'Italia cita solamente la specie Himantoglossum hircinum (L.) Spreng., chiamata in realtà Loroglossum hircinum (L.) L.C.Rich. Solamente con le ultime ricerche si è distinta questa nuova specie che anzi sembra sia l'unica presente in Italia, essendo l'altra (Himantoglossum hircinum (L.) Spreng.) ormai rarissima e forse scomparsa[10]. Non tutti i botanici comunque sono concordi nel considerare la specie di questa voce a sé stante, e preferisco considerarla una sottospecie: Himantoglossum hircinum subsp. adriaticum (H. Baumann) H. Sund. (1980) . SinonimiLa specie di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Specie similiQuesta orchidea può essere confusa con l'altra specie di questo genere presente spontaneamente in Italia: Himantoglossum hircinum (L.) Spreng. Quest'ultima si differenzia per l'areale lievemente diverso: ha un baricentro più occidentale; è considerata rarissima e si trova solo in Sicilia, Italia meridionale e forse in Liguria. Le altre differenze si riscontrano nell'altezza (è lievemente più robusta e più grande); nella densità maggiore dell'infiorescenza (fino a 80 fiori); i fiori inoltre (nella parte esterna) sono più verdi e odorano sgradevolmente. ConservazioneCome tutte le orchidee è una specie protetta e quindi ne è vietata la raccolta e il commercio ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES).[11] Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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