Hieracium froelichianum
Lo sparviere di Froelich (nome scientifico Hieracium froelichianum Buek, 1840) è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. Hieracium froelichianum è anche l'unica "specie principale" italiana appartenente alla sezione Hieracium sect. Alpestria (Fr.) Arv.-Touv..[1][2][3] EtimologiaIl nome del genere deriva dalla parola greca hierax o hierakion (= sparviere, falco). Il nome del genere è stato dato inizialmente dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (1656 - 1708) rifacendosi probabilmente ad alcuni scritti del naturalista romano Gaio Plinio Secondo (23 - 79) nei quali, secondo la tradizione, i rapaci si servivano di questa pianta per irrobustire la loro vista.[4][5] L'epiteto specifico (froelichianum ) ricorda il medico e botanico tedesco J.A. von Frolich (1766 - 1841).[3] Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Heinrich Wilhelm Buek (1796-1878) nella pubblicazione " Genera, Species et Synonyma Candolleana" ( Gen. Sp. Synon. Cand. Index, 2: p. v) del 1840.[6] Il nome scientifico della sezione è stato definito dai botanici Jean Maurice Casimir Arvet-Touvet (1841-1913) e Elias Magnus Fries (1794-1878).[3] DescrizioneHabitus. La forma biologica prevalente è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee (e aromatiche), a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve. Le specie di questo gruppo sono piante di tipo fillopode (raramente sono hypofillopode). Tutte le specie del gruppo sono provviste di latice.[7][8][9][10][11][3][12] Fusto. I fusti, in genere eretti e ascendenti, da molli a robusti, sono di solito solitari o mediamente ramificati. Il colore varia da verde a verde-glauco (rosso-violaceo in basso). Le radici in genere sono di tipo fittonante. L'altezza delle piante varia da 30 a 50 cm. Foglie. Sono presenti sia foglie delle rosette basali che cauline con disposizione alterna. Le lamine sono intere o dentate con forme da ovate o ampiamente ellittiche fino a ampiamente lanceolate; la consistenza è molle; il colore è verde o verde-glauco. La superficie può essere ricoperta da peli semplici o ramificati. I piccioli sono seminascosti da una densa villosità sericea allungata di peli ghiandolari. Le foglie basali (da 3 a 5) sono lungamente picciolate. Le foglie cauline (da 3 a 5) sono confluenti nel picciolo, alato-picciolate, arrotondate (quasi cordate) e semi-amplessicauli. Infiorescenza. Le sinflorescenze sono del tipo lassamente panicolate con 2 - 4 rami e 1 - 3 capolini (totale fino a 8 capolini). L'acladio è di 1 – 5 cm. L'infiorescenza è composta da un solo capolino terminale. I capolini, solamente di tipo ligulifloro, sono formati da un peduncolo (sottile o ingrossato) sotteso da alcune brattee fogliacee e da un involucro composto da diverse brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati. L'involucro ha una forma semi-ellissoide ed è formato da diverse serie di brattee. Le brattee sono colorate di verde scuro e sono disposte su due serie appressate con forme lanceolate e apici acuti. Il ricettacolo, alla base dei fiori, può essere cigliato, oppure può essere nudo (senza pagliette). Gl'involucri sono seminascosti da una densa villosità sericea allungata di peli ghiandolari. Dimensione dell'involucro: 9 – 10 mm Fiori. I fiori, tutti ligulati, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, fertili e zigomorfi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma da oblunga a obovoide-obconica con apice troncato e privi di becco (non sono compressi); in alcuni casi gli acheni sono provvisti di coste longitudinali. Il pappo si compone di peli semplici grigiastri, scabri o barbati (non piumosi). Raramente il pappo è assente. Dimensione degli acheni: 2,8 - 3,3 mm. BiologiaImpollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne). Distribuzione e habitatGeoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita - Europeo. TassonomiaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[17], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[18] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[19]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][10][11] FilogenesiIl genere di questa voce appartiene alla sottotribù Hieraciinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Hieraciinae fa parte del "quinto" clade della tribù; in questo clade è posizionata alla base ed è "sorella" al resto del gruppo comprendente, tra le altre, le sottotribù Microseridinae e Cichoriinae. Il genere Hieracium (insieme al genere Pilosella) costituisce il nucleo principale della sottotribù Hieraciinae e formano (insieme ad altri generi minori) un "gruppo fratello" posizionato nel "core" delle Hieraciinae.[11][20] Il genere Hieracium è un genere estremamente polimorfo con maggioranza di specie apomittiche. Di questo genere sono descritte circa 1000 specie sessuali e oltre 3000 specie apomittiche[10][21], delle quali circa 250 e più sono presenti nella flora spontanea italiana. Alcuni taxon collegati alle varie specie del genere sono sottospecie, altri sono considerati aggregati (o inclusi), e altri ancora sono considerati "intermediari" (o impropriamente ibridi in quanto queste specie essendo apomittiche non si incrociano e quindi non danno prole feconda) con altre specie. A causa di ciò si pongono dei problemi di sistematica quasi insolubili e per avere uno sguardo d'insieme su questa grande variabilità può essere necessario assumere un diverso concetto di specie. Qui in particolare viene seguita la suddivisione del materiale botanico in sezioni così come sono elencate nell'ultima versione della "Flora d'Italia".[3] La specie di questa voce è descritta all'interno della sezione Hieracium sect. Alpestria. La sezione XXVIII Alpestria, insieme alle sezioni Subalpina, Bocconea, Pulmonarioidea, Jurassica e Umbrosa, costituisce un gruppo di specie intermediarie a distribuzione prevalentemente subalpina; in particolate la sezione della specie di questa voce ha delle affinità con la sezione Prenanthoidea. I caratteri principali della sezione sono:[3]
In particolare questa specie ha dei caratteri più simili alla specie H. bifidum che alla specie H. jurassicum. L'indumentum è uno degli elementi più importanti per distinguere le varie specie. H. froelichianum è caratterizzato dalla seguente pubescenza:[3]
Il numero cromosomico di H. froelichianum è: 2n = 27 e 36.[3] SottospeciePer questa specie sono riconosciute le seguenti 15 sottospecie presenti nella flora spontanea italiana:[2][12][22]
Specie incluseLe seguenti 10 specie sono "incluse" nel gruppo del Hieracium froelichianum:[12][23]
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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